avremo centrali nucleari entro cinque anni....

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
5,220
3
1,415
Il ministro scajola ha annunciato che avremo un programma per l'energia nucleare, un energia pulita come cel'hanno già da anni altri paesi, in testa la francia che non ha mai visto un solo incidente.

l'energia nucleare è un'energia pulita che non ci fa dipendere dagli altri.

Scajola: Centrali nucleari in Italia entro cinque anni

Tra gli applausi di Confindustria il ministro annuncia tempi
stretti per il ritorno all'atomo.


ROMA 22 maggio 2008
Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, intervenendo all'assemblea di Confindustria. Non è più eludibile - ha aggiunto tra gli applausi - un piano di azione per il ritorno al nucleare, chiarendo che non si tratta di affermazioni di principio ma di un solenne impegno assunto da Berlusconi, con la fiducia, che onoreremo con convinzione e determinazione.

Solo gli impianti nucleari consentono di produrre energia su larga scala, in modo sicuro, a costi competitivi e nel rispetto dell'ambiente, ha detto ancora il ministro rivolto alla platea degli imprenditori, ribadendo quindi la necessità di ricostruire competenze e istituzioni di presidio, formando la necessaria filiera imprenditoriale e tecnica e prevedendo soluzioni credibili per i rifiuti radioattivi.

Parlando più in generale di energia, Scajola ha ricordato che l'obiettivo della crescita non può essere conseguito senza affrontare con estrema risolutezza e senso di responsabilità la questione, anche alla luce della particolare vulnerabilità dell'Italia. Il Paese ha bisogno di energia a costi competitivi, in quantità adeguate e in condizioni certe: la bolletta energetica pesa per 60 miliardi di euro e rende negativa la nostra bilancia commerciale.

Il ministro ha detto anche che bisogna agire con forza lungo tre direttrici: diversificazione, infrastrutture e internazionalizzazione. Per raggiungere gli obiettivi e rilanciare gli investimenti semplificheremo gli iter autorizzativi, promuoveremo il dialogo con il territorio, premiando con incentivi e iniziative di sviluppo le popolazioni interessate ai nuovi insediamenti. E in questa azione, ha anticipato, sarà consentita anche la possibilità di estendere l'uso dei termovalorizzatori per la produzione di energia, ottimizzando il ciclo dei rifiuti.

Ereditiamo inefficienze e ritardi, accumulati negli ulti
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
5,220
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Il ministro scajola ha annunciato che avremo un programma per l'energia nucleare, un energia pulita come cel'hanno già da anni altri paesi, in testa la francia che non ha mai visto un solo incidente.

l'energia nucleare è un'energia pulita che non ci fa dipendere dagli altri.

Scajola: Centrali nucleari in Italia entro cinque anni

Tra gli applausi di Confindustria il ministro annuncia tempi
stretti per il ritorno all'atomo.


ROMA 22 maggio 2008
Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, intervenendo all'assemblea di Confindustria. Non è più eludibile - ha aggiunto tra gli applausi - un piano di azione per il ritorno al nucleare, chiarendo che non si tratta di affermazioni di principio ma di un solenne impegno assunto da Berlusconi, con la fiducia, che onoreremo con convinzione e determinazione.

Solo gli impianti nucleari consentono di produrre energia su larga scala, in modo sicuro, a costi competitivi e nel rispetto dell'ambiente, ha detto ancora il ministro rivolto alla platea degli imprenditori, ribadendo quindi la necessità di ricostruire competenze e istituzioni di presidio, formando la necessaria filiera imprenditoriale e tecnica e prevedendo soluzioni credibili per i rifiuti radioattivi.

Parlando più in generale di energia, Scajola ha ricordato che l'obiettivo della crescita non può essere conseguito senza affrontare con estrema risolutezza e senso di responsabilità la questione, anche alla luce della particolare vulnerabilità dell'Italia. Il Paese ha bisogno di energia a costi competitivi, in quantità adeguate e in condizioni certe: la bolletta energetica pesa per 60 miliardi di euro e rende negativa la nostra bilancia commerciale.

Il ministro ha detto anche che bisogna agire con forza lungo tre direttrici: diversificazione, infrastrutture e internazionalizzazione. Per raggiungere gli obiettivi e rilanciare gli investimenti semplificheremo gli iter autorizzativi, promuoveremo il dialogo con il territorio, premiando con incentivi e iniziative di sviluppo le popolazioni interessate ai nuovi insediamenti. E in questa azione, ha anticipato, sarà consentita anche la possibilità di estendere l'uso dei termovalorizzatori per la produzione di energia, ottimizzando il ciclo dei rifiuti.

Ereditiamo inefficienze e ritardi, accumulati negli ulti
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
5,220
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Il ministro scajola ha annunciato che avremo un programma per l'energia nucleare, un energia pulita come cel'hanno già da anni altri paesi, in testa la francia che non ha mai visto un solo incidente.

l'energia nucleare è un'energia pulita che non ci fa dipendere dagli altri.

Scajola: Centrali nucleari in Italia entro cinque anni

Tra gli applausi di Confindustria il ministro annuncia tempi
stretti per il ritorno all'atomo.


ROMA 22 maggio 2008
Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, intervenendo all'assemblea di Confindustria. Non è più eludibile - ha aggiunto tra gli applausi - un piano di azione per il ritorno al nucleare, chiarendo che non si tratta di affermazioni di principio ma di un solenne impegno assunto da Berlusconi, con la fiducia, che onoreremo con convinzione e determinazione.

Solo gli impianti nucleari consentono di produrre energia su larga scala, in modo sicuro, a costi competitivi e nel rispetto dell'ambiente, ha detto ancora il ministro rivolto alla platea degli imprenditori, ribadendo quindi la necessità di ricostruire competenze e istituzioni di presidio, formando la necessaria filiera imprenditoriale e tecnica e prevedendo soluzioni credibili per i rifiuti radioattivi.

Parlando più in generale di energia, Scajola ha ricordato che l'obiettivo della crescita non può essere conseguito senza affrontare con estrema risolutezza e senso di responsabilità la questione, anche alla luce della particolare vulnerabilità dell'Italia. Il Paese ha bisogno di energia a costi competitivi, in quantità adeguate e in condizioni certe: la bolletta energetica pesa per 60 miliardi di euro e rende negativa la nostra bilancia commerciale.

Il ministro ha detto anche che bisogna agire con forza lungo tre direttrici: diversificazione, infrastrutture e internazionalizzazione. Per raggiungere gli obiettivi e rilanciare gli investimenti semplificheremo gli iter autorizzativi, promuoveremo il dialogo con il territorio, premiando con incentivi e iniziative di sviluppo le popolazioni interessate ai nuovi insediamenti. E in questa azione, ha anticipato, sarà consentita anche la possibilità di estendere l'uso dei termovalorizzatori per la produzione di energia, ottimizzando il ciclo dei rifiuti.

Ereditiamo inefficienze e ritardi, accumulati negli ulti
 

jack

Utente
2 Gennaio 2004
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ma se non riusciamo a costruire un termovalorizzatore figuriamoci una centrale nucleare!!!
per costruire una centrale nucleare ci vogliono 20 anni..... poi ricordatevi che siamo in italia
 

regular

Utente
13 Ottobre 2007
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L'idea per togliere il paese dalle tanaglie del petrolio, potrebbe essere anche giusta, anche se per il 60% adoperiamo gas metano.
Peccato che l'uso del nucleare porterebbe benefici tangibili per il nostro paese solo tra molti anni, ovviamente con aggravio di spese
per il cittadino italiano e con il problema scorie( non riusciamo a smaltire la carta, figuriamoci l'uranio).Questo detto da CARLO RUBBIA premio nobel per la fisica.

ciao ciao
 

boschetto

Utente
12 Maggio 2003
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Si, il vero problema è lo smaltimento delle scorie radioattive, che oltre a rappresentare un problema dal punto di vista ambientale è pure costosissimo. A meno che non si riesca a realizzare la fusione nucleare, ma sembra che ci vogliano almeno una 20ina di anni. Quindi non ci prendiamo per i fondelli da soli...[;)]
 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
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Tornare al nucleare dopo che un referendum abrogativo del 1987 l'aveva bandito, non solo è anti-costituzionale, ma rappresenta un vero e proprio ritorno al passato, versus il progresso innovativo.
E' vero che in Europa esistono tantissime centrali nucleari (la Francia ne ha almeno 40) e che tutto intorno ai confini italiani ci sono centrali, ma l'idea del nucleare è veramente assurda.
Non mi dilungo ulteriormente perchè il discorso sarebbe lungo ed articolato e mi scoccio[8D].
Ciao ciao
 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
335
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Anche il risultato delle recenti elezioni furono una buffonata. Ma purtroppo è cio' che ha deciso il popolo e va quindi rispettato cosi' come vanno rispettati milioni di italiani che decisero di abolire il pericolo di radiazioni vicino casa.
Ciao
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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le centrali nucleari non si faranno, perchè una volta che la legge verrà fatta. i Verdi faranno un referendum abrogativo, e ovviamente vinceranno.

Nel frattempo però, i contratti saranno stati firmati, e soldi pubblici verranno spesi in appalti, clientele etc. etc.

Se avessimo un governo serio, questo non accadrebbe, ma lo avete votato? e allora fatevi rubare i soldi ...[X]
 

boy87

Utente
16 Ottobre 2006
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No leo, tu stato NON PUOI far decidere a della gente IGNORANTE in materia e per di più spaventata cosa è meglio per il paese.
E' assurdo...
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
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Almeno una centrale nucleare è già stata costruita in italia, a montalto di castro, poi riconvertita a centrale convenzionale. Non so se ce ne siano altre.
Il nucleare offre molti benefici, come è ovvio che sia. Per questo qualsiasi paese che abbia la capacità tecnica e risorse economiche per il suo sfruttamento vi ricorre.
In italia il referendum venne fatto sull'onda dello sgomento di uno spaventoso incidente in russia, ovvio che sia stata respinta l'idea di dotarsi di tali impianti, nonostante ne fosse già stato costruito uno.
Questo oltre a dimostrare che le persone sono facilmente manipolabili ha recato un grande danno economico per il nostro paese negli ultimi vent'anni.
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
377
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Il referendum del 1987 che determinò l'abbandono del nucleare da parte dell'Italia fu a mio parere una vera idiozia perchè venne indetto ad appena un anno di distanza dall'episodio di Chernobyl, quando tra la gente era ancora forte l'impatto emotivo dovuto a quella sciagura, quindi il suo esito era scontato.
Qualcuno qui sostiene che la decisione dell'attuale governo di tornare sul nucleare sarebbe anticostituzionale rispetto a quanto stabilito dal referendum del 1987....ne siete proprio sicuri ?
Tralasciando gli aspetti giuridici, dal 1987 ad oggi sono cambiate un sacco di cose in fatto di economia globale e di certo uno stato non può rimanere ancorato a decisioni prese oltre 20 anni fà per determinare le sue politiche energetiche.

L'energia atomica non è pulita, esiste il problema delle scorie radioattive ma anche i combustibili fossili hanno i loro effetti collaterali (emissione nocive nell'ambiente, effetto serra, aria inquinata).
L'energia pulita non esiste, mettiamocelo bene in testa. Tutti vogliamo avere in casa la lavastoviglie, la vasca idromassaggio, il frigo con congelatore, il maxischermo al plasma, l'aria condizionata in estate ed il calore in inverno inoltre la richiesta di questi comfort è destinata a crescere in futuro sotto la spinta dei paesi emergenti. La civiltà moderna richiede un grande quantitativo di energia e non possiamo certo pensare di soddisfarla soltanto con le pale eoliche o i pannelli solari ( è stato calcolato che per dare energia ad una città come Milano e la sua provincia occorrerebbe riempire l'intera Valle Padana di pannelli solari).

Francamente io non vedo molte alternative al nucleare

Unico appunto a Scajola...mi sembra lui abbia parlato di centrali nucleari di 4a generazione realizzabili nel giro di 5 anni ma questo non è possibile. Per avere centrali di 4a generazione occorrerebbero almeno 15 anni.
Se il tempo preventivato è di 5 anni allora si tratta di centrali di 3a generazione.




 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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Guardando il discorso, mi è venuto in mente il rifiuto a Napoli. Se non si risolve quello come si può pensare in cose come usine nucleare? E il rifiuto nucleare dove andrebbe?[xx(]
Non avete abbastanza aria per provare coll'eolica?
 

boy87

Utente
16 Ottobre 2006
1,437
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415
L'aria c'è, ma l'energia prodotta è ridicola se si pensa al fabbisogno elettrico giornaliero di una nazione.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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Pensate che in Islabndia hanno scoperto un metodo naturale di spendere meno energia, godendosi delle risrose della natura. Come nel paese ci sono molti geyser, hanno deciso che invece di spendere per riscaldare l'acqua, l'acqua calda dei geyser è stata canalizzata per le abitazioni. So che la variazione climatiche in Italia sono grandi per pensare in soluzioni come energia solare ed altre che dipendono della natura;ma,magari si possa trovare qualcos'altra.