Aperte le VELTRONIADI 2007 ! ! ! Gara di ovvietà

jador

Utente
7 Agosto 2006
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Il bravo Veltroni vuole anche dare un campo ai nomadi, purche' non sia sotto casa sua, ovviamente.

 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Verbo veltroniano (spicciolo):

COME NOI ITALIANI SIAMO STATI - FRA LE GUERRE - EMIGRANTI DOBBIAMO ACCOGLIERE GLI EXTRACOMUNITARI IN MODO FRATERNO A PATTO PERO' CHE RISPETTINO LE REGOLE E CHI SBAGLIA PAGA!

(secondo me Veltroni prima si legge le opinioni degli italiani e poi ce le riporta paro-paro.......)

[:D][:D][:D]
 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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Non so se ce l'hai con veltroni perchè sarebbe di sinistra.

Cmq potrà usare slogan e frasi fatte ma dice cose che sarebbero di buon senso se fossero applicate.

Dall'altra parte c'è calderoli che in merito a extracomunitari e immigrati ha fatto dichiarazioni ben diverse, affermando che bisognerebbe sparargli sulle navi quando è ancora possibile...

dimmi te chi è meglio.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Ma guarda che io il partito democratico lo voterò pure... solo che mi sembra quello di Torino un discorso pieno di banalità e ovvietà incommensurabili proprio da uomo della strada. Da un politico mi aspetto non che mi dica SALARI E CASA, SANITA' E SCUOLA, DONNE E GIOVANI.

Da un politico serio mi aspetto delle SOLUZIONI

E l'ottimo Walter oltre a sparare delle soluzioni non ne ha dette nemmeno una di una, e l'ho ascoltato bene.
 

zooey

Utente
11 Luglio 2006
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Quoto Klimt...

Premesso che non apprezzo minimamente l'idea di radunare cani e porci in un qualsiasi maxipartito, credo che il discorso di Veltroni non sia tanto ovvio. La politica deve essere ancora più spettacolare di quanto non lo sia già?
E' vero, in questi anni c'è chi ha viziato la nostra vena ludica con i più sconvolgenti effetti speciali (soprattutto chi è a spasso senza lavoro si sta pisciando sotto dalle risate, ora), e proprio per questo se qualcuno dice Fondi alla scuola e all'università: vera risorsa per il paese mi viene spontaneo gridare al miracolo, permetti...

Inoltre da romano mi ritengo molto soddisfatto del periodo in cui Veltroni è stato sindaco (meglio un taglianastri fissato con la musica e la cultura a un finto ambientalista di sinistra che concede appalti pubblici alla moglie) e credo che anche se non ha tre lauree in giurisprudenza, economia e filosofia abbia la stoffa per tirare in modo soddisfacente un Paese, in questo momento guidato da un manipolo di ottantenni.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Credo semplicemente che avrà difficoltà enormi a portare avanti il programma di equità nei confronti dei giovani ad oggi sperequati dai sindacati in favore di pensionati e insiders (letteralmente ha usato gli stessi concetti).Perchè su questo specifico punto si gioca buona parte del futuro dell'italia, in quanto il medesimo se ne tira dietro altri ed eccellenti a catena.Chiunque ci sia a guidare il pd dovrà fare i conti con la sinistra massimalista e nn saranno conti in attivo per il paese.

Circa la battuta sui disoccupati riferita al governo Berlusconi...Zoeey tu sei una persona intelligente e dovresti sapere ormai come la disoccupazione e la precarietà non siano affatto aumentate sotto Berlsuconi, questa è una novella stanca cui ormai nn crede più nemmeno Diliberto.

Pietro Ichino, l'ex sindacalista e adesso giuslavorista di sinistra alla ribalta da gennaio anche come obiettivo sensibile delle BR, spiega da anni dati alla mano come la Biagi, al di là della vergognosa vulgata mistificatoria di cui è oggetto, abbia soltanto aumentato le garanzie di certe categorie attraverso alcune fattispecie contrattuali, senza diminuirne nessuna.Ti consiglio a tale scopo un approfondimento sul sito lavoce.info dove scrivono esclusivamente economisti e giuslavoristi di area progressista/riformista, compreso lo stesso Ichino.

Di Uolter nn mi piace il fatto che si riempia la bocca di ammiccamenti alla 'conoscenza', quando si percepisce con imbarazzo come tra sè e la lettura meditata di un libro lui abbia sempre mantenuto un distacco pieno e sentito.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Caro Khil,
sappi semplicemente che i dispositivi normativi Treu (sopratutto) e Biagi (poi) hanno semplicemente massacrato, tolto speranza e prospettive di vita a un'intera generazione di giovani; parlo delle persone che oggi hanno < 35 anni che MAI troveranno un lavoro tradizionale come lo hanno avuto i nostri padri e parzialmente abbiamo noi.
Abbiamo fatto una riforma all'americana precarizzando il 95% dei nuovi contratti di lavoro, con un piccolo dettaglio... rispetto all'America le nostre retribuzioni sono esattamente UN TERZO delle loro.
Le colpe degli ultimi tre Governi ricadranno, un giorno, sulla loro insipienza somma.
Oggi un ingegnere cocopro se va in banca a chiedere 3mila € per lo scooter gli ridono dietro.

 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Non è vero Ivo, te l'ho spiegato già mesi fa, lascia perdere l'agit-prop e vai alle fonti ufficiali e ai dati netti, vedrai che non è ASSOLUTAMENTE vero quanto dici.
 

fabio84

Utente
29 Dicembre 2004
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berlusca l'abbiamo votato... e non ha fatto nulla... Prodi... dice e dice.... e non ha fatto nulla... manca lui... io lo voterò vediamo che fa... ormai è un po come quando proviamo i prodotti tricologici... li proviamo tutti, ma nex è efficace come vorremmo [^] Azz che paragone hihihihi

Berlusca=Serenoa
Prodi=Niponivea

Veltroni= Acido Fosfatidico ?!?!?!? Funzionera ??? [8D]
 

cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
7,304
8
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Fabio
le tue associazioni mi hanno fatto piegare in due dalle risate! [:D][:D][:D][:D][:D]

Cmq, scusate, ma esiste davvero qualche politico che non dice ovvietà !?????[8)][|)][8)][|)][8)]
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Citazione:Messaggio inserito da khil
Non è vero Ivo, te l'ho spiegato già mesi fa, lascia perdere l'agit-prop e vai alle fonti ufficiali e ai dati netti, vedrai che non è ASSOLUTAMENTE vero quanto dici.


Siccome sono ****** ma anche pignolo ti espongo la mia personale statistica. Parlo di una città della ricca Emilia Romagna, con occupazione pressochè totale.

Ho esattamente 13 amici di età compresa fra i 18 e i 30 anni

Il 100% di essi (ripeto il 100%) hanno rapporti di lavoro precario. E sono persone sia con media inf., che diploma che laurea. E' una vergogna che grida vendetta.
Pensa che all'operaio chiedono di aprirsi la partita IVA per fare il collaboratore in officina.

Un altro ha lavorato dieci giorni da contratto job on call

E' una rovina, e la responsabilità UNICA e PRECISA è dei governi perchè il lavoro qui c'è e ce n'è parecchio.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Continui ad eludere:cosa avrebbero fatto i tuoi 13 amici prima di Treu?Lavorerebbero tutti a tempo indeterminato?Capisci che il termine di paragone del'precariato' è molto spesso la disoccupazione totale o il 'nero'?Capisci che in tutta Europa è così?Che la disoccupazione non è congiunturale ai pacchetti e pacchettini ma è 'strutturale' e 'tendenziale' da 30 anni?Capisci che un paese pur disgraziato come il nostro ha una disoccupazione abbastanza bassa, e una quota di 'precari' a tempo determinato tra le più basse in Europa?Questi sono i dati se parliamo del mondo reale.Per quello immaginario ho il massimo rispetto, dobbiamo lavorare per arrivarci vicino, l'importanza dell'utopia, filosoficamente e psicologicamente, è fondamentale, ma usata così è sprecata Ivo.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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http://www.lavoce.info/news/view.php?id=15&cms_pk=2746&from=index

(premetto e ripeto che il sito quotatissimo fino al livello internazionale vive eminentemente di linfa sinistrorso/progressista e non mai liberista)

<<04-06-2007
Le molte ombre della politica del lavoro
A cura della redazione

Lotta al precariato

1. Il programma dell’Unione si propone in primo luogo di combattere il lavoro precario favorendo il lavoro stabile a tempo indeterminato;

e indica come passaggio legislativo cruciale per il conseguimento di questo obbiettivo il superamento della legge Biagi (Dlgs n. 276/2003), cui si imputa di avere invece favorito il lavoro precario. Su questo terreno, però, la prima misura efficace del governo è consistita in un giro di vite contro l’abuso delle collaborazioni autonome a progetto nei call centre, dato mediante l’emanazione della circolare del ministro del Lavoro n. 17/2006, che è essenzialmente fondata su di una applicazione rigorosa di quanto disposto su questa materia dalla stessa legge Biagi.

Non è il caso di riconoscere onestamente che quella legge non ha favorito e non favorisce affatto il lavoro precario e che il dualismo del nostro mercato del lavoro affonda le sue radici nell’assetto istituzionale che il mercato stesso è venuto assumendo molto prima della XIV legislatura, lungo l’arco dell’ultimo quarantennio?

2. La stabilizzazione ope legis di molte decine di migliaia di lavoratori precari nel settore pubblico, che si sta preparando in questi giorni, non accompagnata da alcuna misura volta a rimuovere le cause strutturali di quel dualismo – che nel settore statale è particolarmente marcato per la maggiore rigidità e amovibilità degli addetti – non rischia di rendere ancora più difficile l’accesso al lavoro stabile in questo settore per le generazioni future?

Amministrazione pubblica di qualità e rilancio dell’impiego pubblico

1. Sul piano della negoziazione collettiva delle condizioni di lavoro nel settore pubblico il primo anno del nuovo governo non è stato particolarmente brillante, né coerente con queste due enunciazioni contenute nel programma elettorale. Come intende il governo assicurare che una parte consistente dell’aumento di spesa preventivato per il rinnovo dei contratti degli statali sia destinato davvero a premiare l’efficienza e la produttività individuali e collettive?
2. Quali iniziative il governo intende adottare per favorire il radicamento della cultura della valutazione e della misurazione dell’efficienza e della produttività nelle amministrazioni pubbliche?
3. Uno dei mali peggiori delle nostre amministrazioni pubbliche consiste nell’obliterazione di fatto delle prerogative della dirigenza: in particolare, del potere di organizzazione e trasferimento del personale e del potere disciplinare (le sanzioni disciplinari sono ridotte a improbabili pene accessorie che scattano soltanto in seguito alle condanne penali). Non è il caso di restituire alle amministrazioni pubbliche la necessaria reattività, sul piano organizzativo ma anche su quello disciplinare, rispetto alle disfunzioni gravissime che vengono denunciate ormai quotidianamente?

3.1. Può considerarsi congruo con questo obbiettivo il riconoscimento del carattere necessariamente consensuale del trasferimento del dipendente pubblico, contenuto nel Memorandum firmato da governo e sindacati il 18 gennaio scorso?
3.2. - Può considerarsi congrua l’unica iniziativa adottata dal governo in materia di ripristino della necessaria severità disciplinare nei confronti dei dipendenti, consistente nel ridurre da tre a due anni l’entità della condanna penale del dipendente pubblico cui può conseguire il licenziamento disciplinare? È giusto che un impiegato pubblico conservi il posto anche se condannato (purché a meno di due anni) per reati contro l’amministrazione pubblica?

Sistema delle relazioni sindacali

Nel programma dell’Unione si prevede che siano imprenditori e sindacati a decidere i contenuti della riforma della struttura della contrattazione collettiva e la corrispondente riforma della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro. Senonché da ormai tre anni la trattativa fra le parti sociali su questo terreno è totalmente bloccata. Nel frattempo si è aggravata la crisi del sistema delle relazioni sindacali: è ormai normale che un contratto collettivo nazionale venga rinnovato con mesi o anni di ritardo rispetto alla scadenza, soprattutto (ma non solo) nel settore pubblico e nei vari comparti dei servizi pubblici, anche a causa dell’evidente sovraccarico di funzioni determinatosi sulla contrattazione di livello nazionale. Il governo è intenzionato a svolgere un ruolo propulsivo nei confronti delle parti sociali, come lo fece nel 1992 e nel 1993? Se sì, quali sono le linee essenziali della riforma che intende promuovere? Oppure il governo intende astenersi da qualsiasi iniziativa su questo terreno?>>


ecco è la (le) questione (i) sulla quale il 'giovane uolter' dovrà lavorare per vivere o morire e dare un senso alla sinsitra italiana per inserirla davvero in un contesto europeo in quanto a fatti e contenuti.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Non è AFFATTO come dici tu


Il problema dell'occupazione non sta nei contratti ma nello sviluppo delle aree industriali e nella potenza dell'economia

Essa è MASSIMA in emilia romagna, lombardia, veneto e MINIMA in calabria e nelle Regioni del Sud

I contratti non c'entrano

I contratti servono a STABILIRE NORME MINIME DI VITA ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI a dare loro dignità di un'esistenza possibile e scevra dallo sfruttamento capitalistico

Invece Treu e Biagi hanno dato LA STURA A CONTRATTI DA MACELLERIA SOCIALE

Questa è la verità

Hanno distrutto il diritto del lavoro. C'è gente chiamata per due settimane e poi lasciata a casa. Negli anni '70 questo non sarebbe successo.
Lavoro si' ma garantito.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Non puoi avere ragione, te lo ordino [:D][:D]

memorizza l'oggettiva e inalienabile verità di quello che ho postato e ripetila a nastro prima e dopo i pasti!![8)]
 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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In questo caso non posso fare altro che concordare pienamente con quanto sostiene l'amico ivo.

All'evidenza dei fatti non ci sono solo opionioni politiche e filosofiche, ma c'è una devastante realtà politica ed economica che è sotto gli occhi di tutti.

La si può negare nelle pagine di un forum, o la si può mistificare grazie agli organi di informazione, ma basta chiedere a un qualsiasi lavoratore di un call center (magari anche laureato )
che cosa è il mercato del lavoro di oggi (mi dicevano che nei call center arrivano a offrire qualosa come 3euro e 50 l'ora a gente laureata e parlo di oggi e non di 4 anni fa)

La legge biagi, una volta introdotta e le successive leggi collegate, con i vari corollari e addentallati hanno cancellato le aspettative e fatto carne di porco delle nuove generazioni
di lavoratori!
Senza considerare come ulteriore sperequazione che il governo ber
lusconi ha voluto a tutti i costi introdurre la possibilità di licenziamento senza giusta causa.

Dalla legge biagi in poi non c'è più stata (se non in casi fortunati e per pochi raccomandati e privilegiati) nessuna speranza di avere un lavoro stabile se non dopo anni e anni di precariato sottopagato a condizioni capestro!
Pochissime prospettive di carriera, senza considerare che tra di noi non so quanti avranno un giorno la possibilità di avere uno straccio di pensione, con tutto ciò che questo implica.

Si può affermare a parole che non sia vero, ma ciò non toglie che questa sia esattamente l'evidenza dei fatti.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
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Premetto che se sei riuscito a leggere la filosofia in quello che ho scritto hai davvero doti interpretative brillanti e delle quali mi complimento...ma seriamente, questo sul lavoro precario è un dibattito in essere in tutta Europa, governata da destra o da sinistra che 'sia':dobbiamo postulare l'esistenza di governi masochisti e collusi con le lobby industriali per dare ragione a questa opinione espressa da voi, e nn solo da voi certo.Facciamolo pure, nn so quale senso abbia.

Il lavoro è strutturalmente e istituzionalmente in calo in tutto il mondo civilizzato, i rimedi sono quelli che possiamo osservare:di fatto un paese nel quale la quota degli occupati a tempo indet. sia del 100% o anche solo l'80% non esiste più.Che facciamo, ululiamo contro la luna del liberismo malvagio o cerchiamo di capire chi e come abbia risolto meglio (meno peggio) il problema?Credo che costruttivamente e responsabilmente la seconda opzione giovi al vivere civile.

il paese con la disoccupazione più bassa al mondo è la Danimarca, esempio e modello per tutte le socialdemocrazie del mondo, paese spesso o sempre al vertice delle classifiche per qualità della vita:il modello dello statuto del lavoro lì è semplice, non esiste il divieto di licenziamento, chiunque nel pubblico e nel privato può essere licenziato per motivi oggettivi con soli 8 giorni di preavviso.

Là Non esistono però i 'nullafacenti', non esiste spesa improduttiva a livello di pubblica amministrazione e con i soldi così risparmiati chi viene licenziato ottiene sia un sussidio di disoccupazione di circa 1300 euro al mese, sia una riqualificazione professionale atta a ricollocarlo al meglio delle sue attitudini nel mercato del lavoro.Il risultato è la disoccupazione più bassa al mondo e la qualità della vita più alta.Dovrebbe far riflettere almeno un pò.Ah, è una SOCIALDEMOCRAZIA, nn ci sono nè Berlusconi, nè le Pen, ne Sarkozy a governarla.

i pacchetti diversi varati in tempi diversi sia da un governo di csx che di cdx sono e rimangono obbligatori, intercettano e cercano di porre rimedio ad un fenomeno sociale serio che è la disoccupazione, perchè l'alternativa al precariato è di fatto la disoccupazione.

Non si capisce perchè all'epoca di Treu un governo di csx avrebbe dovuto varare norme meno rigide sulla flessibilità sapendo di inimicarsi sicuramente gran parte dell'elettorato se nn ce ne fossero state la necessità e la cogenza assolute.Nè perchè le stesse norme le abbiano introdotte Blair e adesso anche Zapatero, seppure con eccezioni e distinguo - ma assolutamente nulla di sostanziale.

sui call center Klimt, se leggi l'articolo che ho postato c'è una considerazione ineccepibile e indicativa in merito.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Guarda Khil a 300 mt da casa mia c'è proprio una targa che l'Università ha dedicato alla memoria del prof. Biagi, assassinato brutalmente mentre tornava a casa.
Io non ho nulla contro la persona chiaramente.

Rilevo pero' che un'intera generazione di giovani è stata distrutta da queste norme assurde che giustificano il job-on-call con persone che lavorano 6 giorni al mese.

Un mio parente è un grandissimo industriale e la ditta va a gonfie vele, lui stesso assume persone e ritiene folle la presenza di 23 (ventitre) fattispecie contrattuali esistenti oggigiorno. E' un DELIRIO puro. Che non esiste in nessuna parte del mondo. Nella sua azienda nel 1980 c'era un unico contratto di lavoro (tempo indet.) cui si aggiungeva l'apprendistato.
E tutto filava dritto.

Se c'è lavoro e la azienda funziona un titolare intelligente non utilizza i contratti da prostituzione che mimano la dipendenza e ti fanno aprire una partita IVA... il datore illuminato ASSUME per sempre la persona. Lo fidelizza. E gli fa acquisire know-how.

Cosi' si lavora, poi chiaramente se la ditta fallisce e tutti a casa o cassa integrazione o mobilità.
Ma i lavoratori e le lavoratrici sono delle PERSONE e hanno una loro dignità, che usano quando chiedono un conto in banca o un affido di denaro.

Adesso credo che il diritto del lavoro sia tornato ai tempo dell'800 industriale. I giovani non conoscono le ferie, la maternità, i permessi retribuiti.
NON HANNO PIU' LA MALATTIA

E' la jungla totale.
Insomma invece di andare avanti siamo andati indietro.

Abbiamo imitato gli USA? Certo ma un operaio che costruisce grattacieli a Ney York porta a casa 4000 dollari al mese, un operaio nostro magari cocopro quattro volte di meno.

Facciamo i fighini SENZA SOLDI, come sempre facciamo RIDERE.
 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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Grazie del complimento al quale sinceramento ricambio (se era rivolto a me), ma non c'era nelle mie parole un filo di vena polemica.