antistaminici

james

Utente
29 Agosto 2003
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Soffro di allergia al cipresso e alla betulla dall'anno scorso e il medico mi ha prescritto Aerius. Ha funzionato bene, solo che il medico mi ha consigliato di incominciare la cura prima che inizi il periodo critico,metà gennaio per il cipresso, quindi di iniziarla i primi di gennaio. Vi risulta che sia una buona pratica?[:)]
 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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si anch'io sono allergico a polvere graminacee e paritarie, un paio di anni fa sono stato da un allergologo che mi ha atto iniziare una cura prima del periodo critico secondo me e' efficace..ciao auguri
 

lorybel81

Utente
30 Giugno 2004
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Anche io sono allergica a diverse piante e polline: in primavera io uso da anni Reactine

http://www.giofil.it/offline/32800031.htm

mi trovo benissimo!!Costa un pò, però mi ha aiutato molto...

Laura
 

cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
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Caro james
la prevenzioni è importante e la pratica relativa all'assunzione di Antistaminici nel periodo precedente il canonico arrivo delle allergie è diffusissima!

Non molto tempo fa ho letto un articolo proprio relativo agli antistaminici ed alla loro efficacia se assunti in orari prestabiliti... con un pò di impegno l'ho ritrovato! Ve lo posto per una interessante lettura!

http://it.health.yahoo.net/NewsArticle.asp?a=9116&M=3%7C2%7C1

Un abbraccio
Cleop...[:)]
 

giampaolo

Utente
15 Ottobre 2003
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caro james, l'uso degli antiistaminici a scopo preventivo ha un suo razionale...pur agendo anche quando i sintomi sono gia' in atto, utilizzandoli un poco prima, si puo' evitare di incorrere nei classici sintomi allergici(riniti, disturbi respiratori ecc...).Va tenuto presente comunque che non si tratta, purtroppo di cure definitive, ma semplicemente di sintomatici...gli antiistaminici comel'Aerius, hanno il pregio, oltre che della rapidita' di azione, anche di non indurre o quantomeno non causare eccessiva sonnolenza con l'assunzione, effetto collaterale tipico di questa famiglia di farmaci...tuttavia, se si deve guidare o fare lavori che implicano attenzione, vanno utilizzati con tutte le cautele del caso...ciao
 

james

Utente
29 Agosto 2003
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Fortunatamente non ho notato sonnolenza quando lo assumevo ed in ogni caso mi era stato consigliato dal medico di prenderlo prima di andare a letto... dunque a breve riprenderò con la mia pasticchina serale,grazie a tutti!
 

giampaolo

Utente
15 Ottobre 2003
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riprendi pure la tua terapia al momento opportuno...concordo con il tuo medico circa l'orario di assunzione...la prudenza non è mai troppo quando si fa uso di farmaci...e comunque non assumerlo mai prima di metterti alla guida...ciao
 

cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
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Caro giampaolo
visto che si parla di cure relative alle allergie, cosa ne pensi dell'immunoterapia specifica???
Personalmente so che è l'unico tipo di terapia che non curi solo un sintomo ma tutta la malattia allergica nelle sue diverse manifestazioni in quanto consiste proprio nella somministrazione per via sottocutanea, sublinguale o inalatoria di dosi via via crescenti dell'allergene...ma in questo modo si possono avere reazioni allergiche gravi e addirittura lo shock anafilattico!
Chiaramente è una cura che può eseguire solo un medico specializzato, ma come si fa a stabilire fino a che punto ci si può spingere?

Grazie mille
Cleop...[:)]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Citazione:Messaggio inserito da Cleopatra
...ma in questo modo si possono avere reazioni allergiche gravi e addirittura lo shock anafilattico!
Chiaramente è una cura che può eseguire solo un medico specializzato, ma come si fa a stabilire fino a che punto ci si può spingere?


Come dice il mio doc: per un allergico, un semplice test per sapere se si è oppure non allergico ad un anestesico, potrebbe risultare in uno shock anafilattico.
 

cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
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Infatti bat
è proprio questa la mia curiosità...le tecniche utilizzate nell'immunoterapia per evitare lo shock!

Aspetto giampaolo alla fine dei festeggiamenti![;)]

Un abbraccio
Cleop...[:)]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Cmq, io non rischierei!!! La sensazione di prendere un antistaminico endovenoso è troppo brutta per provare un'altra volta.[;)]
 

cibelli

Utente
19 Novembre 2003
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scusate ma l'antistaminico sarebbe un antiinfiammatorio vero e proprio?!è più leggero?insomma blocca la produzione di istamina che causa l'infiammazione in persone allergiche,quindi in un certo senso in caso di allergie curerebbe anche le cause poichè da quanto ho capito l'allergia è provocata direttamente da una anomala iperproduzione di istamina,ma se assunta senza allergia si comporta come un antiinfiammatorio...ciao grazie
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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2,015
X Cibelli: L’USO DEGLI ANTI-ISTAMINICI
Giampiero Girolomoni – I.D.I. IRCCS Roma
L’istamina e le sue potenzialità infiammatorie ed immunoregolatrici
L’istamina è un’amina prodotta e immagazzinata prevalentemente nei mastociti e nei
granulociti basofili ed ha un ruolo fisopatologico consolidato nelle reazioni infiammatorie
mastocito-dipendenti, e soprattutto nelle malattie allergiche IgE-mediate, quali l’orticaria, la
rinite e la congiuntivite. In queste patologie, l’istamina è responsabile della vasodilatazione,
aumentata permeabilità vascolare ed ipersecrezione mucosa. L’istamina inoltre ha un ruolo
rilevante, anche se non esclusivo, nell’induzione del prurito associato a diverse malattie
cutanee. Una serie di recenti osservazioni ha ampliato e consolidato il ruolo fisiopatologico
dell’istamina nelle reazioni infiammatorie ed immunitarie. L’istamina, infatti, può essere
prodotta da un’ampia varietà di popolazioni leucocitarie (monociti, granulociti neutrofili,
linfociti T) in cui l’enzima istidina-decarbossilasi è rapidamente indotto dopo attivazione concitochine (IL-1, TNF-) o prodotti batterici, e dai cheratinociti. A differenza dei mastociti e dei
basofili, in queste cellule l’istamina non è accumulata, ma rapidamente secreta dopo la
sintesi. Nei cheratinociti è presente in piccole quantità basalmente, ed è rapidamente
sintetizzata e rilasciata dopo esposizione ai raggi ultavioletti. Oltre ai classici recettori H1 e
H2, sono stati identificati e caratterizzati vari tipi di recettore H3 ed un recettore H4, ognuno
accoppiato a diverse proteine G e vie di trasduzione del segnale. I recettori per l’istamina
sono espressi da una moltitudine di cellule che partecipano alle reazioni infiammatorie e
immunitarie, quali le cellule dendritiche, i monociti, i linfociti T ed i cheratinociti. L’istamina
induce polimerizzazione dell’actina nelle cellule dendritiche immature e ne promuove la
chemiotassi attraverso l’attivazione dei recettori H1 e H3, mentre inibisce la produzione di
TNF- e IL-12, e aumenta la sintesi di IL-10 da parte dei monociti e delle cellule dendritiche
mature attivando i recettori H2 e H3. Di conseguenza, le cellule dendritiche esposte
all’istamina hanno una ridotta capacità di indurre la differenziazione dei linfociti Th1, e una
maggiore attività promuovente lo sviluppo di linfociti Th2. Questa funzione può essere
particolarmente rilevante nelle malattie atopiche, dove un maggior rilascio d’istamina da
parte dei mastociti può innescare circuiti che amplificano le risposte immunitarie Th2 e IgEmediate.
Nei monociti, l’istamina induce direttamente la sintesi di IL-6 e blocca l’espressione
di ICAM-1 indotta da IL-18 agendo sui recettori H1. L’istamina modula anche direttamente le
funzioni dei linfociti T. L’attivazione dei recettori H1 aumenta la forza del segnale proliferativo
indotto dalla stimolazione del recettore clonotipico T. I linfociti Th1 esprimono maggiormente
il recettore H1, mentre i linfociti Th2 hanno elevati livelli del recettore H2. L’istamina aumenta
le risposte immunitarie Th1-mediate agendo sul recettore H1, mentre inibisce sia le risposte
Th1 sia quelle Th2 agendo sui recettori H2. Tuttavia questi effetti sono evidenti a dosi
d’istamina ben superiori a quelle necessarie per bloccare la produzione di IL-12 da parte
delle cellule dendritiche e dei monociti. L’istamina induce rilascio di mediatori preformati da
parte dei mastociti prevalentemente attraverso i recettori H1, e a basse concentrazioni
stimola la chemiotassi degli eosinofili attivando i recettori H1 e H2. L’istamina può agire pure
sulle cellule endoteliali e favorire l’adesività dei neutrofili ed eosinofili, attivando
rispettivamente i recettori H1 e H2, e H1 e H3. Nei cheratinociti, l’istamina può inibire o
stimolare la proliferazione cellulare secondo lo stato differenziativo delle cellule, e regolare la
produzione di citochine (IL-6, GM-CSF) e chemochine (>IL-8) agendo sul recettore H1.
L’attività anti-infiammatoria degli anti-istaminici anti-H1
Gli anti-istaminici anti-H1 sono farmaci ampiamente impiegati nella terapia delle malattie
allergiche con l’intento primario di bloccare l’edema, la vasodilatazione, l’ipersecrezione
mucosa e il prurito. E’ plausibile, tuttavia, che questi farmaci esplichino una più vasta serie
d’effetti anti-infiammatori vantaggiosi nel controllo di diverse patologie. Studi che hanno
valutato le funzioni dei recettori su sistemi cellulari ricombinanti hanno dimostrato che i
recettori accoppiati a proteine G possono avere un’attività spontanea indipendente dalla
presenza della molecola agonista, e che esistono in due stati conformazionali, attivo einattivo, in equilibrio reciproco. L’istamina agisce da agonista legando e stabilizzando la
forma attiva del recettore, mentre i farmaci anti-istaminici anti-H1 legano e stabilizzano la
conformazione inattiva del recettore, comportandosi pertanto da agonisti inversi e non come
veri e propri antagonisti recettoriali. E’ inoltre verosimile che gli anti-H1 esercitino anche delle
attività non mediate dall’inibizione del recettore H1. Ad esempio, gli anti-H1 bloccano
efficientemente l’azione edemigena della bradichinina, ma l’istamina non partecipa all’attività
proedemigena della bradichinina. Gli anti-H1 inibiscono il rilascio di istamina da mastociti e
basofili, e stabilizzano la membrana di queste cellule rendendole meno sensibili ad una serie
di stimoli degranulanti. Inoltre, gli anti-H1 (desloratadina) inibiscono la produzione di IL-4 e
IL-13 da parte dei mastociti e dei basofili. Gli anti-H1 riducono l’accumulo e l’attivazione delle
cellule infiammatorie nella cute e nelle vie respiratorie probabilmente inibendo l’espressione
di molecole d’adesione e di chemochine su vari tipi cellulari, quali cellule endoteliali, leucociti
e cheratinociti. In effetti, gli anti-istaminici anti-H1 inibiscono l’espressione di ICAM-1 e HLADR
sulle cellule epiteliali, incluse le cellule epiteliali della mucosa respiratoria ed i
cheratinociti, e riducono la produzione di IL-8 e GM-CSF. Parte di queste azioni è da
ascriversi alla capacità degli anti-H1 di ridurre l’attivazione di NF-B, un fattore di
trascrizione profondamente implicato nell’induzione di vari geni infiammatori. E’ pure
interessante ricordare che, in modelli murini, gli anti-istaminici anti-H1 e anti-H2 (topici o
sistemici) accelerano la riparazione della barriera epidermica e prevengono l’iperplasia
epidermica che conseguono a manovre (rimozione meccanica o chimica dello strato corneo)
che distruggono la barriera epidermica. Queste attività sono ovviamente di grande rilevanza
nella dermatite atopica. In conclusione, gli anti-istaminici anti-H1 hanno la potenzialità di
esercitare una serie di attività anti-infiammatorie importanti nel trattamento non solo delle
malattie mastocito-dipendenti e IgE-mediate, ma anche di altre patologie infiammatorie e
immuno-mediate.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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Ammetto che adoro il linguaggio scientifico...assomiglia turco parlato da cinese che balbetta!!![:D]
 

giampaolo

Utente
15 Ottobre 2003
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grazie Bat...per il tuo post...veramente interessante...il Forum si sta facendo sempre piu' scientifico in tutte le sezioni...veramente complimenti...Caro Cibelli, purtroppo, gli antiistaminici si comportano sempre come sintomatici, in quanto inibiscono una delle tappe del meccanismo infiammatorio, che comunque viene innescato da numerosi altri fattori...l'infiammazione si articola con una serie di meccanismi a cascata e l'infiammazione in se è sempre espressione di un insulto che sta subendo l'organismo da qualche causa esogena od endogena...inoltre gli antiistaminici, si comportano con meccanismo totalmente differente dagli antiinfiammatori in senso stretto, i quali agiscono su le prostaglandine...assunti senza avere infiammazione, possono avere una qualche azione preventiva su le patologie allergiche...non dimentichiamo comunque che gli antiistaminici, si usano anche tra l'altro, nel trattamento di patologie gastriche (antiH2) e come sedativi...ciao
Per Cleo e Bat...concordo con Bat...per un paziente allergico un'esposizione ancorchè minima ad un allergene , puo' essere fonte di gravi conseguenze, la piu' seria delle quali è lo Sock Anafilattico...e se non si hanno a disposizione subito i presidi terapeutici(Adrenalina, Cortisonici, Antiistaminici,Ossigeno,Dopamina, plasma expanders) sono guai grossi...ciao
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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Figurati, Giampaolo!!! Era il minimo che potevo fare dopo i problemi cerebrali dell'altro post.[:I]
A proposito, ad ogni giorno sto più simile ad un panda
panda.gif
, per conto delle occhiaie. Ti domando se le allergie respiratorie c'entrano.
Grazie!!!
[tp]
 

cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
7,304
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Grazie mille giampaolo
in definitiva mi sembra di capire che non sei molto favorevole alla pratica dell'immunoterapia![8)]

Un abbraccio
Cleop...[:)]