Marlin ha scritto:
Watson (lo scopritore del DNA) viene interpellato su ogni cosa, è ormai in pensione da anni e non è uno specialista di queste cose, riporta per sentito dire gli studi che fanno maggiore clamore nel mondo scientifico come quelli sugli integratori perché benché anziano è ancora sveglio, ma cosa pensate che possano valere queste sue affermazioni ? Qui in Italia abbiamo il prof. Silvio Garattini che fa questo da sempre ed è peraltro ancora in attività...
Piuttosto sul forum di questi studi abbiamo parlato spesso ed è questione di interpretarli e approfondirli, quello più famoso era un meta-studio che raccoglieva semplicemente tanti studi con campioni molto grandi di popolazione usando metodi statistici anche raffinati, ma che non tenevano conto, per cominciare, di chi prendeva integratori per contrastare delle malattie o di chi li prendeva per la salute e basta. Particolare non da poco.
Resta sempre viva la questione dell'assunzione delle sostanze coi cibi oppure in integratori e anche questo mostra che nel mondo scientifico c'è dibattito, ma non chiarezza al momento, perché questa differenza, ammesso che ci sia, non è stata spiegata. Probabilmente a livello latente si tratta della manifestazione di ostilità o fastidio di certo mondo scientifico verso le semplificazioni e le roboanti promesse di salute e longevità che vengono fatte al pubblico dal settore dell'integrazione alimentare o da appartenenti allo stesso mondo scientifico con soggetti visti come spregiudicati o agenti sopra le righe dai ricercatori più seriosi, scettici o forse solo invidiosi professionalmente.
Comunque anche qui approfondendo ci siamo fatti l'idea espressa brevemente da Julien (e anche da Watson...) ossia che per prevenire il cancro gli antiox siano utili, ma sconsigliabili se il cancro è in atto. Del resto nell'organismo umano (e in quello animale) è insito il dilemma tra mantenersi giovani di aspetto e invecchiare il più possibile facendo i conti col cancro. I tessuti giovani hanno rapida moltiplicazione cellulare, ma questa è tipica proprio dei tumori, al contrario la scarsa moltiplicazione cellulare è tipica dei tessuti vecchi; tutti sanno o dovrebbero sapere che il cancro negli anziani è spesso a lenta evoluzione (al contrario nei più giovani corre...) e spesso non lo si cura nemmeno perché sarebbero più dannose e mortali le cure del cancro stesso.
Per i capelli questo dilemma c'è in pieno, perché vorremmo che tornassero a crescere come da giovani, ma questo significa aumentare la moltiplicazione cellulare dei cheratinociti, un processo sano di solito, ma analogo a quello della crescita tumorale. Quindi si capisce anche da questo come certi obiettivi siano in parte in conflitto e si dovrebbe anche capire quando usare certe sostanze e quando evitarle, quindi se il nostro obiettivo è quello di mantenerci giovani un certo rischio tumori lo potremmo anche andare ad aumentare, viceversa se il nostro obiettivo è sopravvivere a tutti dovremmo rallentare i processi di crescita dell'organismo sapendo che difficilmente appariremo più giovani (ma potremmo seppellire molti che sono più giovani o che appaiono tali...[

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Ciao
MA - r l i n
Grazie Marlin! Non avevo capito appunto l'ronia del post precedente. Il tuo punto di vista è molto condivisibile oltre che interessante, mentre non avevo la minima idea del fatto che assumere antiossidanti in presenza di cancro aumenti la malattia.
Quindi il dilemma che si pone è scegliere tra belezza o longevità...sembrare e rimanere giovani ma vivere di meno oppure accettare il naturale corso del tempo e vivere di più....mi ricorda qualcosa [

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