Aga e fitosteroli

andreact95

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JulienSorel ha scritto:
>>Il kefir se ricordo bene lo provava Julien e credo l'abbia abbandonato

se esistesse il kefir di soia lo continuerei a prendere. Latticini ogni giorno non fanno per me, nemmeno se fermentati. Aumentano troppo l'IGF-1, e l'evidenza in letteratura è molta.


Il Kefir d'acqua? [:)]
 

andreact95

Utente
15 Ottobre 2013
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Comunque, ho appena letto che i fermenti lattici del kefir non riescono a superare la barriera acida dello stomaco, per cui non può considerarsi un probiotico:

http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/kefir.html

Iniziando col precisare che il kefir, come lo yogurt comune, non dovrebbe possedere caratteristiche probiotiche (in quanto i fermenti lattici non riescono a superare integri la barriera acida dello stomaco),
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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>> i fermenti lattici del kerif

Non è del tutto vero, ho seguito di recente un elettivo sul biota intestinale. La teoria secondo cui l'acidità gastrica sia una barriera insuperabile è un mito.
Peraltro un mito che oggi è contraddetto dal fatto che oltre a H pilori sono stati isolati anche altri batteri nello stomaco.
Di fatto l'acidità gastrica varia in base a ciò che mangi, così come pure la velocità di svuotamento. Inoltre è provato ad esempio che i cibi grassi o la fibra incrementi la quota di batteri che passano fino al piccolo intestino e al colon. Quindi ad esempio ecco spiegato perché io polverizzo i semi oleosi e li mescolo allo yogurt: confido che i bifidobatteri del Sojasun giungano e attecchiscano al piccolo intestino. Questo probabilmente perché i batteri verrebbero intrappolati all'interno delle micelle di grasso abbastanza a lungo da scampare il basso PH gastrico.
Pare irrimediabilmente accertato che il biota intestinale dei mammiferi (il più complesso ecosistema sulla terra) sia influenzato dai pre-biotici (alimenti che promuovono la sopravvivenza di ceppi baterici che migliorano la salute dell'individuo come i FOS) ma anche dagli stessi batteri che vivono sopra gli alimenti che mangiamo. Tra questi sicuramente passano nell'intestino gli sporigeni, ma anche altri. Bastano in effetti uno sparuti gruppo di superstiti (poche unità formanti colonia in gergo) per consentire a questi pionieri di espandersi successivamente arrivati nel lume colico. Quindi fidati, alimenti fermentati come birra, vino, formaggio, kefir ecc.. modificano il miota e ciò è stato comprovato dalle analisi metagenomiche, ossia kit che consentono il sequenziamento del genoma di un prelievo muco colico o di feci. cosa sorprendernte nell'intestino ci sono 50 volte più geni rispetto a quelli contenuti in ognuna delle nostre cellule.
 

andreact95

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15 Ottobre 2013
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Ti ringrazio [:)]
Vedo di procurarmi i granuli e provo a farlo con l'acqua, dato che sono intollerante al lattosio. (anche se teoricamente i batteri dovrebbero ridurre drasticamente la % di lattosio)
 

marlin

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Mi piace questa iniziale rivalutazione del formaggio...penso che a breve verrà consigliato (del resto resta sempre lì il dilemma del paradosso francese, almeno per le malattie cardiovascolari - e il girovita della francesi[:)])

Ciao

MA - r l i n
 

orion

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3 Novembre 2014
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Marlin ha scritto:
Mi piace questa iniziale rivalutazione del formaggio...penso che a breve verrà consigliato (del resto resta sempre lì il dilemma del paradosso francese, almeno per le malattie cardiovascolari - e il girovita della francesi[:)])

Ciao

MA - r l i n


Cioè? Credi che il merito sia dell'elevato consumo dei formaggi in Francia?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Diciamo che prima il merito si pensava fosse del vino e quindi del resveratrolo, poi si è visto che questo è comunque in dosi basse nel vino che normalmente si beve e c'è chi ha pensato al formaggio. Di certo il burro che è stato spesso demonizzato contiene quell'acido butirrico che pare molto utile per vari problemi, anche di capelli (avendo un attività simile a quella dell'acido valproico, che è un inibitore dell'istone deacetilasi, cose di epigenetica...).

Ciao

MA - r l i n