C'è dibattito se sia o meno una malattia, su questo link dell'università di Harvard ad esempio (e anche sul sito dell'Humanitas) scrivono che non è davvero una malattia ('is not really a disease but') ma una condizione naturale dettata dalla genetica:
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www.health.harvard.edu
Certo, si parla di "patofisiologia" quando si definiscono le alterazioni cui va incontro il capello nell'alopecia androgenetica, ma solo perchè la patofisiologia si occupa di definire qualsiasi processo diverso da quello che dovrebbe essere fisiologico per l'organo in questione. Ad esempio si può anche definire la patofisiologia delle lentiggini, ma sviluppare le lentiggini non è di certo una malattia ma un problema estetico semmai.
Che poi la calvizie possa costituire l'anticamera della depressione sono d'accordo, ma non per questo la rende una malattia. Altrimenti pure l'invecchiamento dovrebbe essere considerato la più importante delle malattie, sai quanti manda anche in depressione?
A chi ha problemi psicologici seri direi di rivolgersi ad uno psicologo o psichiatra, spesso è gente con problematiche dietro. Non dico che vedere i propri capelli sempre più perdere di densità scomparire e non poterseli più acconciare come prima sia bello, è anzi orribile e ti può creare fissazioni, rimpianti, nostalgia, un certo senso di timore per il futuro perchè non sai se tra dieci anni li avrai ancora. A questo punto o decidi di fare tutto per i tuoi capelli, accettando eventuali rischi, oppure accetti il tuo destino. Se non riesci a fare nessuna delle due cose hai evidentemente problemi psicologici che il solo tricologo non può risolvere.
Detto tra noi da chi ha un padre medico di famiglia: quando si ha a che fare con la salute moltissime persone sono strane e spaventate. E' parte del mestiere di medico averne a che fare, inutile lamentarsi di una situazione che è normale in quanto di gente con quella forma mentis ne è sempre esistita e sempre esisterà.