Acqua per Eluana Englaro!

smith

Utente
8 Settembre 2007
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Citazione:Ora qualcuno potrà dire che una persona e un cane sono due piani diversi...beh non credo.

E' un modo per chiederci di portarti fuori a fare pipì?
 

samo

Utente
31 Maggio 2003
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Stavo quasi per cedere alla tentazione di esprimere pubblicamente di essere per una volta daccordo con te smith ma ho fatto bene a trattenermi....
E ti giuro che la tua cinica ironia sempre fuori luogo a volte mi fa pure sorridere, poi penso che viene dalla convinzione perversa e morbosamente egocentrica di essere più intelligente degli altri e allora il sorriso mi passa, soppiantato dalla pena per te
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
503
0
265
Quando mai ho detto di essere più intelligente degli altri? Ti ho forse dato l'impressione di esserlo?
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
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Io sinceramente non trovo tanto difficile dare una risposta a queste domande. Magari potrò sembrare presuntuoso e sicuro di me (in realtà non si tratta di essere sicuri di sè ma avere un minimo di buon senso e umanità)ma far vivere una persona che in realtà non sta vivendo è come sottoporla a una tortura continua, magari una tortura di cui la vittima non è cosciente, ma di cui chi la porta avanti lo è.
Questa storia dell'acqua poi mi sembra assurda. A volte penso che si faccia cronaca anche con queste cose!
Cncludo rapidamente: sì all'eutanasia, no a una morte violenta. Poi sinceramente per quale motivo far morire una persona in stato vegetativo attraverso una pratica violenta se esistono modi semplici per procurare una morte rapida e indolore?

Sinceramente non capisco perchè sia così difficile parlare di eutanasia. E' l'unica situazione in cui la morte è un modo per ridare la vita e si continua a discuterne lasciando che corpi inermi restino in vita grazie a delle macchine.
Direi assurdo, dal mio punto di vista.
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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A volte amare è anche saper lasciar andare le persone, nonostante la pratica dell' eutanasia sia un qualcosa di immorale.
Quante volte ci siamo in parte (solo in parte) rasserenati nel vedere spirare un nostro caro dopo una lunga lotta contro un qualche male terribile?
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Un medico neurologo si è già detto disposto a sopprimere Eluana entro pochi giorni.

Le coscienze dell'intero paese si interrogano.

L'intervento del Santo Padre entra nel vivo della questione.

Il medico può dare la morte?

Una vita vegetale deve essere portata avanti?
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
2,061
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615
Se non ci fosse tanto dolore e disperazione nei familiari, le risposte sarebbero logiche, semplici, univoche.

 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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Non è il medico a dare la morte, è la morte riprendersi quello che gli è stato portato via.

Alla fine il destino è quello di morire, il finale è stato gia deciso e lì si arriva. Arrivarci prima o dopo cambia poco, sopratutto se si vive in coma.
Il sipario si chiude come si è chiuso per tutti, vincenti o perdenti, il destino è il medesimo [:)]
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
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Caro Gordon, cari Soloni... cari tutti.

Vi sentite al 100% di escludere la possibilità di un risveglio tardivo? Vi sentite al 100% di escludere la possibilità di un miracolo?
Un medico - a vostro avviso - può dare la morte?

Io vi dico che, come medico, mai toglierei la vita a Eluana Englaro.

Bloccare la sentenza iniqua della Corte d'appello di Milano

La comunità Papa Giovanni XIII ha fatto appello al Presidente della Repubblica Napolitano e al ministro della Pari Opportunità, Mara Carfagna, affinché intervengano per salvare la vita di Eluana Englaro. Affinché pari opportunità siano riservate a tutti i disabili, ai malati non autonomi, nel rispetto della sacralità della vita umana, la Comunità ha fatto appello al ministro e si è rivolta al Presidente della Repubblica, primo responsabile della salvaguardia della dignità e della vita di ogni persona, chiedendo di bloccare quella sentenza iniqua, affidando Eluana alle cure e all'affetto delle tante persone che continueranno a prendersi cura di lei.

 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
2,492
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615
Ivo, ma che c'entra in questo caso la parità! Come al solito si porta il tutto sempre su piani poco significativi! E poi, volendo parlare di parità, proprio lasciandola in vita si sta violando questo principio, dal momento che quella poveretta non sta avendo, come gli altri, il diritto alla vita. lei non sta vivendo, è giusto ricordarlo. E' un essere umano che non ha più coscienza della vita e, in base a ciò, sta subendo l'ingiustizia di essere costretta a stare in uno stato innaturale (vegetativo appunto). Allora perchè lasciarla così?
Capisco benissimo il discorso sulla responsabilità di un medico, assolutamente niente da dire, però un medico dovrebbe proteggere la vita, e una persona che non sta vivendo è come se fosse già morta.
Se potessi le toglerei la vita subito, senza timori o rimorsi, perchè so per certo che farei la cosa più giusta e che soprattutto darei finalmente a quella persona la serenità che merita un qualunque essere umano.

Il miracolo ivo può accadere, ma tra un improbabile miracolo e la sofferenza immensa dei genitori della ragazza credo sia più rilevante la seconda.

Questo è quello che penso.
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
3,106
0
915
ti dico Ivo, io avrei staccato la spina perchè la morte fa parte di questa vita e non c'è bisogno di fuggirla a tutti i costi.
Ogni momento moriamo, ci consumiamo, la morte è più vicina di quanto possiamo immaginarci. Vita e morte vanno a braccetto. Non ha senso, secondo me, aggrapparsi ad una e scappare dall'altra, è un illusione che causa molta miseria alla gente.

poi se gli staccano la spina oppure no, ad Eluana oggi non fa differenza. Per cui decideranno la politica e la chiesa, come hanno sempre fatto.
 

ardecore

Utente
22 Maggio 2006
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'namo bene

vedo che ivo già è arrivato al delirio totale tirando fuori dal cilindro miracoli,madonne che piangono,nani volanti,donne baffute

la questione fondamentale è che la chiesa s.p.a. deve mantenere il controllo del passaggio della vita alla morte

nessuno può permettersi di fare di testa sua

la violenza con cui i vari magnatesta del vaticano,bagnasco e co. si sono scagliati è eclatante

quando un potere si sente minacciato reagisce con violenza
 

modem

Utente
23 Aprile 2005
1,223
0
415
il miracolo mica deve essere condizionato....se miracolo deve essere uno stacca la spina e lei in modo inspiegabile si sveglia....

 

ardecore

Utente
22 Maggio 2006
2,167
1
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ehe beh

la fascinazione estetica e l'aspetto magico che offrono i magnatesta del vaticano è molto forte

poi ivo tu non capisco come fai a chiamare santo padre uno che se fosse per lui gli omosessuali li metterebbe tutti nelle riserve come gli indiani

non ti capisco
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Arde, Benedetto XVI è la personalità più colta e significativa di questo secolo: non v'è dubbio.
Circa la posizione della Chiesa Cattolica sugli omosessuali, beh bisognerebbe leggere i documenti, sono ricchissimi di comprensioe e umanità, certamente molto lontani da certi politicanti barricaderi che richiedono 'unioni civili' improbabili, per chi conosce bene il way-of-life di maggior parte dei gay.

Su Eluana io mi limito a dire che - come medico - io non darò, ne ho mai dato, la morte a nessuno.
Mi è capitato - appena laureato - di vedere persone agonizzanti e di assisterle, evidentemente si sospendevano cure che non avevano più probabilità di dare esiti favorevoli.
Ma in questo caso non è un coma irreversibile bensi' uno stato vegetativo permanente: per ucciderla bisogna proprio ammazzarla, sospendedo alimentazione e idratazione, e questo andrebbe fatto sotto sedazione farmacologica.

Mi dispiace amici cari ma io non ho studiato dall'esimio dott. Mengele (grande medico): quello lavorava a Birkenau per il III Reich.
E' passato un po' di tempo.
Quell'impostazione non è più all'ordine del giorno.

Acqua per Eluana!

[V]
 

samo

Utente
31 Maggio 2003
1,781
1
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no dai ivo non confondiamo le cose, posso capire e rispettare che per te sia ugualmente un omicidio ma tirare in ballo mengele...
lo dice la parola stessa...vita vegetativa....va bene per le piante non per gli animali, regno al quale apparteniamo.
si può discutere sul modo di intervenire secondo me ma sono fermamente convinto che terminare una non vita sia moralmente ineccepibile
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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L'esempio di J. Mengele - sul caso Englaro - è invece calzantissimo. Mi sono sempre interessato ai medici del III Reich, da quando vidi il famoso film di L. Visconti La caduta degli Dei.
Mengele appunto si occupava di una commissione che decideva quali fossero gli esseri umani meritevoli o meno di vivere. Fra questi ad esempio non vi erano gli affetti da S. di Down. Certamente Eluana l'avrebbe soppressa.
Mengele - nel lager più famoso della storia - per prima cosa si circondò di una équipe di medici prigionieri che lo aiutassero nel suo lavoro.
Scovò nel campo circa 15 dottori provenienti da tutta Europa, infermieri professionali ed una disegnatrice con il compito di fare ritratti dei pazienti.
Il primo obiettivo consisteva nello studio dei gemelli. Mengele eseguì ogni sorta di sperimentazione e di misurazione, tentò trasfusioni incrociate, cercò di cambiare il colore degli occhi delle sue vittime, studiò il Noma una malattia dovuta alla profonda denutrizione.
Collezionò gemelli arrivando a studiare e a torturare sino alla morte 3.000 persone per lo più bambini e adolescenti.
Aveva organizzato ad Auschwitz un vero e proprio centro studi, una parodia di un istituto scientifico tedesco: i medici prigionieri erano costretti ad ascoltare le sue conferenze. Il 1° settembre 1944 li intrattenne con una giornata di studio che intitolò Esempi di analisi antropologica e di ereditarietà genetica effettuati nel campo di concentramento di Auschwitz.
Mengele inviava al suo maestro Verschuer gli occhi, gli organi interni, le ossa, il sangue dei gemelli affinché gli studi venissero approfonditi.
Il 17 gennaio 1945 Mengele abbandonò Auschwitz portandosi dietro il materiale raccolto. Si presentò al campo di concentramento di Gross-Rosen dove per un breve periodo aiutò negli esperimenti batteriologici compiuti su prigionieri russi. Anche da Gross-Rosen fuggì prima che vi arrivassero i russi.
Il comandante medico del campo di Auschwitz, il dottor Eduard Wirths così valutò il suo sottoposto Mengele: Il dottor Mengele, durante il suo periodo di servizio nel campo di concentramento di Auschwitz, ha messo le sue conoscenze teoriche e pratiche al servizio della lotta contro gravi forme di epidemia . Tutti i compiti che gli sono stati affidati li ha assolti con assiduità ed energia, dimostrandosi all’altezza di ogni situazione e soddisfacendo appieno, nonostante le difficili circostanze, le aspettative dei suoi superiori . Ha inoltre sfruttato ogni attimo libero da impegni di servizio per continuare i suoi studi di antropologia, nel cui campo ha raggiunto straordinari risultati, sfruttando il materiale scientifico a sua disposizione grazie alla sua posizione di servizio. Per la sua eccellente opera è stato premiato con la croce all’onor militare di seconda classe con spade. Oltre alle conoscenze mediche, possiede una particolare preparazione in campo antropologico, risultando pertanto indicato per qualsiasi altro incarico, anche più elevato?
Ecco una testimonianza: Subito dopo l’arrivo di un trasporto, un’SS cammina lungo la fila che si sta formando dei sopraggiunti e sceglie gemelli e nani. I gemelli e i nani selezionati si mettono sul lato destro. Le guardie portano questo gruppo in una baracca speciale, nella quale c’è un buon vitto e comodi posti letto, condizioni igieniche accettabili e i detenuti sono trattati bene. È il Blocco 14 nel lager BIIf. Di qui i detenuti sono condotti sotto scorta nel blocco per esperimenti, dove vengono sottoposti a tutti gli esami che possono essere fatti a una persona viva: esami del sangue, iniezioni lombari, trasfusioni del sangue tra gemelli e molti altri ancora. Tutti dolorosi e spossanti. Allo stesso modo si procede con i nani. Questi esperimenti in vivo, ossia fatti su persone vive – spacciati per esami medici – sono ben lungi dall’esaurire il problema dei gemelli dal punto di vista scientifico. Sono relativi e dicono poco. Segue dunque la tappa successiva degli esami – l’analisi sulla scorta di dissezioni: il confronto degli organi normali con quelli patologici o malati. A tale scopo sono necessari cadaveri e siccome la dissezione e l’analisi dei singoli organi deve avvenire contemporaneamente, contemporanea deve essere anche la morte dei gemelli, vale a dire che muoiono simultaneamente nel blocco per esperimenti del KL Auschwitz. Il dottor Mengele li uccide. Questi è il tipo più pericoloso di criminale, per di più con una forza smisurata. Manda a morte milioni di persone perché, secondo la teoria tedesca della razza, non sono uomini, ma esemplari di una specie inferiore che hanno un influsso deteriore sull’umanità.

Facciamo molta attenzione alla storia. Che insegna.