xenofobia tutta italiana

mariasole

Utente
2 Settembre 2007
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Si sta cercando un colpevole,il simbolo di un male-malessere collettivo,un capo a cui dare una colpa o LA colpa, un nemico.
Oggi sono i rumeni, ieri erano gli albanesi, domani sarà qualcun'altro, altrove sono stati gli ebrei o la gente dalla pelle ambrata o dal culto diverso.
E mi chiedo: esiste davvero UN nemico ben identificato? O come per l'uomo è importante aggrapparsi ad un dio (lo scrivo in minuscolo non per distrazione) è altrettanto importante avere un nemico contro cui scagliare la propria rabbia e repressione personale?
Viviamo in un'epoca stanca, smollata, rabbiosa, insoddisfatta. Cosa c'è di più facile per venire a capo di questo clima mefitico del trovare un capro espiatorio e un qualcosa contro cui riversare tutta questa bava, tutta questa sete di vendetta?
Se le cose vanno bene è perché c'è Dio.
Se le cose vanno male evidentemente è colpa di qualcuno al di fuori di me. E' colpa dell'Altro - o merito dell'Altro.

Cosa significa questo? Per me rappresenta molto banalmente la repulsione che l'uomo prova nei confronti della parola RESPONSABILITA'. Facile relegarla agli altri, molto più difficile assumersela.

E se le cose non ci piacciono, anziché migliorare ciò ch'è ancora sano è più facile decidere di demolire ciò ch'è malato o che potrebbe diventarlo. Creare un nemico per poter convogliare tutta l'energia dell'uomo i un'unica direzione, senza dispersione di pensiero, senza perciò la possibilità di renderci conto che siamo noi i primi a farle andare male LE COSE.

Solidarietà al popolo rumeno e a tutti i popoli contro cui si scaglia questa dannata ondata xenofoba e repressiva: non è un popolo a stuprare o derubare la gente. E' il singolo. E il singolo è apolide -ma anche prodotto di una società malata come quella occidentale.
E solidarietàin primis a tutte quelle donne o uomini o bambini che subiscono anche la più violenza più piccola da parte di chichessia, italiano, croato, americano, rumeno, africano, inglese bianco, nero giallo, rosso donna o uomo che sia. C'è qualcosa che sta marcendo alle soglie del 2007 e non è fuori da noi. E' dentro.
 

mariasole

Utente
2 Settembre 2007
78
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Si sta cercando un colpevole,il simbolo di un male-malessere collettivo,un capo a cui dare una colpa o LA colpa, un nemico.
Oggi sono i rumeni, ieri erano gli albanesi, domani sarà qualcun'altro, altrove sono stati gli ebrei o la gente dalla pelle ambrata o dal culto diverso.
E mi chiedo: esiste davvero UN nemico ben identificato? O come per l'uomo è importante aggrapparsi ad un dio (lo scrivo in minuscolo non per distrazione) è altrettanto importante avere un nemico contro cui scagliare la propria rabbia e repressione personale?
Viviamo in un'epoca stanca, smollata, rabbiosa, insoddisfatta. Cosa c'è di più facile per venire a capo di questo clima mefitico del trovare un capro espiatorio e un qualcosa contro cui riversare tutta questa bava, tutta questa sete di vendetta?
Se le cose vanno bene è perché c'è Dio.
Se le cose vanno male evidentemente è colpa di qualcuno al di fuori di me. E' colpa dell'Altro - o merito dell'Altro.

Cosa significa questo? Per me rappresenta molto banalmente la repulsione che l'uomo prova nei confronti della parola RESPONSABILITA'. Facile relegarla agli altri, molto più difficile assumersela.

E se le cose non ci piacciono, anziché migliorare ciò ch'è ancora sano è più facile decidere di demolire ciò ch'è malato o che potrebbe diventarlo. Creare un nemico per poter convogliare tutta l'energia dell'uomo i un'unica direzione, senza dispersione di pensiero, senza perciò la possibilità di renderci conto che siamo noi i primi a farle andare male LE COSE.

Solidarietà al popolo rumeno e a tutti i popoli contro cui si scaglia questa dannata ondata xenofoba e repressiva: non è un popolo a stuprare o derubare la gente. E' il singolo. E il singolo è apolide -ma anche prodotto di una società malata come quella occidentale.
E solidarietàin primis a tutte quelle donne o uomini o bambini che subiscono anche la più violenza più piccola da parte di chichessia, italiano, croato, americano, rumeno, africano, inglese bianco, nero giallo, rosso donna o uomo che sia. C'è qualcosa che sta marcendo alle soglie del 2007 e non è fuori da noi. E' dentro.
 

mariasole

Utente
2 Settembre 2007
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Si sta cercando un colpevole,il simbolo di un male-malessere collettivo,un capo a cui dare una colpa o LA colpa, un nemico.
Oggi sono i rumeni, ieri erano gli albanesi, domani sarà qualcun'altro, altrove sono stati gli ebrei o la gente dalla pelle ambrata o dal culto diverso.
E mi chiedo: esiste davvero UN nemico ben identificato? O come per l'uomo è importante aggrapparsi ad un dio (lo scrivo in minuscolo non per distrazione) è altrettanto importante avere un nemico contro cui scagliare la propria rabbia e repressione personale?
Viviamo in un'epoca stanca, smollata, rabbiosa, insoddisfatta. Cosa c'è di più facile per venire a capo di questo clima mefitico del trovare un capro espiatorio e un qualcosa contro cui riversare tutta questa bava, tutta questa sete di vendetta?
Se le cose vanno bene è perché c'è Dio.
Se le cose vanno male evidentemente è colpa di qualcuno al di fuori di me. E' colpa dell'Altro - o merito dell'Altro.

Cosa significa questo? Per me rappresenta molto banalmente la repulsione che l'uomo prova nei confronti della parola RESPONSABILITA'. Facile relegarla agli altri, molto più difficile assumersela.

E se le cose non ci piacciono, anziché migliorare ciò ch'è ancora sano è più facile decidere di demolire ciò ch'è malato o che potrebbe diventarlo. Creare un nemico per poter convogliare tutta l'energia dell'uomo i un'unica direzione, senza dispersione di pensiero, senza perciò la possibilità di renderci conto che siamo noi i primi a farle andare male LE COSE.

Solidarietà al popolo rumeno e a tutti i popoli contro cui si scaglia questa dannata ondata xenofoba e repressiva: non è un popolo a stuprare o derubare la gente. E' il singolo. E il singolo è apolide -ma anche prodotto di una società malata come quella occidentale.
E solidarietàin primis a tutte quelle donne o uomini o bambini che subiscono anche la più violenza più piccola da parte di chichessia, italiano, croato, americano, rumeno, africano, inglese bianco, nero giallo, rosso donna o uomo che sia. C'è qualcosa che sta marcendo alle soglie del 2007 e non è fuori da noi. E' dentro.
 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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Ovviamente contro questi raid punitivi orribili.
Ovviamente anti razzista.
Ovviamente a favore dell'immigrazione regolamentata.

Però guarda il tasso di criminalità straniera in Italia:
75% romeni.


Nella mia cittadina c'è una vasta comunità di indiani, non hanno mai commesso nulla di illegale, anzi vengono sfruttati due euro l'ora nella terra,non hanno mai commesso una violenza, una rapina, niente, vanno in giro con la bici.
Nella mia cittadina c'è inoltre una vasta comunità di romeni, quando si parla di criminalità straniera si parla sempre di loro,non si sa bene che occupazione abbiano,e sono sempre al centro di vicende giudiziarie, sempre sui quotidiani per rapina, furto, stupro, sfruttamento della prostituzione, racket dei bambini che chiedono elemosina.
Vanno in giro con auto di grossa cilindrata.

A mio avviso è un problema culturale, lungi da me dire che tutti i romeni son cos', ma nella maggior parte di queste persone, il guadagno facile, la violenza, l'agire nell'illegalità,sonoi intrise nella loro cultura, è un dato di fatto.

Io non ho mai visto un romeno lavorare la terra come fanno gli indiano qui nella mia cittadina, non ho mai visto un romeno farsi il giro delle spiagge tutto il giorno sotto il sole come fanno i centroafricani, qui dove abito io.

Impressione personale?
credevo fosse solo un impressione personale, invece ho visto una statistica dell'ansa che ora posterò che dice che il 75 % dei crimini commessi da stranieri son commessi da rom.

 

yankee

Utente
9 Settembre 2007
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Le regole fatte dagli italiani non sono fatte per essere rispettate solo dagli italiani. Sei rumeno o islamico? Ti accogliamo, tu però fai il bravo, fai mogina, lavori e non pretendi posti di lavoro che non hanno neanche gli italiani..
Non ti va bene?? Prendi il cammello e la carriola e torni a casa tua..
Qui nessuno ti cerca, sei tu che sei venuto qui, quindi stai alle regole che conviviamo pacificamente!
 

jack

Utente
2 Gennaio 2004
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ogni tanto ci vuole!!!!
per me hanno fatto bene ma non so contro che si sono scagliati!!!
se l hanno fatto contro spacciatori, papponi ecc. meritano un premio se l hanno fatto contro dei poveri disgraziati alloro sono **strad*!!!
DIPENDE DA CONTESTO!!!!
LE REGOLE BISOGNA RISPETTARLE!!!!
 

mariasole

Utente
2 Settembre 2007
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Citazione:Messaggio inserito da jack
ogni tanto ci vuole!!!!
per me hanno fatto bene ma non so contro che si sono scagliati!!!
se l hanno fatto contro spacciatori, papponi ecc. meritano un premio se l hanno fatto contro dei poveri disgraziati alloro sono **strad*!!!
DIPENDE DA CONTESTO!!!!
LE REGOLE BISOGNA RISPETTARLE!!!!


Ogni tanto ci vuole? La violenza non ci vuole mai.
Non sai contro chi si sono scagliati? Allora, scusami tanto,jack,ma prima di dire certe st....ate,vedi d'informarti.
Le tue parole sono la riprova del fatto che la violenza nasce dall'ignoranza.

NESSUN CONTESTO PUo' GIUSTIFICARE UN ATTODI VIOLENZA. NESSUNO.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Citazione:Messaggio inserito da mariasole

E se le cose non ci piacciono, anziché migliorare ciò ch'è ancora sano è più facile decidere di demolire ciò ch'è malato o che potrebbe diventarlo. Creare un nemico per poter convogliare tutta l'energia dell'uomo i un'unica direzione, senza dispersione di pensiero, senza perciò la possibilità di renderci conto che siamo noi i primi a farle andare male LE COSE.




questo in senso più vasto è quello che ha fatto il nazismo
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
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Citazione:Gli zingari hanno sempre costituito un problema e lo costituiranno per sempre. Non hanno il minimo interesse all'integrazione, in Italia come in Romania. L'espulsione non servirebbe a niente, visto che il flusso migratorio continuerebbe. E allora l'europa intera dovrebbe prendere provvedimenti che portino all'eliminazione della genìa. Escludendo a priori ipotesi sanguinarie che richiamino un passato angosciante, credo che la cosa migliore da fare sarebbe semplicemente togliere loro i bambini, facendoli adottare da chi in grado di inserirli nella nostra società. Mi chiedo perchè se una famiglia normale non garantisce alla propria prole i necessari mezzi per condurre una vita decorosa viene allontanata dai figli, mentre una famiglia ROM che manda i bambini a mendicare e rubare possa continuare a farlo senza problemi. Non è forse una forma di razzismo? I bambini ROM sono bambini di serie b? Anche a loro, visto che vivono nel nostro territorio, vanno garantiti i diritti dei minorenni. Forse basterebbe applicare la legge in maniera trasversale.
 

mariasole

Utente
2 Settembre 2007
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De Rossi, spero sia chiaro che quel che ho scritto è riferito a quel che si usa fare, non a ciò che faccio o penso io. Nel modo più assoluto.

Ed è proprio come dici:è più o meno lo stesso meccanismo che è andato esasperandosi nel Nazismo.
 

mariasole

Utente
2 Settembre 2007
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Non sono belle parole, Littorio -e se possono sembrare buoniste, bhe, se l'alternativa è di tipo razzista allora mi compiaccio di essere buonista.
E comunque non lo sono.

Studio sociologia e forse per deformazione professionale sono convinta del fatto che quando da qualche parte qualcosa comincia ad ammuffire è necessario chiedersi perché piuttosto che togliere la muffa e pensare così d'aver risolto. Perch se non si và alla radice la muffa si ricrea. Triplica.
Se in una famiglia un figlio adottato a tredici anni comincia a drogarsi è facile pensare che i motivi vadano ricercati nella sua condizione di figlio adottivo o addirittura nel suo patrimonio cultural-genetico. Certo, ma solo perché si vuol negare che la famiglia adottiva possa avere un ruolo nella crescita del ragazzo. Della serie se tutto va bene mi prendo il merito. Se qualcosa và male, sicuramente io non c'entro.
E mi chiedo: se in Italia si stesse DAVVERO bene -come crede chi viene qui- accaderebbero così di frequente certe atrocità?
Non lo so. Io sento che questo sistema è malato. E non il popolo rumeno, gli albanesi o chissàchi. Sento ch'è malato e ch'è più facile cercare la radice del male al di là del confine piuttosto che cercarla (col rischio alto di trovarla) entro il nostro. Dentro di noi.

E gli omicidi commessi dalla mafia? E la camorra? Si potrebbe andare avanti all'infinito. E questo cosa significa? Che l'italiano è un popolo di dementi criminali e corrotti? Che anche tu lo sei a priori?

Le generalizzazione è pericolosa, prima o poi tocca tutti - e quando tocca la propria pelle fa male.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Citazione:Messaggio inserito da mariasole
De Rossi, spero sia chiaro che quel che ho scritto è riferito a quel che si usa fare, non a ciò che faccio o penso io. Nel modo più assoluto.

Ed è proprio come dici:è più o meno lo stesso meccanismo che è andato esasperandosi nel Nazismo.


si mariasole non era rivolto alle tue parole sia chiaro. il problema è che viviamo proprio in un era dove la xnofobia regna sovrana e io mi interrogo su cosa possiamo fare. purtroppo gli stranieri anche quelli onesti sono chiusi nelle loro comunità e non si preoccupano di stabilire dialogo.

è da precisare poi per l'accaduto come i cosidetti rom sono zingari cioè gitani che nulla hanno a che vedere con i romeni ma la maggioranza questo non lo sa.

il fatto più grave però è che le cronache evidenziano una criminalità straniera sempre più efferata (sono di ieri le notizie di due anziane pestate a bastonate per rubargli pochi euro) e la gente vede uno stato latitante che non fa nulla.

io spero che facciano qualcosa anche in termini di leggi perchè odio genera solo odio e violenza genera violenza.

 

yankee

Utente
9 Settembre 2007
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Va bene, noi siamo razzisti e xenofobi.
Quando gli islamici vengono qui in Italia (Italia paese dichiaratamente Cattolico), pregano, si buttano in terra per il loro ramadam anche durante il lavoro ed esigono che gli vengano costruiti luoghi di culto quali le moschee. Prova tu italiano cattolico ad andare in marocco e chiedere venga costruita una chiesa...ti sparano a dir poco... E poi siamo noi gli xenofobi razzisti????
No no, noi siamo troppo scemi!!!!!
 

mariasole

Utente
2 Settembre 2007
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Eccezion fatta per BrianMay e De Rossi, qui pare che si sappia solo sputare sentenze rabbiose senza però dire nulla in merito alla questione. E se non si sputano sentenze si lascia una frasetta che non concede repliche.
Troppo facile gridare. Questo è un forum per calvi, non per chi oltre ai capelli ha perso anche la voglia di ragionare.
E scrivo voglia e non capacità perché sono certa che ognuno di voi questa ce l'abbia. Ci vuole di più, è certo. La strada della democrazia é lunga, faticosa, a volte fastidiosa. Ma con le scorciatoie dove si può andare? Me lo dici tu, yankee?


p.s. rispetto alla questione della religione,yankee, francamente io -in quanto atea- mi sento irrispettata sia qui che in qualunque altro paese in cui non mi sia data libertà di dirmi tale e di poter rifiutare qualsiasi simbolo (e sintomo) religioso.
Sono libertaria nell'anima perciò ritengo che ogni forma d'imposizione religiosa, da qualunque parte provenga, sia assolutamente sbagliata. Per il cattolico in terra islamica, per il musulmano in terra cattolica, per l'ateo in qualsiasi terra. Ognuno dev'essere libero e sereno nel professare la propria fede o la propria non-fede.
Nelle tue parole, però, non si legge voglia di libertà, si legge piuttosto voglia di conservare solo la propria a scapito di quella altrui. E da questo io prendo le distanze.

p.s.p.s. per quel che riguarda la presunta libertà cattolica...ma ti pare sia un paese libero quello in cui un Papa propone ai farmacisti di farsi obiettori di coscienza per poter evitare di prescrivere pillole del giorno dopo o mezzi anticoncezionali? Follia.
 

yankee

Utente
9 Settembre 2007
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mariasole un conto è la libertà, l'altro l'anarchia! Io sono il più propenso al mondo ad accogliere immigrati che al loro paese poveretti non hanno lavoro e non hanno cibo, ho molti amici di colore... Però questi lavorano, rispettano le nostre leggi e si comportano da italiani...
E' democrazia un rom che uccide 4 ragazzi ed è fuori galera e senza pagare un cent????
E' democrazia il fatto che io abbia lasciato la macchina in divieto di sosta e paghi più di lui??
Giudicate voi....
 

mariasole

Utente
2 Settembre 2007
78
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Citazione:Messaggio inserito da Yankee

E' democrazia un rom che uccide 4 ragazzi ed è fuori galera e senza pagare un cent????
E' democrazia il fatto che io abbia lasciato la macchina in divieto di sosta e paghi più di lui??
Giudicate voi....


Certo che no, yenkee.
quello che voglio dire è che preferisco parlare di uomini, non di rom, rumeni, italiani, americani. Uomini, punto.E chi si macchia di reato è giusto che paghi per questo, indipendentemente dal colore della pelle,dalla lingua, dalla professione e della religione. Il mio intervento era riferito all'assalto di ieri notte da parte di uomini incapucciati su altri uomini innocenti. Fosse stato l'opposto, avrei detto la stessa cosa: se in romania a seguito dell'omicidio di un rumeno per mano della mafia un gruppo di rumeni il giorno dopo avesse preso d'assalto una cricca di italiani a caso, avrei detto la stessa cosa. Chè la generalizzazione è pericolosa.E che se però nasce è frutto di un malessere generale che và generalizzato.
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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Riporto un mio contributo su un altro forum che ritengo utile alla discussione.


Tutti voi avete sentito i recenti fatti di Roma, vorrei dare un contributo avendo avuto (ed avendo) la possibilità di vivere in Romania da più di 1 anno se sommo il primo periodo del 2005 e quello attuale che è partito da Marzo 2007.

C'è in atto una paurosa campagna di disinformazione nei confronti del popolo rumeno.

I media italiani riportano costantemente che i crimini siano commessi da rumeni. Mi sono letto gli articoli e le ANSA dei crimini riportati in questo anno ed attribuiti ai rumeni, e ho visto che sono al 99% dei casi dei ROM ad averli commessi.

La distinzione tra ROM e rumeni è importante. I ROM vivono in un area extranazionale, identificabilie in gra parte con la Slovacchia, Ungheria e Romania e sono popolazioni in parte sedentarie ed in parte nomadi.

In Romania le tribù ROM vivono separati in loro quartieri e in loro città, dove c'è uno spontanea ed informale regola di separazione: loro non entrano nei quartieri normali e i rumeni fanno lo stesso con i loro.

Questo non toglie che i ROM commettano delitti, furti e rapine anche in ROmania ma il sistema di convivenza che si è creato rende la situazione assolutamente sicura.

Un fattore importante, che i media si sono scordati di spiegare alla gente, è che i ROM rumeni si possono identificare facilmente da un rumeno normale attraverso il documento. Nella carta d'identità dei rumeni ROM c'è un campo che viene valorizzato con il nome ROM solo se la persona è ROM, se è rumena questo campo rimane vuoto.

Questo ha diverse implicazione 1) è possibile controllare ed identificare i ROM senza doverli accumunare con i Rumeni; 2) è possibile aumentare i controllo verso di loro alle frontiere senza particolari problemi 3) E' possibile monitorarli una volta entrati nel territorio senza problemi.


Se degli zingari italiani si traferissero in Romania e cominciassero a commettere dei crimini in sequenza, usando il diritto di mobilità , come ci sentiremmo a venire accomunati a loro? Credo che l'equazione Zingari = italiani vi darebbe fastidio perchè non vera. Il fatto che i mezzi di comunicazione assimilino i ROM ai rumeni solo per il fatto che abbiano la cittadinanza (esattamente come gli zingari italiani del sud e del nord!) è un sistema di propaganda d'odio e di razzismo che li dovrebbe far restare senza sonno per la mancanza di onestà.

La colpa vera di tutta questa storia è dei politici: dei politici italiani, come Veltroni, che da Sindaco si proeccupa di fare il figo in centro con le notti bianche e le lezioni di storia al Campidoglio, ma che non riesce con il suo staff ad aggiungere un po' di illuminazione a Tor di Quinto e qualche fermata dell'Autobus. E poi che cosa fa? se la prende con il governo rumeno, come se il Governo Italiano fosse chiamato in causa da quello Brasiliano come il responsabili dei molti italiani che prendono vantaggio dalla prostituazione minorile in Brasile, (e ce ne sono vagonate che partono ogni settimana).
Questa è la statura dell'uomo politico Veltroni; accade qualcosa di ttagico per una evidente mancanza di controlli (il tipo non avrebbe mai pensato di poter fare certe cose se non avesse visto che c'erano le condizioni per farle) e lui che fa? come un bimbetto piccolo e piagnucoloso punta il ditto nei confronti del governo rumeno...questo è il futuro del paese? NO grazie!


Ma anche dei politici dell'UE che hanno preparato con fior di consulenti super pagati l'ammissione della Romania nell'UE senza preoccuparsi di governare correttamente i flussi migratori dei ROM, come se la cosa non fosse evidente, per chi conosce la Romania.

E anche dei politici della ROmania che ovviamente non riescono a controllare nel loro territorio le persone pericolose e fare in modo che non varchino i confini nazionali.

Nel 2007 l'inettitudine dei politici riesce ad alimentare con una incredibile faccia tosta un nuovo razzismo verso migliaia di persone, colpevoli di volersi costruire una vita esattamente come fatto decenni fa dai nostri connazionali, per coprire le loro bassezze e incapacità facendo leva sulla paura della gente, e puntando SEMPRE il dito su qualcun'altro.

Io conosco i rumeni, e sono persone ottime, con i loro pregi e difetti, e non certo i mostri che appaiono sui giornali. E avendo viaggiato per la Romania anche più povera posso dire di aver trovata una dignità ed una serietà al lavoro che mi piacerebbe vedere in tanti italiani.
 

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
984
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Mariasole, Brasilero, mi avete tolto le parole di bocca e, soprattutto, dal cuore e dalla testa.

Non aggiungo nient'altro perchè siete stati assolutamente esaustivi, secondo me.

Grazie dello spunto e dell'approfondimento.