Se non ci fosse il Papa che gli dice quello che devono fare (a Veltroni e compagnia cantante)... come farebbero a Roma? Nelle periferie degradate sono solo i Parroci che mandano avanti la baracca con aiuti alla povera gente....
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PAPA: GRAVISSIMO DEGRADO DI ALCUNE AREE A ROMA
di Elisa Pinna
CITTA' DEL VATICANO - Duro affondo oggi di Papa Benedetto XVI sui mali di Roma: Ratzinger ha denunciato il gravissimo degrado di alcune zone della capitale, le crescenti emergenze sui fronti della povertà, della sicurezza, dell'educazione giovanile, della sanità, ed ha ammonito gli enti locali a non assecondare gli attacchi insistenti e minacciosi contro la famiglia tradizionale. La pioggia di critiche, moniti, avvertimenti pontifici si è abbattuta sul sindaco di Roma e neoleader del Pd, Walter Veltroni, ricevuto oggi in Vaticano per il tradizionale scambio di auguri di inizio anno. Insieme a lui, ad ascoltare le severe parole del Papa, c'erano il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e il presidente della Provincia Enrico Gasbarra, tutti accompagnati dalle rispettive giunte. L'udienza, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, era cominciata poco dopo mezzogiorno con i saluti dei tre uomini politici al Pontefice.
[sm]
Veltroni aveva parlato degli sforzi del Comune da anni impegnato a non dimenticare il dolore degli invisibili e di chi vive ai margini, mentre Marrazzo e Gasbarra avevano illustrato con dovizia i risultati ottenuti dalle rispettive amministrazioni. Quando il microfono è passato a Ratzinger, il gelo è calato in sala. Un evento tragico come l'uccisione, a Tor di Quinto, di Giovanna Reggiani, ha posto bruscamente la nostra cittadinanza di fronte al problema non solo della sicurezza, ma anche del gravissimo degrado di alcune aree di Roma, ha scandito il Papa. Specialmente qui - ha spiegato - è necessaria, al di là dell'emozione del momento, un'opera costante e concreta, che abbia la duplice finalità di garantire la sicurezza dei cittadini e di assicurare a tutti, in particolare agli immigrati, almeno il minimo indispensabile per una vita onesta e dignitosa.
[sp]
La Chiesa, ha aggiunto, fa la sua parte attraverso la Caritas e molte altre organizzazioni di volontariato. Ma è una frontiera - ha ammonito - sulla quale rimangono evidentemente insostituibili le responsabilità e possibilità di intervento dei pubblici poteri. Al degrado e alla crisi sicurezza, molte altre emergenze si aggiungono, nel quadro a t
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PAPA: GRAVISSIMO DEGRADO DI ALCUNE AREE A ROMA
di Elisa Pinna
CITTA' DEL VATICANO - Duro affondo oggi di Papa Benedetto XVI sui mali di Roma: Ratzinger ha denunciato il gravissimo degrado di alcune zone della capitale, le crescenti emergenze sui fronti della povertà, della sicurezza, dell'educazione giovanile, della sanità, ed ha ammonito gli enti locali a non assecondare gli attacchi insistenti e minacciosi contro la famiglia tradizionale. La pioggia di critiche, moniti, avvertimenti pontifici si è abbattuta sul sindaco di Roma e neoleader del Pd, Walter Veltroni, ricevuto oggi in Vaticano per il tradizionale scambio di auguri di inizio anno. Insieme a lui, ad ascoltare le severe parole del Papa, c'erano il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e il presidente della Provincia Enrico Gasbarra, tutti accompagnati dalle rispettive giunte. L'udienza, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, era cominciata poco dopo mezzogiorno con i saluti dei tre uomini politici al Pontefice.
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Veltroni aveva parlato degli sforzi del Comune da anni impegnato a non dimenticare il dolore degli invisibili e di chi vive ai margini, mentre Marrazzo e Gasbarra avevano illustrato con dovizia i risultati ottenuti dalle rispettive amministrazioni. Quando il microfono è passato a Ratzinger, il gelo è calato in sala. Un evento tragico come l'uccisione, a Tor di Quinto, di Giovanna Reggiani, ha posto bruscamente la nostra cittadinanza di fronte al problema non solo della sicurezza, ma anche del gravissimo degrado di alcune aree di Roma, ha scandito il Papa. Specialmente qui - ha spiegato - è necessaria, al di là dell'emozione del momento, un'opera costante e concreta, che abbia la duplice finalità di garantire la sicurezza dei cittadini e di assicurare a tutti, in particolare agli immigrati, almeno il minimo indispensabile per una vita onesta e dignitosa.
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La Chiesa, ha aggiunto, fa la sua parte attraverso la Caritas e molte altre organizzazioni di volontariato. Ma è una frontiera - ha ammonito - sulla quale rimangono evidentemente insostituibili le responsabilità e possibilità di intervento dei pubblici poteri. Al degrado e alla crisi sicurezza, molte altre emergenze si aggiungono, nel quadro a t