Via libera a nuovi farmaci omeopatici

dag

Utente
13 Agosto 2006
1,114
0
415

Una vittoria de Il Tempo: l'Aifa pubblica le regole che faranno ripartire la ricerca. Gli italiani che hanno scelto preparati non convenzionali sono 11 milioni.

Sono due anni che Il Tempo si batte per permettere alla ricerca nel mondo dell'omeopatia di riprendere il suo cammino. Infatti, fino a pochi giorni fa non era possibile immettere sul mercato nuovi farmaci appartenenti a quella nota come la medicina non convenzionale. A più riprese abbiamo cercato di raccontarvi la situazione e oggi vi diamo conto di un primo successo attraverso le parole del direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Guido Rasi, e di quelle del presidente di Omeoimprese, Fausto Panni.


Infatti, è di pochi giorni fa la notizia della pubblicazione da parte di Aifa delle linee guida per la commercializzazione di nuovi prodotti purché si tratti di farmaci in regime semplificato, cioè con un dosaggio del principio attivo molto basso. Il braccio di ferro tra il mondo omeopatico e le istituzioni comincia nel 1995: infatti, da quell'anno non si sono potuti registrare nuovi farmaci omeopatici e tutti quelli presenti sul mercato all'epoca vennero schedati e autorizzati alla vendita. In realtà si trattava di una situazione provvisoria che, però, è durata ben quindici anni. Poi unidici anni dopo si è sperato in una soluzione con l'arrivo di una direttiva europea sui farmaci recepita dal nostro Paese col decreto legislativo 219/2006.


Purtroppo ciò non accadde perché, dopo il decreto, l'Aifa avrebbe dovuto definire le linee guida e, quindi, le procedure per la registrazione dei nuovi farmaci Omeopatici. Cosa mai accaduta fino ad oggi. Nel corso di questi anni Omeoimprese e le sue aziende hanno denunciato più volte il problema, molto spesso dalle colonne de Il Tempo. Oggi, grazie alle proteste e all sensibilizazione dell'opinione pubblica si è finalmente raggiunto un primo risultato. Tra gli autori di questa piccola vittoria c'è certamente Giovanni Gorga, responsabile delle relzioni esterne di Guna, una delle più importanti imprese omeopatiche, che nei suoi viaggi tra Bruxelles e Roma ha spinto giornali e politica a interessarsi della questione. Un problema di non poco conto se cosideriamo che lo stato delle cose ha portato un danno importante al comparto, in termini di mancato fatturato.