Traumi Scatenanti

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
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però devo ammettere che, se anche me lo avessero detto, non credo che avrei pensato di non fare il vaccino... voglio dire che, dovendo fare un viaggio in brasile, mi sarei sentito molto più incosciente ad espormi al rischio di prendere l'epatite B.
 

stizza

Utente
20 Agosto 2008
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Concordo Vetriolo,hai fatto bene a farlo....io non l'ho fatto solo perchè nella mia situazione era possibile evitarlo non rischiavo nulla.

I capelli mi sono caduti lo stesso.

Ora per me sarà inevitabile dovrò farlo...non mi interessa l'effetto che potrà avere sui capelli che mi sono temporaneamente ricresciuti..mi fa più paura l'epatite B che l'alopecia universale.
 

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
882
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introduci una questione non da poco... supponendo che in un modo o nell'altro mi ricrescano i capelli (ma soprattutto le sopracciglia, che son la cosa a cui tengo veramente) e che io mi trovi nella situazione di poter fare un viaggio in paesi per cui son richieste nuovamente quelle vaccinazioni o perlomeno richiami di esse, come mi dovrei comportare?

non so rispondere!

anche perchè penso al ripresentarsi di reazioni immunitarie abnormi che influiscano non solo sui peli, ma magari su cose più importanti... possibile?
 

stizza

Utente
20 Agosto 2008
1,790
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Io non lo credo possibile,probabilmente innescherebbero un'altra caduta pilifera,ma se sei sano(non hai malattie autoimmuni latenti) non credo che ti potrebbero dare reazioni più importanti di quelle da protocollo. Conosco persone con alopecia universaale che hanno fatto vaccini e richiami e non hanno avuto nessun tipo di problema sistemico,sui capelli non saprei dirti perchè erano già senza purtroppo.
 

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
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capito.

dovrei parlarne con un immunologo, dato che finora (a parte col dermatologo) ho parlato soltanto con un'endocrinologa, mia cugina. e in effetti non le ho mai chiesto di questo aspetto.
 

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
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tiroidite di sicuro (mi pare tiroidite di hashimoto), diversi casi; poi un lupus; poi un paio di psoriasi.


 

cleandra

Utente
28 Ottobre 2008
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X Vetriolo...riporto qui sotto la risposta che mi ha dato il tribunale del malato circa l'indennizzo per danni da vaccinazione contro l'epatite...

L'indennizzo istituito dal ministero è dei cittadini che sono stati contagiati dai virus dell’epatite e dell’HIV attraverso vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni di sangue e somministrazione di emoderivati. L’indennizzo fu istituito al fine di riconoscere ai soggetti danneggiati in modo irreversibile, un equo indennizzo, ispirato al principio della solidarietà sociale, sotto forma di pensione vitalizia a carico dello Stato.
I beneficiari sono:
a) le persone che hanno riportato lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psicofisica a seguito di:
• vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana;
• vaccinazioni non obbligatorie assunte per motivi di lavoro o per incarico del loro ufficio o per potere accedere ad uno stato estero
• vaccinazioni anche non obbligatorie assunte in quanto soggetti a rischio operanti nelle strutture sanitarie ospedaliere
• vaccinazioni antipoliomielitica non obbligatoria nel periodo di vigenza della legge 30 luglio 1959, n. 695
vaccinazioni antiepatite B, a partire dal 1983.
b) le persone non vaccinate che hanno riportato, a seguito ed in conseguenza di contatto con persona vaccinata, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psicofisica;
c) le persone contagiate da virus HIV o da epatiti con danni irreversibili a seguito di somministrazione di sangue, e suoi derivati sia periodica (emofilici, talassemici) che occasionale (interventi chirurgici, emodialisi);
d) il personale sanitario di ogni ordine e grado che ha contratto l’infezione da HIV durante il servizio, a seguito di contatto diretto con sangue e suoi derivati provenienti da soggetti affetti da infezione da HIV;
e) il personale sanitario che, in occasione del servizio e durante il medesimo, abbia riportato danni permanenti all’integrità psico-fisica conseguenti a infezione contratta a seguito di contatto con sangue e suoi derivati provenienti da soggetti affetti da epatite.
f) le persone che risultano contagiate da HIV e da epatiti virali dal proprio coniuge appartenente ad una delle categorie sopra elencate e per le quali sia già stato riconosciuto il diritto all’indennizzo ai sensi della legge 210/92 nonché i figli dei medesimi, contagiati durante la gestazione;
g) gli eredi di soggetto deceduto a causa di patologie causate da vaccinazione, trasfusione o somministrazione di emoderivati.
In caso di decesso a causa delle patologie collegate al diritto all’indennizzo, gli aventi diritto possono optare fra l’assegno reversibile per 15 anni e l’assegno una tantum di lire 150 milioni (euro 77'468,53). Tale domanda deve essere presentata entro il termine di prescrizione di dieci anni dalla data del decesso della persona danneggiata. Gli aventi diritto sono i seguenti soggetti a carico nell’ordine indicato dalla legge:
il coniuge
i figli
i genitori
i fratelli minorenni
i fratelli maggiorenni inabili al lavoro.
L’indennizzo
L’indennizzo consiste in un assegno bimestrale, reversibile per 15 anni, cumulabile con ogni altro tipo di sostentamento, e rivalutato annualmente in base al tasso di inflazione programmato.
L'importo dell'assegno è variabile a seconda della gravità del danno e della corrispondente categoria tabellare.
L’indennizzo in questione è compatibile con altre forme di tutela quali, ad esempio, quelle previste dall’Inps o dall’Inail o le prestazioni di invalidità civile.
L’indennizzo decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. La persona colpita da doppia patologia (epatite + AIDS), con un esito invalidante distinto, gode di un indennizzo aggiuntivo in misura non inferiore al 50% del valore dell’indennizzo riconosciuto con legge 210. Chi beneficia dell’indennizzo è esente da spese sanitarie e dalla quota fissa per la ricetta medica, limitatamente alle prestazioni sanitarie per la diagnosi e la cura della patologia stessa.

Cleandra
 

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
882
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grazie, molto gentile!
in questo momento sono molto impegnato con altre questioni quindi non avevo ancora cercato nulla.

temo comunque di non rientrare in nessuna delle categorie di beneficiari dell'indennizzo, in quanto ho fatto i vaccini spontaneamente e non erano obbligatori per andare in brasile. qui si dice per potere accedere ad uno stato estero, e credo che il POTER ACCEDERE sia da intenedere in senso restrittivo, ovvero che i vaccini erano indispensabili (richiesti dal paese ospitante) per entrare nel paese.

mi pare che nessuno di quelli che ho fatto fosse obbligatorio per il brasile.


l'unica strada che mi rimane, estremamente impervia, è quella di fare una causa ordinaria, ma facendo la pratica forense penso di poter dire che sarebbe un'impresa quasi impossibile riuscire a vincerla.