Ho letto molto in questi giorni al di la di questo forum.. e credo di avere la situazione un po'+ chiara rispetto a prima(in ogni caso domani ne parlerò con la mia dermatologa e sentirò il suo parere..)
Sono giuto alla conclusione che c'è molta disinformazione e soprattutto confusione,a mio avviso dovute anche a interessi econimici e personali...(vedi il caso propecia siamo bombardati da catastrofici racconti dei + disparati effetti collaterali ,c'è perfino chi cambia orientamento sessuale..... ,che non sono altro,a parte qualche caso psicosomatico e l'un per mille(seppure) reale,che un vero e proprio boicottaggio ad un farmaco che ha rivoluzionato e sconvolto un mercato per anni dominato da società multinazionali(lozioni e integratori vari),in cui subentrano interessi economici enormi stravolti da un prodotto nuovo ,per la prima volta realmente efficace,chiaramente nei limiti del possibile)
Le tecniche e i rimedi a livello chirurgico,soprattutto oltreoceano, sono tante,e consolidate, bisogna solo analizzare la situazione personale,la gravità del caso,i pro e contro di un tipo di intervento invece di un altro,la disponibilità economica,il livello di importanza attribuito al problema(dato molto personale e soggettivo) al fine di comprendere qual è la via migliore.
Ora, probabilmente questa è l'idea che mi sono fatto io, ma credo che per il mio caso dopo un anno di propecia si potrebbe inziare a pensare ad una FUE (pensavo al dott Cole),per reinfoltire la zona frontale e delle tempie(dove si inizia a rendere evidente il problema e dove propecia putroppo credo non possa fare miracoli,non è una pillola magica),non è un'operazione che comporta tagli e suture,nè anestesie,non ci sono cicatrici nella zona donatrice,e in più permetterebbe di prelevare solo la quantità di capelli necessaria per reinfoltire la zona limitatamente diradata.
Penso anche che dire ad un ragazzo come me, che vive questa situazione come un handicap : aspetta 5-6 anni e vedi come va, sia un apporccio estremamente superficiale e poco sensibile , inquanto significa non mettersi umanamente nei panni di chi vive questo disagio al presente, oggi, domani e continuerebbe così a viverlo nei i prossimi 5-6 anni.
Con questo non voglio dire che bisogna essere capricciosi, impazienti, e fare stupidaggini inutili, di cui ci si pentirebbe un domani,solo per togliersi un problema,ma credo che sia giusto e doveroso da parte di chi ne ha la competenza informare la gente ed esporre le varie so
Sono giuto alla conclusione che c'è molta disinformazione e soprattutto confusione,a mio avviso dovute anche a interessi econimici e personali...(vedi il caso propecia siamo bombardati da catastrofici racconti dei + disparati effetti collaterali ,c'è perfino chi cambia orientamento sessuale..... ,che non sono altro,a parte qualche caso psicosomatico e l'un per mille(seppure) reale,che un vero e proprio boicottaggio ad un farmaco che ha rivoluzionato e sconvolto un mercato per anni dominato da società multinazionali(lozioni e integratori vari),in cui subentrano interessi economici enormi stravolti da un prodotto nuovo ,per la prima volta realmente efficace,chiaramente nei limiti del possibile)
Le tecniche e i rimedi a livello chirurgico,soprattutto oltreoceano, sono tante,e consolidate, bisogna solo analizzare la situazione personale,la gravità del caso,i pro e contro di un tipo di intervento invece di un altro,la disponibilità economica,il livello di importanza attribuito al problema(dato molto personale e soggettivo) al fine di comprendere qual è la via migliore.
Ora, probabilmente questa è l'idea che mi sono fatto io, ma credo che per il mio caso dopo un anno di propecia si potrebbe inziare a pensare ad una FUE (pensavo al dott Cole),per reinfoltire la zona frontale e delle tempie(dove si inizia a rendere evidente il problema e dove propecia putroppo credo non possa fare miracoli,non è una pillola magica),non è un'operazione che comporta tagli e suture,nè anestesie,non ci sono cicatrici nella zona donatrice,e in più permetterebbe di prelevare solo la quantità di capelli necessaria per reinfoltire la zona limitatamente diradata.
Penso anche che dire ad un ragazzo come me, che vive questa situazione come un handicap : aspetta 5-6 anni e vedi come va, sia un apporccio estremamente superficiale e poco sensibile , inquanto significa non mettersi umanamente nei panni di chi vive questo disagio al presente, oggi, domani e continuerebbe così a viverlo nei i prossimi 5-6 anni.
Con questo non voglio dire che bisogna essere capricciosi, impazienti, e fare stupidaggini inutili, di cui ci si pentirebbe un domani,solo per togliersi un problema,ma credo che sia giusto e doveroso da parte di chi ne ha la competenza informare la gente ed esporre le varie so