(Strana) giustizia

gate7

Utente
30 Giugno 2003
109
0
165
sai quanta cocaina ecc.ecc.. sbarca nel nostro amato sud magari con il benestare del politico corrotto?!? i reati di cui parli è giusto che siano puniti con una giusta pena punto(.) anzi due punti (.)(.) giusto per l'immaginazione....
lasciamo perdere il senzazionalismo.
ciao
 

cantigalli

Utente
29 Novembre 2007
787
1
265
Scusa Ivo ma non capisco quello che stai dicendo.

Tu dici che è una ingiustizia perchè ci sono tanti delinquenti fuori e mettono dentro uno che alla fine ha solo truffato lo stato e quindi i cittadino.

Cioè fammi capire se a uno gli manca un dito di una mano tu gli tagli tutti e 4 gli altri per risolvere il problema?????

Anche se non si può cambiare il mondo con un click non significa che non dobbiamo iniziare a cambiare qualcosa.
ragionando in questo modo restiamo, anzi restate, sempre nella melma e nell'immobilismo italiano.
 

scoppoletta

Utente
16 Luglio 2008
4
0
5
Il carcere duro per Del Turco sembra sia stato giustificato dalla possibilità che egli avrebbe potuto avere di comunicare con alte sfere e personaggi influenti al fine di farli intervenire in suo aiuto, non tanto in relazione ai reati compiuti, per i quali sembrano esistere prove convincenti, ma quanto a modificare il suo stato detentivo magari con ricoveri in clinica, arresti domiciliari ecc..
Ovviamente restando fuori dal carcere o potendo comunicare il pericolo che egli potesse inquinare le prove è più che reale.
 

pl@stiko

Utente
8 Maggio 2003
1,076
0
415
mah io trovo che siano gli stessi reati ascritti a persone che al governo ci sono ancora ;)
più che scandalizzarsi che sia lui in galera ci dobbiamo scandalizzare che siano liberi gli altri no?
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
In compenso il reato di ombrellone abusivo è punito con l'arresto.

OMBRELLONI IN SPIAGGIA DOPO TRAMONTO, RISCHIO ARRESTO
BIBIONE (VENEZIA) - Un centinaio di bagnanti rischia l'arresto fino a sei mesi per aver lasciato gli ombrelloni nella spiaggia libera di Bibione dopo il tramonto. Gli ombrelloni sono stati sequestrati e ai vacanzieri, se si presenteranno a rivendicarne la proprietà, potrebbe essere contestata l'occupazione abusiva della spiaggia.

Lasciando l'arenile, nel pomeriggio di mercoledì scorso, i bagnanti hanno pensato di lasciare al loro posto sdraio e ombrelloni, predisposti per la giornata successiva. Ma, al tramonto, sono arrivati i marinai della Guardia Costiera di Bibione con gli agenti della Polizia locale di San Michele al Tagliamento (Venezia). In base all'ordinanza comunale numero 17 di quest'anno e agli articoli 54 e 1161 del Codice di navigazione, l'operazione congiunta delle forze dell'ordine aveva l'obiettivo di reprimere il fenomeno dell'occupazione abusiva nei confronti di ignoti, mentre è legittimo disporre l'arredo balneare dalla mattina al tramonto.

I vacanzieri che hanno piantato gli ombrelloni, insomma, avrebbero occupato abusivamente la spiaggia. Gli ombrelloni sono stati sequestrati, ma nessuno si è finora presentato a richiederli.
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
2,492
2
615
Sono d'accordo anche io con quanto dice fabricius, non avrebbe potuto esprimere meglio il mio pensiero.
Il discoros che fai tu, ivo, è sacrosanto, ci mancherebbe. Che la giustizia in italia non funziona si sapeva da tempo. Se lo chiedi ai bimbi in mezzo alla strada ti sano rispondere anche loro!
Sulla gravità dei reati che tu hai citato io non farei tutta questa distinzione a livello di gravità, nel senso che chi uccide bambini, chi stupra, e anche chi ruba soldi allao stato, fa del amle agli altri, volendola dire in maniera generica.
Si tratta cmq di un atto di violenza nel confronto del prossimo. L'unica differenza che posso vedere è che mentre uno stupratore violenta una sola persona, del turco, nal caso sia colpevole (e che lo sia personalmente non ne ho dubbi) con il suo operato mettere in difficoltà tante persone, istituzioni, insomma colpirà una moltitudine.
Questo potrebbe essere un cruterio su cui basare la gravità del reato ma capirai benissimo che io stesso non potrei considerare, anche per un punto di vista di umanità e sensibilità, meno grave uno stupro o un'uccisione di bambini!
Sta di fatto che il numero delle vittime può fare la differenza, ecco il motivo per cui i reati finanziarimhanno così tanto peso.

Tutto ciò non toglie -ripeto- che la giustizia italiana è vergognosa, abbiamo ogni giorno tesimonianza di ciò. Che schifo!
 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
335
0
265
Ivo a volte davvero mi stupisci. Non ce la faccio (non ho la forza ti giuro) per spiegarti che il nostro paese sta andando compltamente allo scatafascio. Ti voglio porre soltanto una domanda: per la tua professione di medico, cos'e' secondo te piu' grave? Uno stupratore da 4 soldi oppure un pubblico funzionario che STAVA DISTRUGGENDO la sanita' pubblica dove tu stesso lavori? Cioe', ma dovrebbero essere persone come te ad insorgere, invece di gridare alle toghe rosse (ancora cosi' si ragiona).
Ti sei fatto fregare talmente tanto che tu, che rappresenti peraltro una minoranza, sei dalla parte di coloro che vorrebbero vederti morto. Paradossi della vita.
Ciao
p.s. per qanto riguarda i mafiosi, ce l'hai in parlamento
 

regular

Utente
13 Ottobre 2007
217
0
165
CONCORDO CON TE LEOHANLT,

Penso che ivo lo Abbia scritto per polemica quanto sopra, mi sembra indiscutibile che un funzionario pubblico corrotto, sia nocivo per la societa quanto un mafioso o un assassino.(ovviamente con reato accertato).

Le cosa che piu mi rammaricano, sono le leggi che il parlamento si sta preparando a VARARE, quello per me e' il vero insulto alla nostra nazione.( Da notare la totale inettitudine del pd, che invece di ritirarsi sull'aventino sta li a grattarsi le palle).

Il mio discorso e' libero da orientamenti politici, quello che ACCADE IN ITALIA e' il Frutto di Persone estranee alle ideologie o a qualsiasi orientamento.

BUONAGIORNATA A TUTTI, OGGI E DOMANI BEL TEMPO, SI VA AL MARE E IN c**o A OGNI COSA.


 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
C'è una sproporzione evidente fra la gravità di certi delitti e le pene comminate. Paradossalmente ci sono dei pluriomicidi a piede libero, per il combinato disposto di alcuni articoli della Gozzini e col beneplacito di alcuni giudici di sorveglianza che ascoltano le relazioni delle donnette del Servizio Sociale e degli educatori del carcere.

E ci sono delle persone in carcere perchè non hanno pagato gli alimenti alla moglie, o per truffette.
Che il Servizio Sanitario Nazionale sia gravato da un malcostume evidente è noto.

Inoltre mi si deve spiegare perchè gran parte della detenzione in Italia è la c.d. custodia preventiva, e quando uno ha il definitivo in pratica esce in misure alternative alla detenzione.
E' una follia tutta italiana.


 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
335
0
265
Ma veramente quello che so io è esattamente il contrario: l'assassino da 3 denari si becca la condana, mentre invece il politico colluso con la mafia, corruttore, truffatore ai danni dello stato ed ai danni di chi l'ha votato resta impunito a causa di leggine ad personam oppure a coperture di casta (un po' come avviene tra poliziotti, che si coprono a vicenda e/o sono coperti dalla casta poilitica come è avvenuto nelle scandalose sentenze di genova 2001).
In ogni caso, di fronte ad una giustizia lenta e burocratica con pene discutibili su piu' versanti DIVIENE SCANDALOSO attaccarla e deleggittimarla per arretrarla ancora di piu'.
Ciao
p.s.<il discorso l'assassino è a piede libero è un discorso fascista, quello il politico è a piede libero è invece giustizialista. Se si vuol cambiare la giustizia bisogna innanzitutto cominciare a sostenere il discorso giustizialista perche' DA' IL BUON ESEMPIO a personaggi minori che commettono gravi reati. Ma se non si comincia a punire il politico per reati relativamente identici(in quanto a gravita') a quelli commessi dal cittadino comune, si fara' soltanto il gioco della deleggittimazione e del falso allarme sicurezza. Solo successivamente si puo' cominciare a parlare di assassini e stupratori. Ma cos'e', siamo nell'america degli anni '80?
 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
335
0
265
Carissimo, hai ragione, sostenere l'assassino è a piede libero, stupra le mie donne e ruba nelle mie case mentre il povero deputato è in galera ed io lo sostengo continuando a farmelo mettere nel c**o è un discorso da ignoranti, non da fascisti, che poi è la stessa cosa. Informati anche tu.
Ciao
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Scusa Leonhalt. Ci sono dei reati di PERICOLO, ci sono dei criminali che mettono a rischio la TUA VITA. Ok? Ci siamo come concettuzzo?
Poi ci sono delle persone che commettono parimenti dei reati, quali la violazione delle norme sul finanziamento pubblico dei partiti... a te pare un reato punibile con il carcere?
Non ti parrebbe più corretto ad esempio una misura alternativa quale l'impiego in lavori utili alla collettività? L'affidamento ai servizi sociali?
Arnaldo Forlani (già segretario della DC) fece due anni di affidamento ai servizi sociali, non mi costa che abbia stuprato delle donne, assassinato un vecchio per rubargli la pensione, non gli hanno trovato in casa un chilo di eroina=morte, non mi risulta nemmeno che abbia ammazzato qualche ragazzo nelle stragi del week-end sotto l'effetto di droga e alcol, non mi risulta nemmeno che abbia menato una famigliola della bergamasca nell'atto di una rapina a mano armata.
Ha fatto dei reati di natura finanziaria, punto.

Quello che voglio dire è che le persone PERICOLOSE debbono stare in carcere, possibilmente per trent'anni. Gli altri possono godere di misure alternative, che sono valide per la società ma non vanno ad intasarmi gli istituti di pena che debbono ospitare la gente PERICOLOSA.

Spero di essermi spiegato.

Io mi ricordo molto bene tangentopoli perchè il mio Maestro, all'università era uno del PSI. Bene mi ricordo quella temperie, gente messa in galera perchè aveva preso 200 milioni da dare al partito, da industriali.
Cosa che negli Stati Uniti è possibile e avviene ogni giorno, a patto che lo si dichiari nell'albo del cartello elettorale del futuro presidente. La tempesta anti PSI e DC disintegro' mezza Italia.
Per poi sapere che facevano tutti cosi', compreso il PCI che prendeva i soldi dall'URSS e dalle cooperative.
Vecchia storia.
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
941
0
265
è proprio vero che 14 anni di bombardamento mediatico, come dice Travaglio, hanno lavato il cervello delle persone, a destra come a sinistra e non si distingue più quello che è inaccettabile da quello che non lo è.

Usara denaro pubblico in qualità di amministratore per finanziare le casse dei partiti è un atto di profonda inciviltà e disonestà.

Se io faccio una rapina la mia posizione non è meno grave perchè dico che ci sono altri che hanno fatto (o stanno facendo la stessa cosa).

Rispondo alla comunità di quello che ho fatto e dei crimini che ho commesso.

Non si può fare pari e patta perchè tutti hanno fatto lo stesso, questo è qualunquismo della peggior specie, e come dice, Travaglio, chi la pensa in questa modo, merita di andare a picco assieme al paese.

per chi sonnecchia, wake up!
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
941
0
265
125 milioni di euro all'anno per i partiti come rimborsi elettorali...

Io comincio a preparare Piazzale Loreto, altro che garantismo....[X][X]


http://italietta.myblog.it/archive/2007/07...ai-partiti.html



19/07/2007
Ecco come funziona il finanziamento pubblico ai partitPi

Un'inchiesta della Voce ne svela i meccanismi nascostri tra una miriade di provvedimenti legislativi

Continuano gli speciali della Voce sui costi della politica. Oggi speghiamo ai lettori come funziona il meccanismo del finanziamento pubblico ai partiti, mai abrogato, nonostante i cittadini italiani nel 1993 si siano espessi a larga maggioranza per la sua abolizione.

A far sopravvivere in questi 12 anni di maggioritario i piccoli partiti, è stata anche la soglia minima necessaria per ottenere il rimborso elettorale. Nonostante fosse moribondo, il primo governo dell’Ulivo aveva trovato la forza di approvare la legge 3 giugno 1999 n. 157, appena in tempo per le elezioni del Parlamento europeo del 13 giugno, e per le regionali dell’anno successivo, abbassando dal 3% all’1% la soglia minima di voti per accedere al «banchetto» delle risorse pubbliche (nella vicina Francia, per aver diritto al rimborso, bisogna aver ottenuto almeno il 5% dei suffragi espressi al primo turno). Vinte le elezioni politiche del 2001, Berlusconi, con la legge 26 luglio 2002 n. 156, si è preoccupato di aumentare il rimborso elettorale, innanzandolo dalle precedenti 800 lire a 1 euro per elettore per ogni anno di durata della legislatura. E, vista la situazione delle casse di Forza Italia, si è affrettato a stabilire che le somme fossero corrisposte in unica soluzione, anzichè frazionate di anno in anno entro il 31 luglio, ossia entro cinque giorni dall’approvazione della legge. La legge 156/2002 ha anche moltiplicato il rimborso per ciascun anno di legislatura (cinque anni), che equivale a quintuplicarlo. E, siccome le nuove norme beneficiano tutti i partiti, dall’opposizione non si è levata una sola parola di protesta, nonostante la prima rata di rimborso delle spese elettorali sostenute per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati fosse già stata erogata l’anno prima secondo la vecchia normativa in vigore. Praticamente una legge retroattiva.

Ci avevano già provato con la proposta di legge n. 5264 presentata il 14 settembre 2004 da Gianfranco Rotondi (Udc, ora Nuova Democrazia Cristiana, ma eletto al Senato nelle liste di Forza Italia), Alberta De Simone (Ds), Eduard Ballaman (Lega nord) e Paola Manzini (Ds), avente ad oggetto «modifiche all’articolo 9-bis della legge 10 dicembre 1993, n. 515, in materia di contributi per le spese elettorali in occasione di elezioni suppletive», che prevedeva proprio la moltiplicazione per cinque anni del rimborso elettorale di un euro a voto per ogni Camera, naturalmente con effetto retroattivo.

In quell’occasione, solamente l’iniziativa del presentatore televisivo Roberto Poletti (all’epoca conduttore della trasmissione Aria pulita, in onda sull’emittente Telecity, ed ora deputato dei Verdi grazie a ben quattro surroghe dei candidati che lo precedevano in lista), fiancheggiato dal quotidiano Il Giorno, ne aveva bloccato l’approvazione.

L’art. 3 della legge, infatti, ha stanziato per i partiti un bel gruzzoletto: 125.328.611,95 euro il 2002, 125.089.621,44 euro per il 2003, e 153.089.621,44 euro annui a decorrere dall’anno 2004.

I nostri cugini transalpini, invece, hanno regolato correttamente il rimborso elettorale con la legge dell’11 marzo 1988, che ha aggiunto al rimborso tradizionale delle spese di campagna da parte dello Stato, anche un rimborso forfettario. Questo era stato fissato nel 1988 al 10% della somma delle spese elettorali. Per compensare gli effetti derivanti dal divieto di finanziamento da parte delle persone morali, la legge del 19 gennaio 1995 ha portato il rimborso al 50 % del tetto. Basterebbe copiare le leggi francesi.

Domani pubblicheremo i dati ufficiali sul finanziamento pubblico ai partiti che hanno partecipato alle elezioni politiche dell'anno scorso.
Go to the top of the pageReport Post
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
2
2,015
Giustissimo che vada in prigione. Peccato che tutti gli altri citati da te non gli abbiano accompagnato.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Sciolse un bambino nell’acido:
dopo otto anni esce già di galera
“DIETRO LE SBARRE HA TENUTO UNA BUONA CONDOTTA Enzo Brusca, oggi 59 anni. In carcere ha tenuto una buona condotta», è la motivazione dell’istanza di scarcerazione.
I giudici non hanno fatto altro che applicare la legge sui collaboratori di giustizia», dice il magistrato Michele Prestipino, impegnato nelle indagini sui capi di Cosa Nostra - Ma la vedova di Falcone non ci sta - Il ruolo di padre Cantalamessa nella conversione del boss
È bastata la concessione degli arresti domiciliari a Enzo Salvatore Brusca, collaboratore di giustizia (il pentimento è una categoria dello spirito che nulla ha a che vedere con la sua traduzione giudiziaria), per scatenare la polemica. Servono i collaboratori? È giusto dar loro uno stipendio (da 700 a 1.000 euro al mese), una casa, una nuova identità, evitargli il carcere in cambio dello smantellamento delle organizzazioni criminali cui hanno appartenuto fino alla cattura? È corretto confondere il debito che hanno con la giustizia con quello, del tutto privato che hanno con la concienza, come fa qualche sacerdote? Il sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, Michele Prestipino, 45 anni, magistrato che coordina le indagini per la cattura di Bernardo Provenzano, attuale capo di Cosa Nostra, introvabile dal 1963, e che ha raccolto le confessioni dell’ultimo «pentito», Antonino Giuffre, premette: «La questione va vista sotto due profili: etico e giuridico. Per il primo vanno sottoscritte le parole del sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano, che è convinto che “il vero problema sia la disponibilità della società a pagare il prezzo che c’è da pagare in cambio dei risultati investigativi”. Per l’altro, ed è l’unico che può interessare i magistrati, il provvecimento favorevole a Brusca rientra nei criteri di una legge approvata dal Parlamento».

La legge è la numero 45 del 2001 e fu votata da tutti i partiti, con la sola opposizione di Antonio Di Pietro. Nei suoi 25 articoli è disciplinata la normativa che riguarda i collaboratori di giustizia, delinquenti o testimoni che siano. Enzo Brusca (arrestato col fratello Giovanni nel 1996) è colpevole di decine di omicidi (strangolò e sciolse nell’acido Giuseppe Di Matteo, 11 anni), ma ha contribuito all’arresto di centinaia di mafiosi. Per legge, dunque, ha diritto a due cose: la prima è che, qualsiasi reato abbia commesso, non può essere condannato a una pena superiore a 30 anni. La seconda è che il cumulo di pene collezionate non possa superare i 30 anni. Quindi, una volta scontato un quarto della pena, circa 8 anni, pure lui ha potuto ottenere gli arresti domiciliari; poi potrà avere la libertà condizionata.