C' ho pensato bene al senso della mia stanchezza (ribadisco psico-fisica), c' ho ragionato un pò, e ho provato a capire se c'è qualche differenza fra i momenti in cui ero sereno, rilassato & forte, e oggi che sono fiacco e anche un pò triste.
La palestra avrà anche il suo peso, ma l' ho sempre fatta anche più intensamenti. Ho qualche problema personale, ma è comune a molti giovani per cui non credo siano questi i veri problemi. Tra l' altro, sono un ragazzo abbastanza spigliato e abbastanza ottimista per cui (almeno oggi) non mi faccio smontare dalle paure.
Il problema vero credo sia in famiglia, direi che è un problema che porto avanti ormai da anni.
Mi tocca dire la verità.
Mio padre tradisce o ha tradito mia madre, spacciando il tutto per viaggi di lavoro all' estero. Il fatto in se non mi crea problemi, nel senso che sono ormai anni ed anni che non lo considero più nè come padre nè come uomo. Mi dispiace per mia madre, questo si.
Da sempre mia madre è trascurata da mio padre, mio padre che vaneggia di essere un uomo di spessore e di cultura (non so di quale cultura però..) ha una sorta di considerazione inferiore della donna. Non è manifestata, ma più che altro si sente. Oltre a considerare mia madre come una donna di casa (e basta), non in diritto di lavorare (portò mia madre a rifiutare un lavoro importante). Al tempo la minaccia fu o rifiuti o ti lascio e una donna non può avere un lavoro migliore del mio (semplice impiegato).
Mia madre accetto il soppruso.
La vita andò avanti, ma non fu priva di frustrazioni, e di cattiverie d' ogni tipo dalle minacce (che evidenziano lo spessore di mio padre-uomo) di tipo morale, psicologico a quelle fisiche (numerose, e talvolta con coltelli, anche se raramente). Ricordo botte da orbi ricevute da mia madre anche in periodi solitamente piacevoli (vacanze anche queste rare, o periodi festivi come il Natale).
Mia madre nel corso degli anni non ha mai chiesto il divorzio, credo lo abbia fatto per più di un motivo come la paura di rimanere sola, paura di mio padre, e dulcis in fundo anche la protezione di noi figli (questo ultimo passaggio, è inconcepibili, visto che ci ha portato per almeno 10 anni a vedere una famiglia al tracollo, senza amore, senza unione e senza fondamenta).
Col tempo mia madre ha subito tutto questo caos, cosi' come l' ho subito anche io, se da parte mia la mia vita è andata avanti con le esperienze di adolescente, giovane poi e giovane uomo (oggi), la sua vita è rimasta ferma.
Solo routine, paura, routine...e poche emozioni. Mio padre non la porta mai fuori, neanche una pizza, neanche una passeggiata per i negozi. Nulla. Quelle poche volte che mio padre esce lo fa da solo, o spacciandolo per lavoro o con quei pochi cani di amici che ha (che tra l' altro critica, e credo che lo abbiano giustamente isolato).
Mio padre credo abbia avuto fin troppe volte la mia approvazione e la mia giustificazione, io pur non ricevendo nulla di nulla da lui, ho sempre cercato di mantenere il rapporto sulla cordialità, e creando qualche minima intesa, anche se da parte sua non ho ottenuto veramente niente a livello di insegnamenti. Non giudico le cose materiali, perchè credo non facciano parte del discorso di crescita di un giovane e di un uomo, ma anche le cose materiali sono state davvero poche, ma quel poco mi è sempre bastato perchè le possibilità economiche io non le giudico.
Oggi però l' atmosfera è sempre più pesanti, ciò che è stato seminato purtroppo ha consegnato pessimi raccolti.
Mio fratello da 2 anni non va più a scuola, è ancora minorenne, passa il tempo steso nel letto e non si sveglia prima delle 14.00 (avete letto bene). Non ha interessi, stimoli e quant' altro.
Mia madre oggi più che mai paga una insoddisfazione incredibile, ha cercato di trovare conforto nella religione cristiana, ed è convinta che tutto quello che vive sia come un qualcosa di giusto e che lei deve accettare. Purtroppo nella concezione popolare cristiana, la sofferenza santifica e mia madre sembra avere accolto il principio.
Ho un buon rapporto con mia madre, comprendo il suo status di donna repressa, ma seppur con delle differenze culturali e generazionali, il nostro rapporto anche se con contrasti è sempre stato pulito e sincero.
Con mio padre come dicevo non c'è rapporto, non sa assolutamente niente di me, dell' università nè di niente. Non mi domanda quali sono le mie ambizioni, cosa voglio fare in futuro, niente. Mai un discorso.
Mi piacerebbe avere dei genitori che mi chiedessero beh ..allora per il futuro come potremo aiutarti? cosa pensi di fare?. Non ho mai ricevuto consigli, nè nulla.
Con mio fratello l' atmosfera è tesa, ho provato ad aiutarlo a fargli da padre, ma ogni mio tentativo dalla dolcezza alla durezza, purtroppo non è stato accolto. Credo che non comprenda le mie parole, per nulla, come se avesse almeno 5 anni in meno della sua età. D' altronde non andando a scuola e vivendo in cattività, è come se non avesse esperienze che lo fanno crescere e noi sappiamo quanto la scuola (nel bene e nel male) dia almeno un pò di impostazione.
Attualmente sto cercando di far diventare il mio rapporto con mio fratello, come una sorta di indifferenza, del tipo : io non do fastidio a te, e tu a me. Solo arrivato a questa triste conclusione perchè è un ragazzino (quasi maggiorenne) davvero insopportabile, gli da fastidio persino che studio per cui credo che per una persona che ha scelto di non portare rispetto a me, io non ne possa avere. E' un fastidio continuo.
Negli ultimi tempi si è aggiunto anche un nuovo problema, a mia madre hanno consegnato mia nonna paterna, visto che nessuno dei suoi amati figliuoli se la prende in cura, relegando a mia madre tutte le responsabilità. Mia madre zitta, prende e incassa.
Mia nonna è una donna che ha un carattere simile alle bandiere che soffiano in direzione dei venti, oggi è con te, domani ti pugnala. E' una donna secondo me spregievole, perchè è cattiva dentro. Non so quante volte ha avuto il coraggio di parlare male di mia madre, dopo che lei ha fatto tanto per lei.
Beh...questa è la mia vita e la mia storia.
Mi sto laureando studiando in uno stanzino (e anche li' mi danno fastidio), mi sto laureando studiando anche la notte in auto, mi sto laureando anche stando un mese senza studiare perchè questa situazione mi sta uccidendo dentro. Ne ho passate di cotte e di crude, ho subito tante umiliazioni gratuite, tante parole cattive che non meritavo ma ho sempre avuto la forza di reagire.
Non so che cosa farò in futuro, ho pochi soldi da parte, ma farò di tutto per andarmene di casa non appena finisco gli ultimi esami. Questo è sicuro.
Forse è questo il mio problema, è vivere questa atmosfera fiacca e ignorante, in passato con i corsi a tempo pieno mi disintossicavo, oggi non posso farlo...nè posso farmi decine di km per andare a Napoli solo per studiare nella biblioteca.