Bisognerebbe farlo solo se si è convinti di aver trovato la persona giusta e di non cercare altro nella vita, ma soprattutto se si è sufficientemente maturi per farlo. Perché il matrimonio non è solo un abito bianco e dei confetti, ma anche e soprattutto il mutuo da pagare a fine mese, le bollette da saldare, le litigate quando ci si sente stressati, il consorte da accudire quando sta male. Se non si pensa a tutto questo, si rischia di dover finire troppo presto davanti ad un giudice a litigare per quattro soldi, accusandosi e recriminandosi a vicenda di aver rubato all'altro i migliori anni... Perché quando ci si sposa, troppo spesso lo si fa ignorando la vera natura del matrimonio, che in sostanza non è che un contratto tra due persone che si promettono di costruire un qualcosa insieme, un contratto con diritti e doveri da rispettare, con clausole particolari e con diritto di recesso da entrambe le parti o anche da una sola... Allora a mio avviso bisognerebbe essere convinti di stipulare quel contratto con la persona giusta, che non è quella nei cui occhi si legge amore eterno, ma quella con cui si sente di affrontare i problemi della vita trasformando ogni vittoria in un desiderio sempre più forte di condivisione. Solo così il matrimonio, da semplice contratto diventa un'autentica promessa d'amore che si rinnova ogni giorno... Ma mai partire con grandi promesse d'amore eterno dimenticando che la vita è fatta invece di piccole lotte quotidiane: il solo ignorarle indicherebbe che non siamo mautri per imbarcarci in un progetto così impegnativo e stimolante e che la barca sarebbe destinata presto a naufragare tristemente...
Baci
Marina