Citazione:Messaggio inserito da Gordon
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cmq quoto Ale!
L'esistenza e' un dono e durante l'infanzia godiamo di questo dono pienamente xche' siamo innocenti; la cultura, la conocenza ancora non fanno parte di noi. Se un bambino e' felice lo e' totalmente, se e' arrabbiato lo e' totalmente. Se un bambino ruba un oggetto non e' un ladro ma lo fa semplicemente perche' non conosce ancora il concetto di proprieta'.
Mano a mano che si diventa grandi, pero', l'innocenza verra' persa. La conoscenza fara' breccia nella mente, la cultura, i buoni costumi e mal custumi. Scuole, chiese, universita', governi e politica annulleranno l'innocenza del bambino. E allora un infinito numero di filosofie, religioni, usi e costumi, tendenze, moda e stereotipi entreranno a fare parte della conoscenza del bambino e cosi si creera' confusione, sdoppiatezza.
Per questo motivo tante volte abbiamo dei sentimenti ma andiamo sopprimendoli. Magari un giorno siamo arrabbiati ma invece sorridiamo perche' la situazione non ci permette di mostrare la nostra rabbia, siamo bloccati, le nostre emozioni molte volte non sono socialmente accettate e cosi andiamo sopprimendo. Ma nel momento in cui sopprimiamo la rabbia non sopprimiamo solo quella, sopprimiamo un infinita' di altre cose perche' la nostra interiorita' e' un universo infinitamente complesso e tutto e' collegato.
Il punto e' ritornare verso l'innocenza dei bambini. Ma un innocenza diversa, un innocenza riconquistata, un innocenza data da una profonda conoscenza interiore di noi stessi, un profondo sguardo dentro noi stessi. Perche' l'innocenza dei bambini e' un innocenza data dall'ignoranza e per questo non e' di alcuna utilita', deve essere persa, perche' la conoscenza e' strettamente necessaria nella vita.
E queste considerazioni non sono nulla di nuovo, anzi sono antichissime!
La storia di Adamo ed Eva non e' altro che questo. Adamo ed Eva vivevano in paradiso, nel giardino dell'Eden, non conoscevano nulla, erano nudi ma non sapevano di esserlo perche' non erano a conoscenza del loro corpo, della loro nudita'. Poi un giorno mangiarono i frutti dell'albero proibito e subito si accorsero di essere nudi e si coprirono.
Guarda caso quell'albero e' proprio chiamato l'albero della conoscenza.
Ogni bambino e' destinato ad essere cacciato dal giardino dell'Eden. Ogni bambino deve acquisire culture e conoscenze e di conseguenza vivere la sdoppiatezza che e' inerente alla societa'.
Ma, dopo aver acquisito conoscenze e culture, solo chi riuscira' a guardare di nuovo il mondo con gli occhi di un bambino potra' sentirsi totalmente vivo, in totale sintonia con il tutto.
già..quoto in pieno...hai afferrato in pieno ciò che intendevo dire; e ci sarebbe anche un metodo o meglio una filosofia estremamente potente che molti o quasi tutti ignorano che ti permette di riguardare il mondo con gli occhi da bambino...