E' da un pò di tempo che litigo con la vita, problemi grandi o piccoli il fato è sempre stato un elemento onnipresente nella mia vita.
Spesso mi imbatto in pensieri complessi, credo o meglio credevo che ognuno fosse artefice del proprio destino e che di conseguenza il complesso degli eventi della nostra vita fosse un insieme creato da noi stessi.
Più vado avanti è più mi motivo che il mio più grande avversaria sia la vita stessa.
Devo ringraziare la vita perchè mi ha donato oltre l'esistenza in sè anche una base di me stesso che ammiro molto, tuttavia non posso non pensare di quanto la vita stessa troppo spesso mi sia stata poco complice.
Più vado avanti e più sò che l'avversaria è lei. Dò sempre il massimo, punto sempre al traguardo più importante, professo sempre l'impegno più alto....ma è lei...la vita a dettarmi lo scenario in cui operare.
Nella mia vita difficilmente ho trovato una stabilità. Ogni volta che mi sembrava di andare forte ho sempre impattato, ma mai per demeriti.
La vita e il suo lato cattivo si sono manifestati quando a 15 anni ho iniziato a soffrire di a.a, quando a 16 anni dovetti smettere di giocare a calcio perchè bastava che entrassi in campo per farmi male oppure quando a 18 anni conobbi prima l'acne e poi imparai a conoscere cosa significasse il fondo.
Passano i tempi, cresco e sono felice ma la vita (nel suo lato più rude) non manca mai.
Anni passati ad imbottirsi di finasteride, cospargersi di minoxidil il capo e viaggiare ogni 6 mesi per un controllo non sono certamente il massimo...ma l'ho accettato.
Anni invece a combattere l'acne fino a quasi rovinarmi il fegato...non fanno testo se ancora qualche brufolo mi viene fuori.
Io non sò cosa vuole la vita da me, ma io sò che da lei voglio una tregua.
Come il più meschino tra i vigliacchi chiedo venia e in ginocchio le chiedo pietà. Pietà per non distruggermi la vita ogni volta che sono felice, pietà non perchè sia un bel ragazzo debba necessariamente soffrire.
Mentre io le parlo però, la vita continua a colpirmi e a tentarmi....a prendermi alle spalle e io puntualmente sono li' a tenerle testa.
Vorrei solo che adesso mi permetta un pò di serenità, da una settiman sembra riniziata la guerra con l'acne e io in preda al panico non sò come rispondere.
Non ce la faccio più, se è questo che vuole io non riesco più a combattere....non penso meriti tutto questo.
Oggi sto male, qualche brufolo di troppo ha riempito nuovamente il viso e io non sò che fare non ho più la for
Spesso mi imbatto in pensieri complessi, credo o meglio credevo che ognuno fosse artefice del proprio destino e che di conseguenza il complesso degli eventi della nostra vita fosse un insieme creato da noi stessi.
Più vado avanti è più mi motivo che il mio più grande avversaria sia la vita stessa.
Devo ringraziare la vita perchè mi ha donato oltre l'esistenza in sè anche una base di me stesso che ammiro molto, tuttavia non posso non pensare di quanto la vita stessa troppo spesso mi sia stata poco complice.
Più vado avanti e più sò che l'avversaria è lei. Dò sempre il massimo, punto sempre al traguardo più importante, professo sempre l'impegno più alto....ma è lei...la vita a dettarmi lo scenario in cui operare.
Nella mia vita difficilmente ho trovato una stabilità. Ogni volta che mi sembrava di andare forte ho sempre impattato, ma mai per demeriti.
La vita e il suo lato cattivo si sono manifestati quando a 15 anni ho iniziato a soffrire di a.a, quando a 16 anni dovetti smettere di giocare a calcio perchè bastava che entrassi in campo per farmi male oppure quando a 18 anni conobbi prima l'acne e poi imparai a conoscere cosa significasse il fondo.
Passano i tempi, cresco e sono felice ma la vita (nel suo lato più rude) non manca mai.
Anni passati ad imbottirsi di finasteride, cospargersi di minoxidil il capo e viaggiare ogni 6 mesi per un controllo non sono certamente il massimo...ma l'ho accettato.
Anni invece a combattere l'acne fino a quasi rovinarmi il fegato...non fanno testo se ancora qualche brufolo mi viene fuori.
Io non sò cosa vuole la vita da me, ma io sò che da lei voglio una tregua.
Come il più meschino tra i vigliacchi chiedo venia e in ginocchio le chiedo pietà. Pietà per non distruggermi la vita ogni volta che sono felice, pietà non perchè sia un bel ragazzo debba necessariamente soffrire.
Mentre io le parlo però, la vita continua a colpirmi e a tentarmi....a prendermi alle spalle e io puntualmente sono li' a tenerle testa.
Vorrei solo che adesso mi permetta un pò di serenità, da una settiman sembra riniziata la guerra con l'acne e io in preda al panico non sò come rispondere.
Non ce la faccio più, se è questo che vuole io non riesco più a combattere....non penso meriti tutto questo.
Oggi sto male, qualche brufolo di troppo ha riempito nuovamente il viso e io non sò che fare non ho più la for