se la vita capisse..

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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E' da un pò di tempo che litigo con la vita, problemi grandi o piccoli il fato è sempre stato un elemento onnipresente nella mia vita.
Spesso mi imbatto in pensieri complessi, credo o meglio credevo che ognuno fosse artefice del proprio destino e che di conseguenza il complesso degli eventi della nostra vita fosse un insieme creato da noi stessi.
Più vado avanti è più mi motivo che il mio più grande avversaria sia la vita stessa.
Devo ringraziare la vita perchè mi ha donato oltre l'esistenza in sè anche una base di me stesso che ammiro molto, tuttavia non posso non pensare di quanto la vita stessa troppo spesso mi sia stata poco complice.
Più vado avanti e più sò che l'avversaria è lei. Dò sempre il massimo, punto sempre al traguardo più importante, professo sempre l'impegno più alto....ma è lei...la vita a dettarmi lo scenario in cui operare.
Nella mia vita difficilmente ho trovato una stabilità. Ogni volta che mi sembrava di andare forte ho sempre impattato, ma mai per demeriti.
La vita e il suo lato cattivo si sono manifestati quando a 15 anni ho iniziato a soffrire di a.a, quando a 16 anni dovetti smettere di giocare a calcio perchè bastava che entrassi in campo per farmi male oppure quando a 18 anni conobbi prima l'acne e poi imparai a conoscere cosa significasse il fondo.
Passano i tempi, cresco e sono felice ma la vita (nel suo lato più rude) non manca mai.
Anni passati ad imbottirsi di finasteride, cospargersi di minoxidil il capo e viaggiare ogni 6 mesi per un controllo non sono certamente il massimo...ma l'ho accettato.
Anni invece a combattere l'acne fino a quasi rovinarmi il fegato...non fanno testo se ancora qualche brufolo mi viene fuori.
Io non sò cosa vuole la vita da me, ma io sò che da lei voglio una tregua.
Come il più meschino tra i vigliacchi chiedo venia e in ginocchio le chiedo pietà. Pietà per non distruggermi la vita ogni volta che sono felice, pietà non perchè sia un bel ragazzo debba necessariamente soffrire.
Mentre io le parlo però, la vita continua a colpirmi e a tentarmi....a prendermi alle spalle e io puntualmente sono li' a tenerle testa.
Vorrei solo che adesso mi permetta un pò di serenità, da una settiman sembra riniziata la guerra con l'acne e io in preda al panico non sò come rispondere.
Non ce la faccio più, se è questo che vuole io non riesco più a combattere....non penso meriti tutto questo.
Oggi sto male, qualche brufolo di troppo ha riempito nuovamente il viso e io non sò che fare non ho più la for
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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ho un pensiero diverso dal tuo Tempions e immagino che sia difficile da comprendere.

io penso che non e' la vita che fa la guerra contro di noi ma siamo noi che facciamo la gerra contro la vita. La vita scorre semplicemente, segue il suo corso. Cosi come la natura stessa segue il corso delle stagioni senza farne un dramma. Oggi le foglie cadono, tra qualche mese torneranno a crescere e poi ricadranno e cosi via..

il problema siamo noi che desideriamo tutto e non accettiamo di essere privati di nulla. Vogliamo essere belli, sentirci desiderati, avere successo nel lavoro, trovare l'amore eterno che dura tutta una vita...
e non ci accorgiamo mai che se le foglie smettessero di cadere di conseguenza smetterebbero anche di crescere.
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
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se le foglie smettessero di cadere di conseguenza smetterebbero anche di crescere.......sarebbe tutto statico, e non non conosceremmo la felicita', in quanto non conosceremmo il dolore.

Complimenti gordon!


 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Citazione:Messaggio inserito da Gordon
ho un pensiero diverso dal tuo Tempions e immagino che sia difficile da comprendere.

io penso che non e' la vita che fa la guerra contro di noi ma siamo noi che facciamo la gerra contro la vita. La vita scorre semplicemente, segue il suo corso. Cosi come la natura stessa segue il corso delle stagioni senza farne un dramma. Oggi le foglie cadono, tra qualche mese torneranno a crescere e poi ricadranno e cosi via..

il problema siamo noi che desideriamo tutto e non accettiamo di essere privati di nulla. Vogliamo essere belli, sentirci desiderati, avere successo nel lavoro, trovare l'amore eterno che dura tutta una vita...
e non ci accorgiamo mai che se le foglie smettessero di cadere di conseguenza smetterebbero anche di crescere.


gordon ciao, ma quando la vita ti mette di fronte sempre alle stesse prove di nervi, come considerare la vita?
Io vorrei affrontare la vita con lo stesso spirito con cui la affronto da sempre, ma sono stanco se un problema (il medesimo) si presenta 10 volte.
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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ciao Tempions, spero di non sembrarti troppo retorico e di non innervosirti.

quello che penso e' che bisognerebbe cambiare il concetto base di affrontare la vita. Sin da ragazzini ci e' stato detto che dobbiamo affrontare la vita a mano a mano che diventiamo grandi.

Il problema e' che nella stessa idea di -affrontare- e' implicata tensione, un certo nervosismo e mancanza di tranquillita'. Affrontare significa andare incontro a qualcosa di ostile. Si innesca una battaglia.
E secondo me e' questo concetto di vita-guerra che porta molta gente a non godersi la vita stessa, di vivere in tensione sempre sul filo di una crisi di nervi.

Penso che l'arte di vivere sia proprio la capacita' di scivolare via insieme alla vita stessa, in sintonia, senza creare tensioni e guerre.

Anche perche' dopotutto la vita e' una sola e va per conto suo, sia che oggi ci piaccia oppure no. Per cui sta noi scegliere se vivere in guerra o godere della pace.
 

olaaa

Utente
10 Giugno 2007
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Citazione:Messaggio inserito da Gordon

Oggi le foglie cadono, tra qualche mese torneranno a crescere e poi ricadranno e cosi via..



ma il problema è che le mie foglie stanno cadendo si, ma non penso che fra 6 mesi ricresceranno, ma magari mi sbaglio....[V][V][V]
 

zooey

Utente
11 Luglio 2006
642
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Citazione:Messaggio inserito da Gordon
ho un pensiero diverso dal tuo Tempions e immagino che sia difficile da comprendere.

io penso che non e' la vita che fa la guerra contro di noi ma siamo noi che facciamo la gerra contro la vita. La vita scorre semplicemente, segue il suo corso. Cosi come la natura stessa segue il corso delle stagioni senza farne un dramma. Oggi le foglie cadono, tra qualche mese torneranno a crescere e poi ricadranno e cosi via..

il problema siamo noi che desideriamo tutto e non accettiamo di essere privati di nulla. Vogliamo essere belli, sentirci desiderati, avere successo nel lavoro, trovare l'amore eterno che dura tutta una vita...
e non ci accorgiamo mai che se le foglie smettessero di cadere di conseguenza smetterebbero anche di crescere.


Quoto, dalla prima lettera all'ultimo punto.
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Citazione:Messaggio inserito da Gordon

Penso che l'arte di vivere sia proprio la capacita' di scivolare via insieme alla vita stessa, in sintonia, senza creare tensioni e guerre.

Anche perche' dopotutto la vita e' una sola e va per conto suo, sia che oggi ci piaccia oppure no. Per cui sta noi scegliere se vivere in guerra o godere della pace.


E' un discorso che anche io faccio, ma nel quale non mi ritrovo. La vita spesso ti mette di fronte a condizioni avverse dal quale è impossibile uscire. Fin'ora ho avuto la fortuna di una vita abbastanza controllabile ma non credo che spesso lo scivolare insieme alla vita di cui parli sia una cosa cosi' armoniosa.
 

mr_hyde

Utente
30 Marzo 2007
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modem mi permetto di risponderti io per qwerty!chi sei te per dire a lui vedi di crescere...e poi cosa cavolo c entra!sentorsi abbattuti per un problema non vuol dire essere bambini o non essere maturi!vuol dire semplicemente essere sensibili...sentire le cose in maniera molto piu profonda di come le può sentire qualcun altro e confrontandosi con il mondo che ci circonda,osservando che spesso la vita non riserva la stessa sorte a tutti viene anche da scrivere cose come quelle che ha scritto qwerty!ogni persona ha un universo dentro che non si può comprendere e se vuoi dare un parere dallo pure ma non permetterti di giudicare perchè non sei nessuno!
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
1,111
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Citazione:Messaggio inserito da modem
vedi di crescere



si devo crescere, perchè non si finisce mai di crescere ed imparare.
Tuttavia se pensi che sfidare i problemi, viverli in modo anche coinvolgente sia segno di non essere sufficientemente grandi allora mi sà che qui dentro, forse tu per primo, dovremmo crescere perchè pochi e dico pochi sono quelli che vivono le cose con una adorabile tranquillità.
Ciao.
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
3,106
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ciao Tempions,

anche io la vedevo come te solo che adesso cerco di vederla anche sotto un altra ottica piu' pacifica e nettamente in contrasto con quello che la societa' ci propone.

Se mi guardo in giro vedo tutta gente che corre di qua e di la, tutti vogliono essere i primi, tutti sono in competizione. Ognuno tiene sempre un occhiolino alle spalle visto mai che qualcuno sia li li per superarlo. Tutti si prendono a spintoni. E tutto questo crea una tensione che non permette di rilassarci nel vero senzo della parola.

Siamo sempre proiettati nel futuro, e il futuro ci porta solo dubbi perche' il futuro e' ignoto, e piu' vaghiamo nel futuro e piu' dubbi sorgono, insicurezze e paure.
Ma ormai siamo stati cresciuti cosi future oriented e smettere di vagare nel futuro puo' sembrare impossible.
 

modem

Utente
23 Aprile 2005
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Citazione:sentorsi abbattuti per un problema non vuol dire essere bambini o non essere maturi!vuol dire semplicemente essere sensibili...sentire le cose in maniera molto piu profonda di come le può sentire qualcun altro e confrontandosi con il mondo che ci circonda,osservando che spesso la vita non riserva la stessa sorte a tutti viene anche da scrivere cose come quelle che ha scritto qwerty

dove finisce la sensibilita e inizia l immaturita?

......avere l acne o una stempiatura a 18anni sarebbero queste atrocita che dovrebbero far sentire una persona emarginata dalla vita o sfortunati.....ma perfavore.....

nella vita ci vuole dignita e voi non sapete portare con dignita neanche un problema estetico diffusissimo figuriamoci se la vita vi sottoporra a prove veramente difficili che farete.....vi suicidate.

vedi di crescere anche tu.

non è la vita che non vi capisce siete voi che ci capite poco.....
 

_ale_

Utente
27 Febbraio 2006
1,333
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chi ci ha dato la vita è perchè ci voleva fare un grande regalo...non di certo un dispetto..
il protagonista adesso sei tu..la tua vita la comandi tu.. sei tu che la tua vita l'hai fatta diventare un dispetto... appena nato,se avessi potuto pensare di certo non avresti pensato la vita come un dispetto,bensì alla grande meraviglia che ti si era appena posta davanti:l'esistenza.

tutte le circostanze che ti si sono poste davanti in tutti gli anni della tua vita ti hanno fatto poi diventare quello che sei,ti sei fatto le tue idee, i tuoi pensieri, i tuoi schemi mentali, ma forse tutte queste idee,tutti questi pensieri ti hanno fatto dimenticare una cosa..hai dimenticato che la vita è un regalo e che tu eri contento da bambino appena l'hai ricevuto,dovè finita questa tua felicità? cercala..è ancora dentro di te..non è mai tardi per tirarla fuori...
 

haga

Utente
7 Maggio 2003
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Dò sempre il massimo, punto sempre al traguardo più importante, professo sempre l'impegno più alto....ma è lei...la vita a dettarmi lo scenario in cui operare.


bhè cmq qst frase di qwerty (solo ora che ho scritto il tuo nick, ho capito cosa vuol dire[:D]), non è sbagliata....
 

zooey

Utente
11 Luglio 2006
642
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265
Il nick di Qwerty è anche una citazione letteraria! Di quale libro? [:D] (E' famoso, è famoso...) Chi lo indovina vince un tubetto di Attak da applicare topicamente sul cuoio capelluto ogni sera. Risultato garantito!!!

Dai tuoi post, Qwerty, immagino che sei un ragazzo che vive in modo molto intenso, ma spesso ho avuto l'idea (accompagnata - non ti nascondo - dal ricordo di come ero io anni fa, per certi versi simile a te) che tu non riesca a uscire dalla visione dei tuoi problemi.
Come Gordon ha detto, non puoi (forse) comprendere un certo tipo di visione diversa da quella che hai ora. Ma non di certo perché sei stupido, nemmeno io potevo, semplicemente perché l'età e l'esperienza non ti hanno ancora aperto lo sguardo.

Detta così sembra che dopo chissà quale iniziazione troverai la pace dei sensi e dell'anima, ahahah!
Scherzi a parte, piano piano potrai constatare tu stesso che molti aspetti del tuo vedere il mondo si addolciranno, come pure alcuni spigoli del tuo carattere, rendendo più ampia la visione.
Una cosa è certa: dovrai fare sempre i conti con la tua indole, non puoi cambiare fino in fondo te stesso, ma sicuramente accettare anche i tuoi difetti come parte di te e gli eventi negativi come ricordi da cui imparare.

Ad esempio, io sono rimasto un tipo ansioso, perfezionista soprattutto nelle relazioni. Non posso pretendere di sradicare l'ansia e il perfezionismo, perché fanno parte di me. Quello che devo e posso fare è capirne il motivo e dire: bene, sono in ansia per questo oppure Non era come volevo che fosse però in effetti non è tutto da buttare. Il tutto si ridimensiona notevolmente. Ho una sensazione di alleggerimento, allora a quel punto riesco a vedere oltre il problema.
Sembra un compendio di ovvietà ma mi butterei nel fuoco per convincere gli altri!
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
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zooey.....: Mindstorms: children, computers and powerful ideas di Seymour Papert? [sm]