Messaggio di blink182fan
Ebbene si. Mi dichiaro parzialmente sconfitto. Oggi per la prima volta ho dovuto acquistare le famose microfibre che mascherano la calvizie poichè per quanto io stia lottando, il diradamento è diventato esteticamente inaccettabile e non più mascherabile. Mi vergognavo a portare alla cassa questo prodotto perchè ho dovuto essere sincero con me stesso ed ammettere che per quanto segua alla lettera le cure, ció che è scritto nei tuoi geni non si puó cambiare. Si puó ritardare, mascherare, si puó essere dipendenti da palliativi e vivere, oltre che con la maschera di felicità, anche con la maschera cosmetica volta a coprire gli inestetismi di questa sfortuna. Ma si sà che ci sono problemi ben peggiori nella vita, giusto? Io penso che l'impatto psicologico della calvizie è soggettivo in ognuno di noi. Per alcuni è trascurabile perchè riescono a far leva su altri aspetti fisici come la mascolinità o dei lineamenti del viso che calzano bene anche senza cornice e in questo caso i capelli passano come un semplice dettaglio; per altri, come me, ha un impatto devastante poichè risultare poco attraenti e seducenti, ti fa sentire inosservato, parte di una massa che non viene considerata perchè non rispetta certi canoni estetici. Sarebbe ipocrita dire che tenere alla propria estetica sia superficiale. Tutti noi comunichiamo con il nostro corpo, con i vestiti che indossiamo, con i tatuaggi e tante altre cose. E se una parte fondamentale della tua personalità sono proprio i capelli (cosa che da sempre è e sempre sarà) quando cominciano ad andarsene è come se quel qualcosa di te che ti rendeva speciale, che ti faceva sentire speciale e ti dava forza, se ne andasse lentamente. Il peso della propria immagine sfigurata e di conseguenza le poche attenzioni che ricevi per via della insicurezza che trasmetti agli altri, sono un peso non da poco nella vita di un giovane. Mai trascurare chi stà male per questo inestetismo, perchè chi ne soffre in prima persona sa quanto pesante sia vivere alla luce del sole e sapere che nella testa degli altri passa la stessa identica frase: eh, stà perdendo i capelli.Vi ricordate la prima volta che vi siete sentiti cosi sconfitti?
si è proprio così quando inizia a vedersi il diradamento è un ossessione, ricordo di quando evitavo di farmi vedere di spalle, di stare sotto le luci, di stare sotto il sole, di stare seduto vicino a una persona in piedi che mi guarda la testa (tipo in metro), è proprio tutto come lo hai descritto.
io ho dovuto farci i conti già a 15, 16 anni ora non ricordo di preciso. avrò passato buoni una decina di anni a cercare pettinature per mascherare, portandoli lunghi, una vera e proprio tortura psicologica.
poi però, nel frattempo iniziavo a guardarmi intorno ed ho visto che esiste un tipo di categorie di persone, abbastanza rare, che non hanno affatto bisogno dell'estetica. che le vuoi frequentare nonostante non siano degli adoni, che ti attraggono perché sono persone costruite come opere d'arte emotive.
con cui provi emozioni, con cui vai oltre la fisica.
ecco frequentando queste persone, che puoi scovare anche in tv, frà l'altro, ti rendi conto che non è affatto l'estetica la cosa più importante.
dà un occhiata ai più ricchi del pianeta, ben pochi sono belli, eppure hanno tutto, questo è il chiaro ed evidente segno di come l'ESTETICA PASSI IN SECONDO PIANO.
si è una tortura psicologica ma quando anche tu, tramite il tuo percorso riuscirai a trovare la stima in te stesso non nell'estetica ma in altri fattori, come hanno fatto quelle persone che si sono arricchite (per scelta) e che hanno praticamente tutto, non le sentirai nemmeno più le battutine sui capelli che ti fanno altre persone schiave allo stesso modo del sistema e del dover essere per forza per...
il rpoblema non è tanto il soffrirne ma il non sentirsi adeguati, come se ci fosse continuamente un esame a cui sottoposto, come se se non rientri negli standard attraenti non puoi essere felice.
vedi... chi è felice veramente lo è in tutti casi non è una specchio che ti mostra la tua estetica che può fare veramente la differenza.
tu non sei quello.