Domenica 10 Dicembre a Milano si terrà la prima manifestazione da parte del Popolo del file-sharing. Lo scopo è quello di chiedere una revisione delle leggi attuali in chiave meno repressiva e al contempo una soluzione che non danneggi chi detiene i diritti d'autore.
Questo è un piccolo stralcio di un volantino che mi è capitato tra le mani.
La manifestazione è indetta dalla comunità Scambio Etico che ha promosso anche una petizione rivolta ai ministri Nicolais e Bonino, e al presidente del Consiglio Prodi. Al primo punto ovviamente c'è una vera depenalizzazione del peer-to-peer seguito da altre due richieste. La prima è l'istituzione di una commissione per rivedere tutto il sistema legislativo in materia e considerare la proposta già elaborata da movimenti e associazioni di un canone atto a soddisfare gli autori ed essere accettabile dal Popolo del P2P (25/30 euro all'anno) da convertire in legge per permette alle persone di divulgare e reperire (legalmente, ndr) materiale con la gioia di condividere cultura, saperi e svaghi senza sentirsi additati come pirati e sciacalli. La seconda è un impegno a livello europeo per chiedere una revisione della convenzione universale del diritto di autore che dovrebbe essere stabilita in non oltre 20 anni dalla produzione dell'opera. Oggi la media è 70 anni mentre nell'attuale società 5 anni sono più che sufficienti per avere un adeguato ritorno economico, quindi prevedere un rinnovo dei 5 anni per un massimo di tre volte sarebbe una soluzione adeguata ai tempi in cui viviamo.