La Hunziker è una professionista valida, simaptica, piace alla gente, riesce a calamitare molti telespettatori (non solo maschi ma anche pubblico femminile) e la sua presenza ad una trasmissione come il Festival può fare la differenza in termini di indici di ascolto.
In un regime di libero mercato televisivo la Hunziker potrebbe ipoteticamente chiedere alla RAI non uno ma 10 milioni di euro come compenso per presenziare tre serate di Sanremo....la RAI potrebbe ipoteticamente dargliene anche 20 se lo ritiene opportuno....il vero problema non sono tanto le cifre in gioco ma il fatto che, l'oggetto di questi contratti stratosferici, non dovrebbe coinvolgere il denaro pubblico ovvero i soldi che la TV di Stato obbliga i cittadini a versare ogni anno nelle sue tasche sottoforma di canone.
Il canone televisivo (come molti altri balzelli erariali ad oggi esistenti) andrebbe abolito perchè non ha più senso di esistere.
Non viviamo più nel periodo storico dell'Italia post bellica quando, per dotare il paese delle opere indispensabili alla rinascita economica e culturale (autostrade, servizio radio-televisivo, rete telefonica, rete di approvvigionamento energetico) si fece giustamente ricorso alla tassazione collettiva della comunità nazionale al fine di poterle realizzare.
Oggi anche nel settore televisivo prevale la concorrenza ed il libero mercato.
Ormai la frequenza delle interruzioni pubblicitarie sulle tre reti RAI durante la programmazione giornaliera equivale a quella delle reti Mediaset.
La RAI deve quindi trasformarsi in una TV commerciale, una vera e propia azienda in grado di competere secondo tali logiche, con dirigenti capaci di far quadrare il bilancio (senza più contare sui soldi dei cittadini) i quali dovranno rispondere all'azionista di maggioranza o alla proprietà in caso di bilanci negativi.
Raggiunta tale condizione, a me poco importa che la Hunziker venga pagata 1, 10 o 100 milioni di euro, sarà il mercato a decidere il valore delle prestazioni della Hunziker in termini monetari.