Secondo me tutto ci può stare purché sia in un’atmosfera non di imposizione/dittatoriale o di chiusura.
La contraddizione che ho sempre trovato inspiegabile nella mia vita è il fatto che le persone più religiose che ho conosciuto nel senso tradizionale del termine diciamo, erano anche le più arroganti, in forme anche ottuse e prepotenti verso la possibilità altrui di pensarla diversamente e avere questa libertà. Insomma è come se volessero in un modo o nell’altro sempre convertirti, e se proprio non ce la fanno sostengono che tu non abbia “il dono” della fede. Cioè non esiste nella loro mentalità proprio nessun’altra possibilità, non c’è dialogo reale, apertura mentale, tentativo di comprensione di posizioni altrui diverse e trovo che questo sia in contraddizione con quelli che dovrebbero essere i fondamenti spirituali (e non dottrinali) di qualunque religione.
Bergoglio è un volpone, ogni tanto si tradisce e inciampa nella sua natura (episodi che trovo di una gustosa ironia ?) ma tutto sommato è un buon politico.
Anche io ho una prozia tipo la tua parente, una volta ho capito (visto che non faceva certo mistero delle sue idee) che non concepisse neanche lontanamente l’idea dell’omosessualità, cioè non usava neanche la parola, faceva solo commenti alla larga magari sentendo qual cosa in tv e usando epiteti poco felici ma non diretti sulla questione, faceva abbastanza ridere come se avesse paura di scottarsi solo chiamando le cose col proprio nome. Insomma per un periodo, così per puro divertimento le ho fatto subodorare implicitamente l’idea che fossi lesbica, nello stesso modo in cui trattava lei l’argomento, senza dire apertamente, con quel continuo detto non detto.. credo abbia avuto il dubbio per un anno buono?