Ricordatevi di fare il test SITri

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Molto interessante,doc!!!
In nome degli altri utenti, La ringrazio!!!
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claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Caro Dr. Marliani,
però nel test non si parla di effluvio cronico... Cioé alla domanda che tipo di capelli perdi? Bisognerebbe aggiungere un misto di telogeni lunghi e con il bulbo, e una percentuale di displasici.... Perlomeno a me cadono anche quelli piccolini, anche se in percentuale irrisoria rispetto ai telogeni maturi...
baci
Claudia
 
6 Marzo 2003
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Il test permette di fare una diagnosi di massima fra androgenetica, effluvio, alopecia areata, alopecie cicatriziali, alopecie congenite, capelli spezzati.


E' il massimo che si può fare!
 

carlotta

Utente
13 Ottobre 2004
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Carissimo dottore,io ho fatto una visita dermatologica,peraltro senza esami del sangue o altro, e mi è stato detto di avere il defluvium seborroico...ma esiste?Tenga presente che sono passata da una massa di capelli a un diradamento persistente subito dopo le prime mestruazioni,in maniera crescente nel corso degli anni.Mia madre ha avuto una forte caduta di capelli dopo i 40 anni e le mie zie paterne dopo la menopausa(loro credo che abbiano proprio l'alopecia androgenetica,per questo mi viene da pensare se sia un fattore ereditario...
 
6 Marzo 2003
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Il termine Defluvio Seborroico è un vecchio termine che indica l'alopecia androgenetica.
Nella donna peraltro ho sempre dubbi grossi a parlare di androgenetica ...
L’alopecia androgenetica è il risultato di un processo combinato androgeno-dipendente e di una trasmissione genetica.

E’ ormai comunemente accettato che l’alopecia androgenetica maschile è associata ad un incremento dell’attività della 5-alfa riduttasi che porta ad un incremento locale della produzione di diidrotestosterone od a una maggiore sensibilità locale alla azione del DHT.
Questo caratteristico processo è stato dimostrato principalmente, se non esclusivamente, negli uomini e poi, riteniamo impropriamente, esteso alle donne.
L’ncremento della 5-alfa reduttasi o della sensibilità locale di natura al DHT spiega la ben nota efficacia degli inibitori della 5-alfa reduttasi. Il meccanismo attraverso il quale dall’aumento del diidrotestosterone locale si arriva alla miniaturizzazione e poi alla perdita dei capelli non è stato compiutamente chiarito. In tal senso sono stati proposti l’inibizione della proliferazione delle cellule nella papilla dermica per un processo vascolare basato sull’inibizione della produzione locale del fattore di crescita vascolare ed un processo insulino-resistenza. Ma se si considera il processo di calvizie come androgeno-dipendente, l’alopecia androgenetica deve essere limitata alle sole aree recettrici degli androgeni. Nel cuoio capelluto, questi recettori sono stati individuati solo nell’area frontale e nel vertice, e mai nell’area temporale ed occipitale. In effetti negli uomini è così e l’alopecia androgenetica si presenta solo in queste zone caratteristiche, mentre nelle donne la caduta dei capelli è raramente localizzata a queste sole aree, anche quando, con l’avanzare dell’età, si manifestano ampie zone calve. Nelle donne l’alopecia è, di solito, diffusa anche alle zone non androgeno dipendenti. Inoltre i livelli ormonali degli androgeni nella donna sana sono sempre molto più bassi di quelli presenti nel maschio. Anche il maschio in terapia con finasteride ha livelli di DHT circa 10 volte superiori a quelli della donna con alopecia il che la fa malamente definire come androgenetica.
Nella sostanza gli inibitori della 5-alfa riduttasi appaiono inefficaci nelle donne.
Dosi farmaceutiche di estrogeni (gravidanza, contraccezione) hanno spesso un effetto benefico su molti casi di alopecia probabilmente attraverso diversi meccanismi non anti-androgeni: incremento del fattore di crescita vascolare endoteliale con effetto proliferativo delle cellule della papilla dermica. Dosi farmacologiche di estrogeni, di solito associate ad agenti antiandrogeni simili al progesterone, vengono usati estensivamente con buoni risultati, tuttavia non dimostrati in sede di test clinici. E’ importante anche precisare che la papilla dermica ha un’aromatasi, specificamente nell’area occipitale, la cui funzione non è stata ancora ben definita nell’ambito dell’alopecia femminile. Fatta eccezione per qualche raro caso di anomala produzione ormonale surrenalica o ovarica per difetto enzimatico o per tumore secernente, nelle donne, l’alopecia appare molto diversa da quella maschile ed i meccanismi appaiono nettamente differenti ed, anche se non ancora del tutto chiariti, quasi sempre assimilabili a quelli del Telogen Effluvio Cronico.