Ricerca russa

14 Settembre 2005
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Sul giornale locale leggo la notizia che un'équipe di scienziati russi avrebbe scoperto il gene responsabile della crescita dei capelli, e che in base a tale scoperta sarebbe possibile in futuro produrre delle pomate anti-calvizie. Tale gene, riporta l'articolo, si trova nel terzo cromosoma e regola la crescita della capigliatura grazie alla secrezione di un particolare lipide. Gli scienziati quindi vorrebbero riprodurre questo particolare grasso, per favorire la ricrescita dei capelli.
Si tratta di un trafiletto di poche righe apparso su un quotidiano del ca**o, quindi le notizie vanno prese con le ultrapinze. Voi ne sapete qualcosa di più? Avete letto qualcosa su qualche giornale/rivista seria?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Bravo Bellachioma, almeno hai messo la notizia nella sezione più giusta, che è questa.

Sto indagando intorno a questa ricerca e posso dirvi che in pratica da questa ne deriverebbe l'importanza dell'acido lisofosfatidico, per la proliferazione dei keratinociti. Questo è associato anche con la crescita delle piastrine e quindi si ricollega con il PDFG di cui abbiamo parlato.

Sinora nei dintorni c'era stata una ricerca sulle proprietà dell'acido fosfatidico in vitro e nei topi in vivo.

http://www.nature.com/jid/journal/v121/n3/abs/5601911a.html

Qui sembra che l'LPA (lisofosfatidico) sia meno efficace, ma può essere che nell'uomo in vivo si ribalti la situazione.

Per la cronaca questo tipo di acido (il fosfatidico, non l'LPA) in natura si trova nell'aglio, nel cocomero, nella radice di zenzero, nella soia e nel ginseng.

Ciao

MA - r l i n
 
18 Maggio 2003
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la notizia è reale, qualche connessione con la ricerca recente dall'italia?

http://ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_2027147782.html

un test su 350mila persona, sbaglio o questo pare un refuso?
capisco che non avranno nulla da fare, ma sbaglio o è impossibile un test di tale portata?
antieconomico anche credo...

attendiamo
 

marlin

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9 Maggio 2004
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No, è esatto, hanno fatto uno screening genico a due intere piccole popolazioni Uralo-Altaiche dove questa forma di calvizie è relativamente diffusa in uomini e donne. Sono 95.000 i portatori del gene, ma solo 1.500 quelli gli omozigoti che soffrono di questa carenza enzimatica.

Comunque l'enzima mancante (LIPH) è quello che porterebbe alla produzione del acido lisofosfatidico. E' un fattore di differenziazione piastrinico che è molto importante anche per lo sviluppo del feto e di vari tessuti. E' presente in piccole quantità negli animali e nell'uomo ed è anche un marcatore del cancro alle ovaie quando è in eccesso.

Siccome fa proliferare le cellule è attivo nelle cicatrizzazioni veicolato appunto dalle piastrine (e qui c'è il collegamento col fattore di crescita PDFG, di cui abbiamo parlato l'altro giorno).

Si trova in discrete concentrazioni nella saliva (0,785 nmoli/ml) ed costituisce il motivo per cui gli animali si leccano le ferite, che così si cicatrizzano prima (da cui la frase leccarsi le ferite).

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
[...]acido lisofosfatidico. E' un fattore di differenziazione piastrinico che è molto importante anche per lo sviluppo del feto e di vari tessuti. E' presente in piccole quantità negli animali e nell'uomo ed è anche un marcatore del cancro alle ovaie quando è in eccesso.

Siccome fa proliferare le cellule è attivo nelle cicatrizzazioni veicolato appunto dalle piastrine (e qui c'è il collegamento col fattore di crescita PDFG, di cui abbiamo parlato l'altro giorno).


Ho trovato questo pdf di approfondimento http://www.lipidlibrary.co.uk/Lipids/pa/file.pdf
Ma comunque non vedo applicazioni sistemiche plausibili.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Io, Julien, invece sono molto soddisfatto di questa ricerca, perchè c'è una certa convergenza tra quanto sta accadendo con la tecnica di Klinger con le staminali, l'utilizzo delle PDFG per reinfoltire prima dei trapianti e questa scoperta, il tutto nello spazio di pochi mesi. In pratica le piastrine sembrano possedere alcune sostanze (ammesso che non siano la stessa cosa PDFG e LPA) che favoriscono la proliferazione dei cheratinociti. Se si aggiunge il fatto che le stesse piastrine posseggono il fattore che invece inibisce la crescita ossia quel TGF-beta che viene a sua volta inibito da sostanze come ad esempio la curcumina, mi pare di poter dire che in questo autunno sono maturate delle cose molte importanti per combattere la calvizie.

Sitemicamente forse c'è poco da fare, ma topicamente si aprono diverse strade, per l'utilizzo delle piante di cui sopra a cui si deve aggiungere, l'alfalfa perchè possiede degli analoghi del LPA, ossia la sfingosine:


http://www.lipidlibrary.co.uk/Lipids/pa/index.htm

In altre parole io sto approfondendo il filone, per me nuovo, dei cicatrizzanti, piastrine e dintorni, che mi pare promettente e sul quale stanno convergendo diverse ricerche. Per ora ho capito che non tutti i cicatrizzanti agiscono allo stesso modo sulle diverse cellule, o meglio, che le diverse cellule reagiscono in maniera differente alle diverse sostanze. In altre parole, ci sono fattori giusti per la crescita dei cheratinociti e fattori controindicati.

Ciao

MA - r l i n
 

raccar

Utente
12 Maggio 2006
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Com' è bello assistere a discussioni così costruttive, e poi è bello vedere che effettivamente in questi ultimi tempi si sta assistendo a scoperte consecutive ed importanti per il fattore crescita legata alle cellule.
Spero che i progetti e gli studi vadano avanti nel modo migliore in modo da poter finalmente cantare vittoria tra qualche anno.

Inoltre vorrei fare dei complimenti vivissimi a Marlin, ti trovo una persona di grande cultura ed interessante... non preoccuparti, sono etero e macho [:)] ma è quello che penso di te.

Saluti
raccar
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Grazie, raccar, ma non mi preoccupavo neanche se eri omo ed effemminato[:)].

Comunque, in confidenza, ti dirò che il mio sogno è quello di poter curare la calvizie con la saliva[:)]

Non sto scherazando più di tanto, infatti pur ironizzando un poco, questa cosa era stata detta nel 2003 nei NG USA, quando si era saputo che l'acido fosfatidico fa proliferare i cheratinociti e che la saliva ne è relativamente ricca.

Purtroppo nella saliva c'è anche un po' di testosterone, pertanto sarebbe meglio prendere quella delle nostre compagne/mogli etc.. Forse sono andato troppo in là...[:)] Ma il sogno resta[:p][:)]

Ciao

MA - r l i n
 

raccar

Utente
12 Maggio 2006
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Quindi mi faccio slinguazzare in testa dalla mia compagna per ore dunque... senti devo fare le file tra i capelli oppure no?

saluti
raccar
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì capisco che la cosa si presata a facile ironia, ma ogni tanto bisogna buttarla là (seguendo peraltro la tecnica del brain storming che viene usata dalle aziende per pervenire a idee innovative e nella quale è vietato ironizzare su qualsiasi proposta proprio per non frenare il flusso creativo di pensieri).

Del resto nel mondo animale (che la sa lunga !) dapprima le madri leccano le pellicce dei cuccioli, quindi da grandi sono gli animali adulti a farlo sulla loro stessa pelliccia. Noi umani che antropomorfizziamo tutto, abbiamo sempre detto che lo fanno per lavarsi, ma il motivo principale dovrebbe essere la migliore manutenzione del pelo e la ricrescita dello stesso.

Credo peraltro che la fidanzata non si presterà a questo tipo di operazione[:)], tuttavia si può pensare a un'idroalcoolica, magari più idro che alcoolica[:)]

Ciao

MA - r l i n

 

marlin

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Ad ogni modo è risaputo che le ferite alla bocca, che è composta di diversi tessuti, sono quelle a più rapida guarigione/cicatrizzazione. Per me questo fatto è da attribuire alla saliva e non al tipo di tessuti coinvolti.

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Visto Julien, quello che volevo dire è che diversi indizi si stanno accumulando sulle piastrine e comunque sugli agenti coagulanti.

Mi spigo meglio all'inzio c'è la questione dell'acido arachidonico che produrrebbe anche delle prostaglandine essenziali per la crescita del capello le PGE2, che però sono quello cattive, ossia quelle che non rendono il sangue più fluido come quelle buone.
Poi c'è questa cosa del PDGF che è il fattore di crescita derivato dalle piastrine.
Infine la ricerca russa mette in evidenza gli acidi fosfatidici (PA e LPA), che, a quanto ho capito, hanno a che vedere con le altre cose di cui sopra.

Insomma come dicevamo in altri tempi un po' di cose considerate cattive come questi fattori legati alla coagulazione che sono visti come pericolosi per le malattie cardiovascolari, potrebbero invece essere utili per la crescita dei capelli.

Ciao

MA - r l i n




 
14 Settembre 2005
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Sì ma andando al sodo per noi profani e ignoranti in materia, secondo voi questi esperimenti produrranno risultati concreti in meno di 100-150 anni, diciamo? Concreti= cure veramente efficaci, non palliativi tipo fina o minox?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Andando al sodo, quello che credo di aver capito dalla ricerca in questione è che noi produciamo una specie di minoxidil endogeno. Quando questo viene a mancare il capello non si sviluppa.

Questi acidi fosfatidici hanno già mostrato di far ricrescere il pelo nei topi, da allora sono nati molti brevetti di lozioni, ma non credo che ancora ne circoli una.

Uno degli autori della ricerca (Rogaev) ha accennato en passant a sostanze semplici, in effetti questi acidi sono di facile reperibilità nelle lecitine. Al limite il problema sta nel trovare il veicolante adatto (per i topi pare abbiano usato l'alcool metilico, ma se è per questo nella stessa ricerca il minox è stato messo in una soluzione di dmso).

Ciao

MA - r l i n