Buongiorno.
Ho letto e sentito dire spesso che prima di pensare ad un trapianto occorre che l’AGA si sia stabilizzata.
Poiché si tratta di un processo degenerativo che tipicamente procede in modo non lineare, non capisco cosa si intende per una situazione stabilizzata.
Nel mio caso, ad esempio, sono in cura ormai da più di 4 anni senza interruzioni. La terapia avrà certamente rallentato il processo, ma la situazione è comunque peggiorata nel tempio, rendendosi evidente nella zona frontale mentre il vertex è ancora ben conservato.
Avendo quasi 34 anni, quando potrò considerare un trapianto? Qual’è il criterio insomma?
Uno specialista mi rispose che di solito chi si sottopone ad un trapianto ha una situazione peggiore della mia, ma fermo restando che ognuno ha il suo percorso mi sembra illogico procrastinare l’intervento ad un peggioramento significativo.
Cosa ne pensate?
Grazie mille per l'attenzione!
Ho letto e sentito dire spesso che prima di pensare ad un trapianto occorre che l’AGA si sia stabilizzata.
Poiché si tratta di un processo degenerativo che tipicamente procede in modo non lineare, non capisco cosa si intende per una situazione stabilizzata.
Nel mio caso, ad esempio, sono in cura ormai da più di 4 anni senza interruzioni. La terapia avrà certamente rallentato il processo, ma la situazione è comunque peggiorata nel tempio, rendendosi evidente nella zona frontale mentre il vertex è ancora ben conservato.
Avendo quasi 34 anni, quando potrò considerare un trapianto? Qual’è il criterio insomma?
Uno specialista mi rispose che di solito chi si sottopone ad un trapianto ha una situazione peggiore della mia, ma fermo restando che ognuno ha il suo percorso mi sembra illogico procrastinare l’intervento ad un peggioramento significativo.
Cosa ne pensate?
Grazie mille per l'attenzione!