Riporto da Il Corriere della Sera di oggi:
Per le donne arriva la pillola «trimestrale»
Invendita entro la fine dell'anno, consente di avere
le mestruazioni solo una volta ogni tre mesi
ROMA - Accolta con sollievo da migliaia di americane, arriva anche in Italia la pillola che azzera le mestruazioni ricacciandole nel dimenticatoio con scocciature e dolori. La sperimentazione della «trimestrale», così denominata perché viene presa per tre mesi consecutivi, terminerà a giorni ed entro la fine dell’anno il farmaco verrà lanciato nel nostro mercato dopo la necessaria autorizzazione europea. Positivi i risultati dei test su 400 donne, tra cui 100 italiane, condotti nei centri europei: «C’è stata la completa accettazione da parte delle pazienti e non sono stati rilevati problemi sul metabolismo», tira le conclusioni Gian Benedetto Melis, vicepresidente della giovanissima Società italiana per la contraccezione, coordinatore dello studio italiano. Il ginecologo dell’università di Cagliari saluta con favore l’arrivo di questo nuovo anticoncezionale, a base di due componenti già utilizzati nella contraccezione tradizionale (levonergestrel ed etil estradiolo), il primo ad avere caratteristiche di stagionalità: tre mesi di assunzione consecutiva, una settimana di sospensione e via con un altro trimestre. E’ indicato per le donne con mestruazioni dolorose e abbondanti o che non vogliono averle affatto perché le ritengono una scomodità e non vogliono avere noie per appuntamenti importanti. Ad esempio una gara sportiva, un impegno di lavoro che richiede una forma fisica perfetta.
«Non avrei difficoltà a prescrivere la pillola a chi desidera vivere in libertà l’estate - dice Melis - La contraccezione oggi va intesa in chiave moderna e d’altra parte le donne devono riscattarsi dall’idea del ciclo come segno di fertilità». Il farmaco ha confermato di non provocare effetti collaterali sgraditi e sgradevoli. Niente aumento di peso o gonfiore, notevole riduzione o annullamento completo dei dolori mestruali (endometriosi, ne soffrono il 20-30% delle italiane), assenza di disturbi metabolici. Quando viene interrotta la somministrazione, il flusso riprende con regolarità, la fertilità resta immutata. Non ci sono limiti di prescrizione. Secondo gli sperimentatori, la trimestrale può essere assunte anche per 10 anni, osservando le settimane di pausa. Da 13, le mestruazioni possono essere ridotte a 3-4 all’anno. Il primo congresso della Società italiana di contraccezione
Per le donne arriva la pillola «trimestrale»
Invendita entro la fine dell'anno, consente di avere
le mestruazioni solo una volta ogni tre mesi
ROMA - Accolta con sollievo da migliaia di americane, arriva anche in Italia la pillola che azzera le mestruazioni ricacciandole nel dimenticatoio con scocciature e dolori. La sperimentazione della «trimestrale», così denominata perché viene presa per tre mesi consecutivi, terminerà a giorni ed entro la fine dell’anno il farmaco verrà lanciato nel nostro mercato dopo la necessaria autorizzazione europea. Positivi i risultati dei test su 400 donne, tra cui 100 italiane, condotti nei centri europei: «C’è stata la completa accettazione da parte delle pazienti e non sono stati rilevati problemi sul metabolismo», tira le conclusioni Gian Benedetto Melis, vicepresidente della giovanissima Società italiana per la contraccezione, coordinatore dello studio italiano. Il ginecologo dell’università di Cagliari saluta con favore l’arrivo di questo nuovo anticoncezionale, a base di due componenti già utilizzati nella contraccezione tradizionale (levonergestrel ed etil estradiolo), il primo ad avere caratteristiche di stagionalità: tre mesi di assunzione consecutiva, una settimana di sospensione e via con un altro trimestre. E’ indicato per le donne con mestruazioni dolorose e abbondanti o che non vogliono averle affatto perché le ritengono una scomodità e non vogliono avere noie per appuntamenti importanti. Ad esempio una gara sportiva, un impegno di lavoro che richiede una forma fisica perfetta.
«Non avrei difficoltà a prescrivere la pillola a chi desidera vivere in libertà l’estate - dice Melis - La contraccezione oggi va intesa in chiave moderna e d’altra parte le donne devono riscattarsi dall’idea del ciclo come segno di fertilità». Il farmaco ha confermato di non provocare effetti collaterali sgraditi e sgradevoli. Niente aumento di peso o gonfiore, notevole riduzione o annullamento completo dei dolori mestruali (endometriosi, ne soffrono il 20-30% delle italiane), assenza di disturbi metabolici. Quando viene interrotta la somministrazione, il flusso riprende con regolarità, la fertilità resta immutata. Non ci sono limiti di prescrizione. Secondo gli sperimentatori, la trimestrale può essere assunte anche per 10 anni, osservando le settimane di pausa. Da 13, le mestruazioni possono essere ridotte a 3-4 all’anno. Il primo congresso della Società italiana di contraccezione