Ciao carissima Cleo……certo che te ne parlo!!!
Sai benissimo che per me è sempre un piacere essere a vostra disposizione ogni qual volta mi è possibile… (veramente alle volte, anche quando mi è difficile…[
])
In effetti hai afferato precisamente il concetto e per quanto condivida la serietà degli studi non abbraccio assolutamente la causa; e vi spiego i miei motivi!!!
Tenendo presente che mi sono avvicinato a queste nozioni già dal 1991, seguendo Ratti in un “Proffesional Day” in cui l’argomento era proprio questo e che ne rimasi allora piacevolmente colpito devo dire che dopo attente valutazioni ho ritenuto opportuno non utilizzare questa tecnica.
Ho letto l’articolo che tu Cleo hai favolosamente selezionato per noi.. (come al solito brava…)
è ritengo che sia chiaro e completo; ed in merito allo stesso vi faccio notare alcune cose…
Cominciamo da qui…
Citazione:” Dai dati clinici, tecnici e analizzando le ricerche, si può ragionevolmente affermare che usare lenti per ortocheratologia notturna non è più rischioso dell'uso di lenti a contatto Rigide Gas Permeabili di tipo tradizionale.”
Si parla di “rischi” non differenti da quelli normalmente imputabili all’uso delle l.a.c. (abbr. lenti a contatto) R.G.P., quindi dobbiamo ricordarci di considerarli a prescindere!!!
E continuiamo con questo…
” Citazione:Inoltre, dato che il processo è reversibile, in caso d’insoddisfazione si può interrompere il trattamento e tornare agli occhiali o a lenti a contatto tradizionali”. Considerazione quest’ultima peraltro illuminante!!
Immaginate infatti, che se il processo è “reversibile” e quindi non “permanente; ed allora non vedo onestamente quale possa essere il senso di investire un considerevole quantità di soldini.. (costi peraltro chiaramente e degnamente considerati nell’articolo..) per qualcosa che, a parte per immediate necessita, non ha nessun senso risolutivo!!!!!
Osserviamo anche che…
Citazione:“La cornea non subisce un processo d’appiattimento e disappiattimento ma, una volta rimodellata, mantiene la sua nuova forma con l'uso delle cosiddette lenti di mantenimento. “
Il “rimodellamento” è in ogni modo ed inevitabilmente ,dovuto ad un cambiamento morfologico (della forma) dovuto ad un’azione coatta e meccanicamente parlando alle volte anche non felicissima….
E’ bene non dimenticare le probabili abrasioni corneali determinate da un uso magari non brillante di una lenta in condizioni non ottimali
Citazione:“un uso limitato alla sola notte garantisce, perciò, un’ossigenazione corneale più che sufficiente.”
Garantirebbe!!!!!! Poiché tutte le considerazioni sul metabolismo corneale con l’uso di l.a.c. sono fatte in condizioni d’uso “normale”
Infatti, per quanto riguarda la “respirazione” dell’occhio è bene ricordare che avviene grazie alla quantità di superficie a contatto con l’aria.. (per lo meno in larghissima misura) e la chiusura palpebrale limita ovviamente, e naturalmente il normale apporto d’ossigeno che essendo di notte quasi dimezzata, va ad inficiare la considerazione su citata!!!! Figuriamoci poi con una lentina all'interno che ne limita ancor più la traspirazione.!!!!![B)]
Quindi in definitiva per questi ed altri motivi che non citerò per evitare di annoiarvi.ritengo non per tutti opportuno l’avvicinamento a questa “soluzione”.
E tanto per dirne un'altra una mia collega che faceva ortocheratologia ha smesso già da tempo di utilizzare questa tecnica.[:O][:O]
Per il momento vi saluto e ricordandovi di chiamarmi per qualsiasi cosa v’interessi mi congedo con un grande abbraccio [:51]
Ciao dolcissima Cleo …spero di essere stato suficentemente chiaro, e se cosi non dovesse essere, scrivimi pure e se potrò rimedierò alle mie pecche..
Un grande abbraccio
Baci
[:10]