Da biologo penso che l'approccio della intercytex sia sicuramente interessante...
L'uso di cellule staminali tissutali sono senza dubbio e potenzialmente uno degli approcci
più promettenti nella soluzione della calvizie...Mi spiace però porvi la questione di quanto mi sembri semplicistico il loro approccio che consiste essenzialmente nel recuperare una classe di cellule staminali della papilla da zone immuni all'aga, moltiplicarle condizionandole in un terreno di coltura ad hoc e microiniettate sulle zone glabre...
Le cellule in questione hanno senza dubbio un carattere di multipotenza, e nell'ambito della struttura follicolare sono le responsabili della ricrescita dei capelli...Mi chiedo però come queste cellule separate dalla loro sede originaria e re-impiantate in una zona glabra possano per prima cosa guidare l'organizzazione ex novo di una struttura complessa come un follicolo, con tanto di sistema vascolare, e in seconda istanza sapere quando questa struttura è completa e quando cominciare a moltiplicarsi per produrre nuovi capelli. Altra domanda è come queste cellule che per loro natura si moltiplicano fortemente si sappiano regolare senza il rischio di deriva tumorale...
Molto più probabile è che la microiniezione riesca a bassa efficienza a veicolare cellule manipolate nelle sedi dove normalmente ci sono ma sono sensibili all'aga...Questo significherebbe che questo sistema non fa miracoli...Conoscendo un po' il mondo della ricerca, è probabile che della grande mole di finanziamenti che gli stanno piovendo addosso solo una parte serve per la fase II di questo sistema, mentre è molto più probabile che servano in realtà a finanziare cose a più lungo termine, come la ricerca sulle cellule staminali residenti nei tessuti affetti da aga: quelle sì cuna volta imparato a stimolarle saranno la cura del nostro problema.