Notizia ansa contro i tumori

xraptor

Utente
14 Marzo 2005
321
0
265
DIETA SANA E ANCHE FARMACI CONTRO I TUMORI
ROMA - Aspirina, vitamina A (retinoide), ormoni, sono alcuni dei farmaci con cui si possono prevenire i tumori nei soggetti ad alto rischio, una terapia preventiva che prende sempre più piede anche in Italia. La prevenzione farmacologica si deve però accompagnare a stili di vita sani, una buona alimentazione ed eliminazione dei fattori di rischio, spiega nel corso del workshop interattivo 'Prevenzione Farmacologia in Oncologia' presso dell'IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni Adriana Albini, Responsabile della Ricerca Oncologica IRCCS MultiMedica, in collaborazione con Alberto Costa di ESO, Scuola Europea di Oncologia, e Paolo Morazzoni di Indena.

Con prevenzione farmacologia spiega Albini - si indica la somministrazione a pazienti a rischio per lo sviluppo di tumori, di farmaci a bassa tossicità per i quali esistano forti evidenze sperimentali, cliniche o epidemiologiche della capacità di diminuire l'incidenza di particolari neoplasie. Gli esempi più importanti di chemiopreventivi sono il tamoxifen e altri anti-estrogeni per la prevenzione del tumore secondario al seno, alcuni retinoidi, tra cui la fenretinide, usati per la prevenzione di recidive di neoplasie al seno in donne in premenopausa, la finasteride, un inibitore dell'enzima che converte il testosterone, per la prevenzione dei tumori prostatici. Altre sostanze importanti in farmaco-prevenzione sono gli anti-infiammatori non steroidei (FANS).

In prevenzione farmacologica si possono impiegare anche estratti da componenti della dieta, oppure chemioterapici a bassissime dosi, in un regime definito di 'metronomica'. L'importanza di questo approccio in termini di abbassamento del rischio di neoplasia è notevole, concludono gli esperti.
 

xraptor

Utente
14 Marzo 2005
321
0
265
DIETA SANA E ANCHE FARMACI CONTRO I TUMORI
ROMA - Aspirina, vitamina A (retinoide), ormoni, sono alcuni dei farmaci con cui si possono prevenire i tumori nei soggetti ad alto rischio, una terapia preventiva che prende sempre più piede anche in Italia. La prevenzione farmacologica si deve però accompagnare a stili di vita sani, una buona alimentazione ed eliminazione dei fattori di rischio, spiega nel corso del workshop interattivo 'Prevenzione Farmacologia in Oncologia' presso dell'IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni Adriana Albini, Responsabile della Ricerca Oncologica IRCCS MultiMedica, in collaborazione con Alberto Costa di ESO, Scuola Europea di Oncologia, e Paolo Morazzoni di Indena.

Con prevenzione farmacologia spiega Albini - si indica la somministrazione a pazienti a rischio per lo sviluppo di tumori, di farmaci a bassa tossicità per i quali esistano forti evidenze sperimentali, cliniche o epidemiologiche della capacità di diminuire l'incidenza di particolari neoplasie. Gli esempi più importanti di chemiopreventivi sono il tamoxifen e altri anti-estrogeni per la prevenzione del tumore secondario al seno, alcuni retinoidi, tra cui la fenretinide, usati per la prevenzione di recidive di neoplasie al seno in donne in premenopausa, la finasteride, un inibitore dell'enzima che converte il testosterone, per la prevenzione dei tumori prostatici. Altre sostanze importanti in farmaco-prevenzione sono gli anti-infiammatori non steroidei (FANS).

In prevenzione farmacologica si possono impiegare anche estratti da componenti della dieta, oppure chemioterapici a bassissime dosi, in un regime definito di 'metronomica'. L'importanza di questo approccio in termini di abbassamento del rischio di neoplasia è notevole, concludono gli esperti.
 

xraptor

Utente
14 Marzo 2005
321
0
265
DIETA SANA E ANCHE FARMACI CONTRO I TUMORI
ROMA - Aspirina, vitamina A (retinoide), ormoni, sono alcuni dei farmaci con cui si possono prevenire i tumori nei soggetti ad alto rischio, una terapia preventiva che prende sempre più piede anche in Italia. La prevenzione farmacologica si deve però accompagnare a stili di vita sani, una buona alimentazione ed eliminazione dei fattori di rischio, spiega nel corso del workshop interattivo 'Prevenzione Farmacologia in Oncologia' presso dell'IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni Adriana Albini, Responsabile della Ricerca Oncologica IRCCS MultiMedica, in collaborazione con Alberto Costa di ESO, Scuola Europea di Oncologia, e Paolo Morazzoni di Indena.

Con prevenzione farmacologia spiega Albini - si indica la somministrazione a pazienti a rischio per lo sviluppo di tumori, di farmaci a bassa tossicità per i quali esistano forti evidenze sperimentali, cliniche o epidemiologiche della capacità di diminuire l'incidenza di particolari neoplasie. Gli esempi più importanti di chemiopreventivi sono il tamoxifen e altri anti-estrogeni per la prevenzione del tumore secondario al seno, alcuni retinoidi, tra cui la fenretinide, usati per la prevenzione di recidive di neoplasie al seno in donne in premenopausa, la finasteride, un inibitore dell'enzima che converte il testosterone, per la prevenzione dei tumori prostatici. Altre sostanze importanti in farmaco-prevenzione sono gli anti-infiammatori non steroidei (FANS).

In prevenzione farmacologica si possono impiegare anche estratti da componenti della dieta, oppure chemioterapici a bassissime dosi, in un regime definito di 'metronomica'. L'importanza di questo approccio in termini di abbassamento del rischio di neoplasia è notevole, concludono gli esperti.
 

xraptor

Utente
14 Marzo 2005
321
0
265
naturalmente nulla di nuovo..
era solo per chiarire la posizione nei confronti di chi dice che la fina a lungo andare causa tumori
 

jack

Utente
2 Gennaio 2004
931
0
265
si come no.
sai che e io da oggi inizio a prende un'antidolorifico nel caso dovessi capitarmi un giorno che mi faccia male qualcosa.
 

carrera

Utente
19 Settembre 2006
2,711
1
615
La notizia è ormai datata...
Purtroppo uno studio recente documenta come la finasteride in pazienti con IPB abbia ridotto l'incidenza di tumori benigni ma abbia aumentato le percentuali di tumori più gravi.
Naturalmente si parla di dosaggi maggiori e soprattutto di pazienti affetti già da iperplasia prostatica e non di giovani.
 

dr_paolo gigli

Moderatore
Staff
16 Marzo 2003
30,918
1,127
2,015
Non e' assolutamente vero che la finasteride aumenta i tumori IN ALCUN CASO .Carrera hai male interpretato i lavori scientifici ed hai tratto conclusioni affrettate da non addetto ai lavori, ho gia' spiegato che la finasteride se usata in un soggetto che e' GIA' AFFETTO DA UN PREESISTENTE TUMORE ALLA PROSTATA NON DIAGNOSTICATO puo' ritardarne la diAGNOSI Ma non ne E' CERTAMENTE LA CAUSA.L'eta' media in cui viene usata la finasteride in campo tricologico cioe' da 20 a 40 anni non e' un eta' a rischio per i tumori della prostata che compaiono tra la quinta e la sesta decade. Spero di aver chiarito ed ad ognuno il suo lavoro ...

saluti
 

carrera

Utente
19 Settembre 2006
2,711
1
615
http://www.scienzaesperienza.it/news/new.php?id=0092
Non ho male interpretato proprio nulla...
Che poi la finasteride in ambito tricologico venga usata in soggetti giovani e a dosaggi inferiori lo avevo già specificato io e non c'era bisogno di ribadirlo, la mia era una risposta al quesito sulla prevenzione di eventali tumori messa in luce da XRaptor.

 

dr_paolo gigli

Moderatore
Staff
16 Marzo 2003
30,918
1,127
2,015
Conferma le mie affermazioni, hai affermato che la finasteride aumenta la % di tumori gravi il che non e' assolutamente vero .
saluti
 

carrera

Utente
19 Settembre 2006
2,711
1
615
Mah... Credo di parlare la lingua italiana in modo abbastanza comprensibile.
La finasteride in pazienti affetti da IPB riduce il rischio di sviluppare tumori lievi (che l'organismo avrebbe potuto debellare da solo) ma aumenta quello di sviluppare tumori più cattivi.
E' ovvio che parliamo sempre di pazienti affetti da IPB come ho già specificato nel mio post incriminato.

 

dr_paolo gigli

Moderatore
Staff
16 Marzo 2003
30,918
1,127
2,015
Chi ha preso la finasteride ha avuto meno tumori, però quelli erano di una natura molto più aggressiva, come se si fosse accelerata la crescita proprio dei tipi meno raccomandabili

al di la dell'articolo non di natura scientifica che hai citato, il verbo usato e' fosse e la frase si presta a doppi sensi lo capisco, ma la realta dei fatti e' che trovare un tumore piu' aggressivo non siognifica automaticamente che la causa sia la finasteride, semmai che ci puo' essere stato un ritardo diagnostico e qui siamo d'accordo.Ma da qui a dire che la finasteride aumenta l'incidenza di tumori maligni e' ben altra cosa , ne convieni..
saluti
 

carrera

Utente
19 Settembre 2006
2,711
1
615
L'articolo non è di natura scientifica ma il riferimento in esso contenuto lo è di certo...
Non mi torna il suo discorso poichè non si capisce come mai i tumori cattivi non siano stati riscontrati anche nel gruppo non trattato con la finasteride, infatti, se quest'ultima fosse stata responsabile solo di un ritardo nella diagnosi anche il gruppo non trattato li avrebbe dovuti sviluppare in tempi molto più brevi ma questo non è avvenuto per cui il dubbio sul fatto che la finasteride possa aver avuto un ruolo anche marginale nello sviluppo dei suddetti tumori è legittimo...


 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
13,602
10
2,015
Caro Carrera,
prova a leggere questo:
http://www.mayoclinicproceedings.com/inside.asp?AID=2392&UID=
baci
 

carrera

Utente
19 Settembre 2006
2,711
1
615
Ciao Claudia!
Come stai? L'articolo che hai postato mi lascia un pò perplesso poichè fà riferimento ad un Hair Center e quando si parla di capelli la finasteride viene sempre difesa poichè è una delle poche cose realmente efficace...

 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
13,602
10
2,015
Grazie Carrera, sto benone!
Vediamo se di questa fonte ti fidi di più...[:D]
http://www.prostate-cancer.org/education/staging/Bostwick_DoesFinasterideAlter.html
baci