DIETA SANA E ANCHE FARMACI CONTRO I TUMORI
ROMA - Aspirina, vitamina A (retinoide), ormoni, sono alcuni dei farmaci con cui si possono prevenire i tumori nei soggetti ad alto rischio, una terapia preventiva che prende sempre più piede anche in Italia. La prevenzione farmacologica si deve però accompagnare a stili di vita sani, una buona alimentazione ed eliminazione dei fattori di rischio, spiega nel corso del workshop interattivo 'Prevenzione Farmacologia in Oncologia' presso dell'IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni Adriana Albini, Responsabile della Ricerca Oncologica IRCCS MultiMedica, in collaborazione con Alberto Costa di ESO, Scuola Europea di Oncologia, e Paolo Morazzoni di Indena.
Con prevenzione farmacologia spiega Albini - si indica la somministrazione a pazienti a rischio per lo sviluppo di tumori, di farmaci a bassa tossicità per i quali esistano forti evidenze sperimentali, cliniche o epidemiologiche della capacità di diminuire l'incidenza di particolari neoplasie. Gli esempi più importanti di chemiopreventivi sono il tamoxifen e altri anti-estrogeni per la prevenzione del tumore secondario al seno, alcuni retinoidi, tra cui la fenretinide, usati per la prevenzione di recidive di neoplasie al seno in donne in premenopausa, la finasteride, un inibitore dell'enzima che converte il testosterone, per la prevenzione dei tumori prostatici. Altre sostanze importanti in farmaco-prevenzione sono gli anti-infiammatori non steroidei (FANS).
In prevenzione farmacologica si possono impiegare anche estratti da componenti della dieta, oppure chemioterapici a bassissime dosi, in un regime definito di 'metronomica'. L'importanza di questo approccio in termini di abbassamento del rischio di neoplasia è notevole, concludono gli esperti.
ROMA - Aspirina, vitamina A (retinoide), ormoni, sono alcuni dei farmaci con cui si possono prevenire i tumori nei soggetti ad alto rischio, una terapia preventiva che prende sempre più piede anche in Italia. La prevenzione farmacologica si deve però accompagnare a stili di vita sani, una buona alimentazione ed eliminazione dei fattori di rischio, spiega nel corso del workshop interattivo 'Prevenzione Farmacologia in Oncologia' presso dell'IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni Adriana Albini, Responsabile della Ricerca Oncologica IRCCS MultiMedica, in collaborazione con Alberto Costa di ESO, Scuola Europea di Oncologia, e Paolo Morazzoni di Indena.
Con prevenzione farmacologia spiega Albini - si indica la somministrazione a pazienti a rischio per lo sviluppo di tumori, di farmaci a bassa tossicità per i quali esistano forti evidenze sperimentali, cliniche o epidemiologiche della capacità di diminuire l'incidenza di particolari neoplasie. Gli esempi più importanti di chemiopreventivi sono il tamoxifen e altri anti-estrogeni per la prevenzione del tumore secondario al seno, alcuni retinoidi, tra cui la fenretinide, usati per la prevenzione di recidive di neoplasie al seno in donne in premenopausa, la finasteride, un inibitore dell'enzima che converte il testosterone, per la prevenzione dei tumori prostatici. Altre sostanze importanti in farmaco-prevenzione sono gli anti-infiammatori non steroidei (FANS).
In prevenzione farmacologica si possono impiegare anche estratti da componenti della dieta, oppure chemioterapici a bassissime dosi, in un regime definito di 'metronomica'. L'importanza di questo approccio in termini di abbassamento del rischio di neoplasia è notevole, concludono gli esperti.