Le offese mi scivolano addosso, nella vita, e io per vita ho un concetto molto ampio che, viste le risposte, neppure conviene descriva, intendo qualcosa di più che andare tutti i giorni al lavoretto, avere un paio di bambini e una mogliettina felice.
Quale è lo scopo di tutto ciò se manca qualcosa di più profondo? Sono questi i valori più profondi dell'uomo?
Cullatevi nell'illusione che lo siano, la realtà è che la società di uomini, per la sua stessa sopravvivenza, ha fatto sì di inoculare questi valori e spacciarli come fondamentali (per essa sono fondamentali, ma niente congiure o complotti, sono il più lontano possibile da certe ca**ate). Purtroppo non è così, neppure la guida delle nazioni lo è, ma ciò non significa che io tolga valore a tutto, hanno un valore, che è quello della sopravvivenza, possibilmente ordinata e in progresso, della specie umana.
Ne tolgo il valore fondamentale che gli date voi, e gli rendo il loro reale valore derivato, o relativo che hanno. E taccio su altre cose, non essendo uno questo il luogo deputato a parlarne, due non mi capireste e dall'odio al livore (in realtà sono la persona più schietta e mansueta di questo mondo, ho dovuto lottare a lungo per mascherare la mia indole altrimenti facile preda dei tranelli altrui) potreste passare a dire che sono matto poiché intreccio la vita umana con alcuni aspetti fondamentali dell'esistenza, che -ribadisco- nulla hanno a che vedere con i presunti valori che indicate voi. Essi sono solo funzionali, hanno una loro dignità, ma ci sono determinati aspetti che, pur se celati al momento alla vista dell'uomo esistono e sono immanenti.
Anzi, pare che la maggior parte degli esseri umani non ne sospetti nemmeno l'esistenza, ed in ciò la similitudine allo stato di natura è dannatamente forte.
Io non posso certo svelarli, ma mi ritengo fortunato perché ne percepisco l'esistenza, e sono fiducioso che un giorno qualche essere vivente discendente dell'uomo possa comprenderli bene. Ecco il valore che io do ai vostri valori (una mi ha tacciato di averne di assurdi, potrei dire la stessa cosa), senza di essi non ci sarebbe quel proseguo di vita che, pur non necessario, è altamente significante.
Tuttavia, se vita deve esservi deve essere una vita rivolta al progresso e alla conoscenza, non al quieto vivere alla sussistenza, che non sono mai stabiliti in eterno.
L'eternità non è un periodo molto lungo, ma qui c'è gente per cui un singolo milione di anni è già eternità, ne sono certo, e me ne dispiace.
Ciò che sbaglio, e so di sbagliare, è il mio approccio, tutt'altro che pedagogico come dovrebbe essere, ma penso che anche una terapia d'urto possa servire in qualche caso.