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xenorespiro

Utente
18 Marzo 2007
13
0
5
da www.haisentito.it
Problemi di calvizie? È tutta colpa di una proteina.
Se c’è un problema che affligge tanti, tantissimi uomini, è la calvizia. Chiome folte che da giovani adornavano i volti e che con l’andare del tempo si diradano sempre di più: la fronte diventa sempre più “ampia” e la lotta contro la caduta dei capelli sembra si possa rallentare ma non arrestare. Così c’è chi accetta la nuova condizione e va diritto verso un taglio netto, chi invece fa più fatica e cerca di rallentare il processo il più possibile con farmaci e prodotti spesso molto costosi che non sempre danno il risultato sperato. Dagli Stati Uniti però sembra arrivare una nuova speranza per chi sogna ancora una folta capigliatura e promette di fare miracoli.

Il Daily Telegraph ha infatti dato spazio a una nuova ricerca effettuata dal professore George Cotsarelis dell’università della Pennsylvania e pubblicata sul Science Translational Medicine. Dopo un test effettuato su “più di 20 uomini con calvizie“, i ricercatori hanno individuato la presenza di una proteina, la PGD2, con livelli tre volte superiori nelle zone calve rispetto a quelle con i capelli.

La scoperta rappresenta una novità nella lotta alla calvizia perché in commercio ci sono già almeno dieci farmaci in grado di “bloccare i recettori della PGD2“, come scrivono i ricercatori.

Questo potrebbe portare a nuove cure per la forma più comune di perdita dei capelli negli uomini, l’alopecia. I titolari dello studio parlano proprio di una scoperta ad “alta potenzialità” che dovrebbe portare a un grande interesse da parte di molte case farmaceutiche visto che si tratta di una scoperta “inaspettata” e nuova.

Se si riuscisse a creare un farmaco apposito basato su questi studi e quindi in grado di inibire la proteina, il processo della perdita dei capelli potrebbe essere fermato, anche se non si può sperare che i follicoli atrofizzati, quelli delle zone dove la calvizia è già avanzata, possano tornare in piena attività.

In ogni caso bisongerà attendere, anche perché gli stessi ricercatori ammettono che “serviranno ulteriori studi“. Nel frattempo, uomini, non vi resta che abituarvi al vostro nuovo look.
 

xenorespiro

Utente
18 Marzo 2007
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da www.haisentito.it
Problemi di calvizie? È tutta colpa di una proteina.
Se c’è un problema che affligge tanti, tantissimi uomini, è la calvizia. Chiome folte che da giovani adornavano i volti e che con l’andare del tempo si diradano sempre di più: la fronte diventa sempre più “ampia” e la lotta contro la caduta dei capelli sembra si possa rallentare ma non arrestare. Così c’è chi accetta la nuova condizione e va diritto verso un taglio netto, chi invece fa più fatica e cerca di rallentare il processo il più possibile con farmaci e prodotti spesso molto costosi che non sempre danno il risultato sperato. Dagli Stati Uniti però sembra arrivare una nuova speranza per chi sogna ancora una folta capigliatura e promette di fare miracoli.

Il Daily Telegraph ha infatti dato spazio a una nuova ricerca effettuata dal professore George Cotsarelis dell’università della Pennsylvania e pubblicata sul Science Translational Medicine. Dopo un test effettuato su “più di 20 uomini con calvizie“, i ricercatori hanno individuato la presenza di una proteina, la PGD2, con livelli tre volte superiori nelle zone calve rispetto a quelle con i capelli.

La scoperta rappresenta una novità nella lotta alla calvizia perché in commercio ci sono già almeno dieci farmaci in grado di “bloccare i recettori della PGD2“, come scrivono i ricercatori.

Questo potrebbe portare a nuove cure per la forma più comune di perdita dei capelli negli uomini, l’alopecia. I titolari dello studio parlano proprio di una scoperta ad “alta potenzialità” che dovrebbe portare a un grande interesse da parte di molte case farmaceutiche visto che si tratta di una scoperta “inaspettata” e nuova.

Se si riuscisse a creare un farmaco apposito basato su questi studi e quindi in grado di inibire la proteina, il processo della perdita dei capelli potrebbe essere fermato, anche se non si può sperare che i follicoli atrofizzati, quelli delle zone dove la calvizia è già avanzata, possano tornare in piena attività.

In ogni caso bisongerà attendere, anche perché gli stessi ricercatori ammettono che “serviranno ulteriori studi“. Nel frattempo, uomini, non vi resta che abituarvi al vostro nuovo look.
 

xenorespiro

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Problemi di calvizie? È tutta colpa di una proteina.
Se c’è un problema che affligge tanti, tantissimi uomini, è la calvizia. Chiome folte che da giovani adornavano i volti e che con l’andare del tempo si diradano sempre di più: la fronte diventa sempre più “ampia” e la lotta contro la caduta dei capelli sembra si possa rallentare ma non arrestare. Così c’è chi accetta la nuova condizione e va diritto verso un taglio netto, chi invece fa più fatica e cerca di rallentare il processo il più possibile con farmaci e prodotti spesso molto costosi che non sempre danno il risultato sperato. Dagli Stati Uniti però sembra arrivare una nuova speranza per chi sogna ancora una folta capigliatura e promette di fare miracoli.

Il Daily Telegraph ha infatti dato spazio a una nuova ricerca effettuata dal professore George Cotsarelis dell’università della Pennsylvania e pubblicata sul Science Translational Medicine. Dopo un test effettuato su “più di 20 uomini con calvizie“, i ricercatori hanno individuato la presenza di una proteina, la PGD2, con livelli tre volte superiori nelle zone calve rispetto a quelle con i capelli.

La scoperta rappresenta una novità nella lotta alla calvizia perché in commercio ci sono già almeno dieci farmaci in grado di “bloccare i recettori della PGD2“, come scrivono i ricercatori.

Questo potrebbe portare a nuove cure per la forma più comune di perdita dei capelli negli uomini, l’alopecia. I titolari dello studio parlano proprio di una scoperta ad “alta potenzialità” che dovrebbe portare a un grande interesse da parte di molte case farmaceutiche visto che si tratta di una scoperta “inaspettata” e nuova.

Se si riuscisse a creare un farmaco apposito basato su questi studi e quindi in grado di inibire la proteina, il processo della perdita dei capelli potrebbe essere fermato, anche se non si può sperare che i follicoli atrofizzati, quelli delle zone dove la calvizia è già avanzata, possano tornare in piena attività.

In ogni caso bisongerà attendere, anche perché gli stessi ricercatori ammettono che “serviranno ulteriori studi“. Nel frattempo, uomini, non vi resta che abituarvi al vostro nuovo look.