Ci tengo a precisare che sono d'accordissimo con Pier e Cristina: sono ambientalista sin da piccola (sono stata una boy scout per molti anni[], tesserata WWF e LIPU, e ancora oggi sostengo varie associazioni ambientaliste): credo che le scelte etiche da fare a tavola non si debbano limitare al rifiuto della carne, ma una serie complessa di valutazioni gastronomiche che vanno dal rifiuto degli OGM, ad esempio, o alla scelta di prodotti locali piuttosto che di importazione. I cibi biologici sono non solo una salvaguardia della nostra salute, ma attraverso l'utilizzo di tecniche di coltura senza pesticidi, garantiamo la salvaguardia del nostro pianeta e delle sue speci viventi. Per non parlare poi del maltrattamenti subiti dagli animali negli allevamenti tradizionali, anche quelli non destinati al macello ma alla riproduzione (pensiamo alle galline rinchiuse in gabbie minuscole ed utilizzate come semplici macchine da riproduzione). Ci tenevo a chiarirlo perché ci sono molte persone che scelgono di non mangiare carne con l'intento di salvare gli animali ma alla fine ripiegano su altre scorciatoie che sortiscono comunque effetti negativi o addirittura disastrosi, relegando la loro scelta primaria ad una semplice fuga dai pesi che hanno sulla coscienza e che in fondo, agli amici animali, servono a poco se non a nulla.
Baci
Marina
Baci
Marina