motivi per restare in italia o andar via

kiske202

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4 Giugno 2012
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Boh...io ho diversi amici in giro x il mondo tra australia,uk,spagna,germania e uno a tenerife...ci fosse uno solo che rimpiange l'italia (nemmeno i 2 che sono andati in spagna.La meta migliore sarebbe l'australia ma sono molto fiscali e rigidi (fanno bene),il lavoro lo si trova per lo più da stranieri nel campo agricolo ma quando mi hanno detto gli stipendi (7/800 euro a settimana) sono rimasto di sasso...ti fanno strapagare i vizi dal fumo all'alcool e se non hai buone referenze ti rispediscono a casa a calci altro che terrorismo :-D
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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pantaleo poli ha scritto:
Sono in pensione e vorrei andare via , preferibilmente Portogallo dove al momento sulla pensione non viene applicata alcuna tassazione , oppure Canarie dove la tassazione è più bassa di quella italiana.Ho detto vorrei perchè ho mio figlio che lavora in italia.Le ragioni del perchè sono molte,prima di tutto la politica , almeno quella attuale dittatoriale,poi le tasse,il costo della vita,la sanità,le ingiustizie nei confronti degli italiani poveri sfrattati per far posto ai clandestini.Non se ne può più,delinquenza ai massimi vertici,islamizzazione forzata del nostro paese.Di oggi la notizia che incendiano gli alberi di natale,la morte della cinesina travolta dal treno per inseguire tre nomadi,anziani picchiati ora anche per la strada,in pieno giorno davanti a tutti,e futuro incerto per i giovani italiani senza lavoro , mentre loro , i privilegiati ,dopo quattro anni prendono la pensione e che pensione , mentre i lavoratori italiani dopo 40 anni per andare in pensione devono accendere un mutuo in banca ed un cero alla madonna.Sanità che ci costa un occhio , quasi tutti i medicinali a pagamento e restrizioni per le analisi.Non sono buoni motivi per andarsene ?

Purtroppo in Italia (avendo vissuto all'estero forse lo noto di più), c'è stato un vero e proprio menefreghismo e di abbandono e queste sono le conseguenze che hai descritto. in altri paesi ci sono ghetti e quartieri molto pericolosi ma in generale non c'è il degrado che si vede in italia ad esempio non ho mai visto baraccopoli e campi rom dove la gente vive nel sudiciume e brucia pneumatici come avviene in Italia.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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solemare ha scritto:
L'arma più forte per cambiare le cose è la democrazia, quindi il voto. I poteri forti stanno cercando in tutti i modi di limitare la nostra libertà decisionale perché una rivoluzione silenziosa e democratica è già in atto. Abbiamo avuto per la prima volta un presidente della repubblica eletto 2 volte, la sinistra che governa in coalizione con la destra e adesso un nuovo governo che proverà a rifare una nuova legge elettorale che possa dare ancora qualche possibilità di vita. Sono in serie difficoltà e questo è evidente anche perché ormai ai giornali e mezzi di comunicazione non crede più nessuno.
Le cose hanno già cominciato a cambiare e questo è solo l'inizio.


Non ti illudere mio caro per la vittoria del No al referendum. da quanto riporta la stampa in Italia è molto probabile che la nuova legge elettorale sarà di tipo maggioritario (niente più Italicum) il che significa che si ritorna agli anni 70 dove il governo era sostenuto da una coalizione delle forze politiche più forti.

Ora considerando che il M5S ha dichiarato di non fare alleanze è scontato che con questa nuova legge elettorale governerà una coalizione di Pd e Forza Italia e quella rivoluzione te la scordi.

Il M5S in un sistema maggioritario per spuntarla dovrebbe solo allearsi con la Lega di Salvini (a me piace Salvini) ma la vedo difficile. E' assai più probabile che il Pd e Forza Italia (Berlusconi non vuole cedere il comando a Salvini), diano vita a una sorta di nuova Dc 2.0 con dentro anche i Renziani (quelli di Ala e Ncd per capirci).

La gente ha espresso un voto di protesta e ha ottenuto la caduta di Renzi ma da qui a pensare a un ribaltamento della vecchia politica ce ne vuole.
 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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se continua a irritare cosi il popolo italiano la vecchia politica si prende una batosta pure col proporzionale.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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artiglio5825 ha scritto:
se continua a irritare cosi il popolo italiano la vecchia politica si prende una batosta pure col proporzionale.


Speriamo! Ma poi?
 

solemare

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29 Ottobre 2010
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Certo che non molleranno l'osso facilmente, ma c'è una nuova presa di coscienza da parte del popolo. Il cambiamento sarà lento ma inevitabile,è un'epidemia che si sta diffondendo_Ormai sono allo scoperto, e tutti i giorni danno prova della loro mala fede assecondata dai media. Il cambiamento è sotto i nostri occhi e la loro difficoltà ancora di più. Sono dei morti tenuti in vita dai giornali ma le informazioni ormai hanno sempre meno filtri. Abbiate fiducia e pazienza
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Mah, io l'unico cambiamento che vedo sono sempre più aziende italiane passare in mani straniere. non abbiamo più una compagnia aerea di bandiera, a breve scaleranno Mediaset poi toccherà al Monte dei Paschi. gli stranieri hanno comprato aziende storiche (Indesit, Perugina, Ducati, Peroni e tantissime altre). arriva lo straniero, compra (spesso licenzia) e stravolge tutto in primis il made in Italy fiore all'occhiello del ns paese. ok sono le leggi del mercato ma se si arriva a queste soluzioni è perché evidentemente i professionisti hanno fallito.

E' la stessa cosa in politica dove professionisti strapagati hanno ridotto l'Italia nello stato in cui versa e chi arriva dopo pensa di avere la bacchetta magica e il più delle volte fa peggio dei suoi predecessori.

Dite che bisogna aver pazienza e fiducia ok, io sono un ottimista di natura ma ho l'impressione che ci stiamo avvicinando a un punto di non ritorno, un punto oltre il quale sarà dura per tutti e mi riferisco alla troika ergo l'Fmi ci presta ciò che occorre per salvarci dal default ma in cambio ci impone una drastica riduzione della spesa pubblica in settori come la sanità, la scuola e la ricerca, tagli ai salari e alle pensioni ed altre misure di austerità contro il popolo (patrimoniali, tasse sulla casa etc.), insomma non è uno scherzo.

Ora siamo tutti contenti perché speriamo che una nuova forza politica (5 stelle) possa finalmente cambiare il modo di far politica e le sue regole ma non è detto che questi sani principi corrispondano poi ad una ripresa in campo economico.