motivi per restare in italia o andar via

de rossi

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9 Agosto 2007
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Secondo voi, dato il periodo di crisi, quali sono dei buoni motivi per restare in Italia o fare le valigie? Provo a fare una breve analisi in base alle mie esperienze:

Pro:
1) clima
2) legami col territorio
3) legami affettivi
4) cibo
5) padronanza della lingua
6) presenza di parenti e amici
7) in un modo ci si arrangia
8) sanità pubblica gratuita se non hai reddito

Contro:
1) difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro
2) paghe basse
3) manca la meritocrazia
4) contratti spesso a termine, vaucer etc.
5) costo immobili/affitti
6) la vita è sempre più cara
7) pressione fiscale alta
8) non c'è un reddito di cittadinanza ai poveri

Vantaggi estero:
1) costo immobili/affitti spesso più convenienti
2) maggiori possibilità di lavoro
3) paghe più alte
4) meritocrazia
5) tutti pagano le tasse
6) meno criminalità
7) meno pressione fiscale se hai un'impresa
8) sostegni economici ai meno abbienti

Svantaggi estero:
1) sei lontano da casa
2) sarai quasi sempre un immigrato
3) tra entrate e spese spesso a stento sopravvivi
4) la padronanza delle lingue
5) se non hai soldi abiti in periferia
6) se non hai qualifiche devi accettare lavori umili
9) sanità a volte a pagamento (assicurazione)

Certo, in Italia la situazione non è facile ma la vittoria del No potrebbe aprire nuovi scenari dove visti i fallimenti la politica capisca che è ora di stare più dalla parte dei cittadini. Troppi scandali, tasse, manovre che non privilegiano chi ha davvero bisogno. Siamo il paese dello zero virgola e con lo zero virgola non si va da nessuna parte.

Ma anche gli altri paesi non se la passano poi tanto bene e le possibilità di accoglienza e inserimento non sono certo garantite (vedi la Brexit), vedi anche paesi come la Germania a meno di non avere particolari qualifiche o di poter investire soldi in attività magari di ristorazione ma i tempi dell'Italiano in cerca di fortuna all'estero secondo me sono finiti almeno per l'italiano medio, quello che ha un diploma o una laurea veloce, che sa dire solo welcome, hello e thank you e che rischia di andare a fare il lavapiatti per una paga misera e un buco in periferia.










 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Raviolo ha scritto:
Tutti vogliono venire in Italia, quindi ne deduco che...


Tutti quelli che vogliono venire in Italia sono persone che stanno peggio (gente che scappa da paesi poveri o con guerre) ma in molti casi sperano di spostarsi più a nord perché vedono che di lavoro oramai cen'è poco per loro mentre anni fa la richiesta era molto alta.

Il problema è che quando non hai niente aver poco ti sembra molto mentre noi italiani eravamo abituati meglio negli anni 80/90 a confronto dei quali oggi va veramente male. In quegli anni in Italia con un diploma trovavi un lavoro stabile oggi con una laurea se va bene sei precario e in pochi casi trovi lavoro.

Mia cugina ha 22 anni ed è chef dolci e fino ad ora nonostante sappia lavorar bene ha trovato solo lavori a termine, come fa una persona così a farsi una famiglia?




 

artiglio5825

Utente
22 Luglio 2010
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ma il mondo non mi risulta che si divida in italia e resto del mondo, da come hai detto tu al di fuori dell'italia si trova un paese enorme chiamato estero con determinate caratteristiche, mi pare sia poco fedele alla realtà.
 

mr_ poseidon

Utente
22 Agosto 2016
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i prezzi sono più alti nelle città estere dove chiunque andrebbe .... senza agganci fai fatica... e per andarci devi essere mandato dalla ditta presso cui lavori che ti paga le spese ecc.... chi va a cercare fortuna fa la fame ....
 

kiske202

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4 Giugno 2012
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Dipende da dove si va ma bisognerebbe partire con un gruzzolo da parte (150/200 mila euro) se si vuole andare alla ventura, altrimenti serve per forza un lavoro sicuro fisso e ben pagatopoi dipende dalle esigenze e da quanti un individuo riesce ad adattarsi...certo è che l'italia ha toccato il fondo,stanno bene solo i ricchi e certi liberi professionisti,la classe dipendente media fa una vita al pari di un animale da allevamento sfruttato sino alla fine
 

solemare

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29 Ottobre 2010
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Gli italiani spesso sono bloccati anche dalla lingua. Ci sono molti americani che si trasferiscono in Australia nuova Zelanda, molti inglesi che vanno in America o nei paesi emergenti come l'india. Cambiare stato e ritrovare la stessa lingua aiuta molto, per certi versi è come sentirsi a casa. L'integrazione è più facile.
Io comunque in Italia ho la fortuna di vivere bene, ma bisogna ammettere è una nazione lontana anni luce rispetto a qualche anno fa, ormai è un paese che non interessa a nessuno, vecchio senza nessun tipo di innovazione. Lo stato non esiste ma lo si sente solo quando c'è da pagare. Ci vorranno molti anni se questa vecchia classe politica non sparisce
 

kiske202

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4 Giugno 2012
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Quelli che evadono in tutti i campi...poi ci sono gli abusivi e i legalizzati ma poco cambia basta avere conoscenze....in fondo siamo la patria di mafia e corruzione in ogni campo dalla politica alla sanità e quì mi fermo va' (e ci ritroviamo con infermieri che uccidono pazienti, maestre d'asilo che picchiano infanti,stupri e omicidi con pene irrisorie e quant'altro,in più pensionati alla canna del gas e immigrati in hotel ma per favore è una vergogna!)
 

ilkraken

Utente
19 Settembre 2010
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Mi sembra un discorso un po' troppo generalizzante. Nel senso ad esempio dei salari bassi. Si è vero in Italia guadagnano meno che in Germania, UK, Usa, Australia, ma molto più che in Spagna Portogallo ecc. In Francia guadagnano poco più che da noi. Le case costano troppo. Si prova ad andare in Uk o in una zona vivibile degli Usa.
 

hairscience

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4 Luglio 2016
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lItalia fra pochi anni ho paura che diventerà come la Grecia...bisogna pensare di andarsene da questo paese. O si ritorna alla moneta nazionale o per l'Italia non c'è futuro.
Negli anni 70/80 si stava (collettivamente parlando ) parecchio bene ora è un disastro.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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ilkraken ha scritto:
Mi sembra un discorso un po' troppo generalizzante. Nel senso ad esempio dei salari bassi. Si è vero in Italia guadagnano meno che in Germania, UK, Usa, Australia, ma molto più che in Spagna Portogallo ecc. In Francia guadagnano poco più che da noi. Le case costano troppo. Si prova ad andare in Uk o in una zona vivibile degli Usa.


Non devi guardare solo i salari ma il costo della vita (il costo medio di un appartamento o prezzi dei fitti, le tasse, le bollette etc.). in altri paesi si guadagna di meno ma si spende di meno perché la vita è meno cara.

A cosa serve guadagnare 2000 euro/mese se più della metà va via in spese obbligatorie? ti ritrovi alla fine sempre con una miseria da spendere per cose personali e per la vita di tutti i giorni.

 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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kiske202 ha scritto:
Quelli che evadono in tutti i campi...poi ci sono gli abusivi e i legalizzati ma poco cambia basta avere conoscenze....in fondo siamo la patria di mafia e corruzione in ogni campo dalla politica alla sanità e quì mi fermo va' (e ci ritroviamo con infermieri che uccidono pazienti, maestre d'asilo che picchiano infanti,stupri e omicidi con pene irrisorie e quant'altro,in più pensionati alla canna del gas e immigrati in hotel ma per favore è una vergogna!)


Perché questo è il paese dei furbi dove gli onesti pagano per tutti, povera Italia.

Poi c'è la questione di come viene gestito questo paese, faccio un esempio al volo: giorni fa esco per fare la spesa, dovevo acquistare mandarini (clementine), noci e lenticchie. giro alcuni negozi ma di roba italiana nemmeno l'ombra: clementine? Spagna, Noci? California, Lenticchie? Cadada. un venditore mi fa: di cosa ti lamenti non lo sai che adesso anche la farina per fare il pane non è più italiana? ci sono addirittura aziende vinicole che comprano l'uva in romania e albania per farci il vino in Italia!

Insomma non produciamo più niente, ci siamo calati le braghe e facciamo arricchire paesi stranieri quando anni fa questi prodotti tipici erano il fiore all'occhiello della ns cucina. oltretutto in questo abbiamo perso migliaia di posti di lavoro.

Continuo a sentire la frase L'Italia riparte come fa un paese a ripartire se non ha più nulla?


 

solemare

Utente
29 Ottobre 2010
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L'arma più forte per cambiare le cose è la democrazia, quindi il voto. I poteri forti stanno cercando in tutti i modi di limitare la nostra libertà decisionale perché una rivoluzione silenziosa e democratica è già in atto. Abbiamo avuto per la prima volta un presidente della repubblica eletto 2 volte, la sinistra che governa in coalizione con la destra e adesso un nuovo governo che proverà a rifare una nuova legge elettorale che possa dare ancora qualche possibilità di vita. Sono in serie difficoltà e questo è evidente anche perché ormai ai giornali e mezzi di comunicazione non crede più nessuno.
Le cose hanno già cominciato a cambiare e questo è solo l'inizio.
 

kiske202

Utente
4 Giugno 2012
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E proprio quì sta il punto il paese dei furbi...ma il problema è che i furbi esistono ovunque,soltanto che in un paese che si possa definire serio e civile quando vengono colti con le mani nel sacco pagano pegno con gli interessi.Quì lo stato tutela i delinquenti veri (quelli con agganci e disponibilità economiche),guai a dar contro a certe classi privilegiate che se ti va di lusso devi minimo pagare tu i danni e per di più cosa ci tocca sentire?I giovani non trovano lavoro e scappano dalla disperazione,le coppie non vogliono/possono fare più figli,un sacco di gente perde il lavoro e non sa dove andare a sbattere la testa,scuola e sanità fanno ridere perchè mancano i fondima guarda guarda ci permettiamo di continuare a mantenere migliaia di persone che poverine scappano da una situazione drammatica.E mi starebbe anche bene solo se non sentissi poi parlare di operai suicidi perchè perdono il posto,di anziani sfrattati che finiscono in mezzo a una strada,di gente che torna a casa e se la trova occupata,scippi,stupri e tutta sta bella tiritera portata avanti con i soli soldi del lavoratore che paga le tasse e che quando finisce male avrebbe per lo meno il dirittodi priorità nell'essere aiutato altro che ...
 

artiglio5825

Utente
22 Luglio 2010
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in un mondo dominato dalla tecnologia il lavoro dimuinuira sempre di piu, prima si capisce che il reddito va redistribuito meglio e, se non si vuole arrivare a una brutta situazione sociale.
 

pantaleo poli

Utente
18 Dicembre 2009
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Sono in pensione e vorrei andare via , preferibilmente Portogallo dove al momento sulla pensione non viene applicata alcuna tassazione , oppure Canarie dove la tassazione è più bassa di quella italiana.Ho detto vorrei perchè ho mio figlio che lavora in italia.Le ragioni del perchè sono molte,prima di tutto la politica , almeno quella attuale dittatoriale,poi le tasse,il costo della vita,la sanità,le ingiustizie nei confronti degli italiani poveri sfrattati per far posto ai clandestini.Non se ne può più,delinquenza ai massimi vertici,islamizzazione forzata del nostro paese.Di oggi la notizia che incendiano gli alberi di natale,la morte della cinesina travolta dal treno per inseguire tre nomadi,anziani picchiati ora anche per la strada,in pieno giorno davanti a tutti,e futuro incerto per i giovani italiani senza lavoro , mentre loro , i privilegiati ,dopo quattro anni prendono la pensione e che pensione , mentre i lavoratori italiani dopo 40 anni per andare in pensione devono accendere un mutuo in banca ed un cero alla madonna.Sanità che ci costa un occhio , quasi tutti i medicinali a pagamento e restrizioni per le analisi.Non sono buoni motivi per andarsene ?
 

artiglio5825

Utente
22 Luglio 2010
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se fossi pensionato lo farei, ma per i soldi, non crediate che in altri paesi ci sia meno criminalità, poi dipende dalle zone ovviamente.