Micropigmentazione e dermatologia

stizza

Utente
20 Agosto 2008
1,790
1
615
MICROPIGMENTAZIONE E DERMATOLOGIA

Chi l'ha detto che dove la medicina è solo parzialmente risolutiva, l'alternativa sia la rassegnazione? La salute non è assenza di malattia ma stato di benessere psichico e fisico. Tra i problemi della pelle che possono affliggere una persona troviamo una grande varietà di patologie con ricaduta estetica che si possono trattare con la micro pigmentazione per trattare piccole imperfezioni ma anche per “ricostruire” le sopracciglia, le ciglia, e addirittura l’areola mammaria il tutto in 3D. Un nuovo approccio al paziente come persona nella sua interezza, nelle sue patologie, nei suoi disturbi ma anche nel suo mondo interiore, fatto di ansie e desideri che bisogna sapere scoprire e ascoltare. La medicina, oggi, in questo senso ha compiuto passi da gigante. La dermatologia in particolare, nella nostra società dell'immagine, deve dare risposte a chi porta la sua patologia come marchio, che lo identifica e lo differenzia dal resto del mondo, provocandogli un disagio psicologico che risulta essere fortemente condizionante per l'accettazione di sè e la vita di relazione. Molti inestetismi cutanei portano con sè una componente psicologica che non va ignorata, specie da parte del medico che deve fornire al paziente un servizio a 360. La micropigmentazione viene impiegata generalmente nel settore estetico per migliorare il proprio aspetto, per correggere piccole imperfezioni o asimmetrie del volto, specialmente per quanto riguarda la forma di sopracciglia, occhi e labbra. I campi di applicazione si estendono anche nella sfera ricostruttiva o paramedicale che prende in considerazione la micropigmentazione come trattamento complementare all'intervento chirurgico nei seguenti casi. ridefinizione o ricostruzione areola mammaria cicatrici post intervento (per esempio mastectomia, cicatrici, post-trapianto) bruciature alopecia parziale o universale vitiligine infoltimento post trapianto Le principali differenze con il tatuaggio classico riguardano le tecniche di applicazione, molto meno invasive, la profondità di deposito dei pigmenti, la loro differente composizione ed infine la permanenza del trattamento per un periodo di tempo limitato. E' importante anche sottolineare il percorso formativo del pigmentista, cioè l'esperto che a seguito di una formazione specifica è in grado di intervenire con tali metodiche in maniera corretta e non a seguito di improvvisazioni individuali. Il rischio che si corre sottoponendosi ad un trattamento