mi presento

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
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E' diverso, hai ragionissima! però vediamo se qualche medico o illustre luminare smentirà quanto ho scritto...
Tieni presente che anche la duta è ormai prescritta da un numenro sempre crescente di medici. Io prendo fina ma troverei assurdo difendere ad oltranza un farmaco per la mia tranquillità personale, bisogna essere obbiettivi. Ci tengo alla mia salute, di conseguenza ciò che faccio lo faccio sotto controllo medico ma questo non mi mette al riparo da rischi, al massimo potrà permettermi di fermarmi prima che sia troppo tardi. Cerchiamo di non essere fondamentalisti per favore, un approccio totalmente negazionista è assurdo ed inutile!
 

matto

Utente
17 Maggio 2005
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Condivio pienamente quello che dici.
Effettivamente come tu dici cìè qualcuno che si ostina a paragonare la fina all'acqua fresca e invece non è così.a me fanno incazzare quelli che di testa loro appena vedono un leggero cmbiamento ai capelli attaccano con la fina è assurdo.
Per esempio anche io non ho i capelli di 5 anni fa ma se tu mi incontrassi non diresti che ho ereditato una a.a live.
Quindi cosa ho fatto?sono andato da un dermatologo mi sono fatto visitare accertandomi di non aver bisogno della fina.
Secondo me almeno devi affidarti ad un esperto e fare tutto sotto controllo!
 

orchidea2004

Utente
31 Agosto 2006
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io non ho nulla contro i medici o contro chi va da loro..solo che per esperienza personale mi sono ritrovato a spendere un sacco di soldi tra visite e cure che non hanno fatto nulla..ho provato un prodotto che ha funzionato..ma è un prodotto che i medici stessi stanno iniziando a prescrivere..mica l'ho brevettato io..
 

raccar

Utente
12 Maggio 2006
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Matto, anche io sono nella tua stessa situazione...non ho più i capelli di 5 anni fa... sono andato da un dermatologo esperto (Pastore) che mi ha diagnosticato una a.a. lieve e non mi ha prescritto fina ma solo minox 2% e bioscalin 5 alpha (un riduttore naturale dell' enzima 5alpha riduttasi)...

Da chi sei stato tu?

saluti
raccar
 

mcgemmon

Utente
27 Luglio 2006
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Tratto da ANAGEN
AVODART
Detto anche dutasteride o GI198745. E' un nuovo farmaco in studio dalla Glaxo Wellcome Smith Kline.
La formula chimica è: C27H30F6N2O2. 528.53.
La caratteristica di questa molecola è che agisce su entrambe le forme isoenzimatiche della 5-alfa-reduttasi. Riduce a livelli quasi di castrazione il DHT.
Nel marzo 2000 sono stati rilasciati alla Accademia Americana di Dermatologia i risultati della fase II che ha coinvolto 416 uomini con età compresa tra i 21 ed i 45 anni.
Il Dr. Rittmaster che ha condotto lo studio, crede che gli uomini nati con il tipo 1 di 5-alfa-reduttasi ma senza il tipo 2, hanno caduta di capelli.
Questo studio ha mostrato che è necessaria una piccola quantità di dutasteride per inibire la forma 1 della 5-alfa-reduttasi, mentre una grande quantità di Propecia è necessaria per inibire la stessa quantità di 5-alfa-reduttasi forma 1.
Lo stesso dicasi per la forma 2. Quindi questo farmaco è molto più potente e selettivo di Propecia.
Lo studio ha mostrato che finasteride 1 mg (Propecia) è simile a 0.1 mg di dutasteride.
Gli studi di sperimentazione con Dutasteride avrebbero evidenziato l'azione di altri metaboliti sul processo di calvizie (fino ad ora sconosciuti) e questo potrebbe aprire nuove strade di ricerca.
Il 5 ottobre 2001 la Glaxo ha presentato domanda di autorizzazione al mercato europeo come trattamento per l'ingrossamento della prostata.

E' stata approvata nel gennaio 2002 per il trattamento dell'ipertrofia prostatica dalla FDA americana.

Il 25 luglio 2002 è stata approvata in Svezia dalla MPA per l'uso contro l'ipertrofia prostatica col nome di Avolve.

Il 10 ottobre 2002 è stata approvata dalla FDA col nome di Avodart.

Nel novembre 2002 Avodart è disponibile nelle farmacie americane, ma ovviamente ancora solamente come farmaco contro l'ingrossamento della prostata.

Il 13 marzo 2003, dalla Spagna la GlaxoSmithKline (GSK) lancia la dutasteride nel mondo.

Nel 2003 potrebbe essere approvata per il trattamento della calvizie androgenetica. Potrebbe prendere il posto della finasteride, in quanto inibirebbe ambedue i tipi della 5-alfa-reduttasi.

La pillola contro l'ipertrofia prostatica contenente dutasteride sarà di 0.5mg e sarà in forma di softgel, quindi sarà abbastanza difficile dividerla così come si faceva con il Proscar. Non si conosce ancora se la dose contro la calvizie androgenetica sarà anche di 0.5mg.

Tra le controindicazioni della pillola si elencano i problemi di fegato e il trattamento contemporaneo con inibitori del Cyp34a come il ketoconazolo.

Il massimo della concentrazione di dutasteride nel plasma si verifica dopo 2-3 ore dell'assunzione. L'emivita è di circa 5 settimane. Il farmaco viene metabolizzato principalmente dall'isoenzima CYP3A4 del citocromo P450, è escreto principalmente nelle feci, approssimativamente per il 5% immodificato e per il 40% sotto forma di metaboliti. Meno dell'1% è escreto nelle urine.

Gli effetti del farmaco sono stati testati in 3 prove separate durate 2 anni ognuna. Gli studi hanno interessato 4324 uomini, tra cui 2158 hanno assunto placebo e 2166 dutasteride. Di questi 3522 hanno completato il primo anno di studio.

Placebo (2,158 pazienti)
Dutasteride (2,166 pazienti)

Decremento della libido 2% (49)
4% (88)
Impotenza 4% (76)
7% (141)
Disordini nell'eiaculazione < 1% (18)
2% (53)
Disordini nella funzione sessuale < 1% (2)
<1% (7)
Ginecomastia < 1% (11)
1% (32)
Cancro alla prostata < 1% (12)
<1% (11)

La possibilità di cancro alla prostata potrebbe allarmare, ma è da considerare che comunque questo studio è stato effettuato su uomini con ingrossamento della prostata, il quale è già una pre condizione per il tumore alla prostata, quindi il risultato non è da pensare dovuto alla dutasteride ma alla condizione esistente di tumore. L'incidenza degli effetti collaterali sembra davvero bassa e si compara favorevolmente con la finasteride.

Così come la finasteride, alle donne incinte o che vogliono concepire un figlio, è vietata l'esposizione al farmaco dutasteride (il farmaco viene assorbito anche attraverso la pelle). Però il livello di farmaco contenuto nello sperma non è sufficiente a dare effetti negativi sulla donna, quindi sull'etichetta non vi sarà menzione di questo.

FASE 3 DELLO STUDIO SULLA DUTASTERIDE
EFFETTI COLLATERALI
Dose - 0.5 mg

Effetti collaterali osservati Placebo (N=2158) Dutasteride (N=2166)
Impotenza 59 (3%) 117 (5%)
Decremento della libido 40 (2%) 74 (3%)
Disordini dell'eiaculazione 14 (<1%) 40 (2%)
Ginecomastia 10 (<1%) 29 (1%)

La fase III di studio sulla dutasteride è stata condotta su 4300 uomini di età compresa tra 47 e 94 anni, il 90% dei quali caucasici.

L'assunzione di dutasteride può falsare gli esami che misurano il PSA nel sangue, quindi bisogna informare il proprio medico.

Inoltre durante l'assunzione il livello di testosterone aumenta del 20% circa, un ammontare che non è considerato clinicamente significativo. Alcuni atleti considerano un bonus questo fattore, in quando aumentano il testosterone e proteggono i capelli!

Negli studi sullo sperma non sono stati notati effetti significativi sulla morfologia, concentrazione e motilità. Il volume dell'iaculato può diminuire del 25%, similmente a Propecia, ma si mantiene entro i livelli normali.

Non è stato notato alcun effetto tossico della medicazione. Negli uomini donatori di sangue si raccomanda di non effettuare donazioni a donne incinte prima di 6 mesi dopo aver cessato l'assunzione di dutasteride.

Dutasteride alla dose di 0.5mg al giorno ha ridotto il DHT del 93.1-93.6% dopo 12 mesi di assunzione.

La Glaxo ha richiesto 5 anni di esclusiva sulla molecola dutasteride. Il nome non sarà Duagen o Zygara (nomi troppo vicini ad altri nomi di farmaci) ma probabilmente Avolve.

La dottoressa Sawaya ha affermato che il farmaco ha dato risultati impressionanti negli studi preliminari, tanto che era facile distinguere il gruppo che assumeva il farmaco da coloro che assumevano il placebo.

Esso può produrre livelli di DHT simili a quelli di uomini castrati.

Non può essere usato da donne e bambini.

Mentre la finasteride inibisce circa il 66% del DHT circolante, questo nuovo farmaco sarebbe in grado di bloccare il DHT di circa il 99%.

Questo farmaco potrebbe quindi chiarire definitivamente il ruolo del DHT nella calvizie.

In un articolo apparso nel giugno 2001 sul giornale inglese The Observer, è evidenziato che la dottoressa Sawaya ha affermato che potrebbe essere un farmaco esaltante nel combattere la calvizie androgenetica.

Inoltre in tale articolo si ricorda che gli studi clinici devono essere ancora completati.

In attesa quindi di questo nuovo potente farmaco nella versione contro la calvizie androgenetica, non possiamo fare altro che massimizzare la qualità del nostro trattamento, con il meglio da noi oggi a disposizione.


All'inizio del trattamento Dopo 6 mesi di utilizzo

In comparazione alla finasteride, dutasteride provoca la crescita di 1,5 volte più capelli.

Da circa aprile 2005 su vari forum internet si assiste ai primi post di persone che hanno utilizzato il prodotto nella dose di 0.5 mg al giorno. Altri utilizzano 0.5mg ogni 2-3 giorni data la lunga emivita della dutasteride. I risultati sembrano migliori di quelli di Propecia in termini di ricrescita e interruzione del procedere della calvizie androgenetica. Gli effetti collaterali analoghi. Si è notata in certi casi ricrescita aggiunta nelle aree delle tempie e del vertex.

Esperienze di utilizzo di altre persone sono importanti ma è comunque necessario attendere il termine degli studi scientifici controllati per poter capire realmente l'utilità del farmaco contro la calvizie androgenetica e valutarne eventuali effetti collaterali.

 

djsimpson

Utente
19 Maggio 2004
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da quest'articolo sembra che gli studi stiano procedendo...oppure non è così?...io so solo che se fossi in una situazione grave non ci penserei 2 volte a passare ad avodart...se ciò che dice quest'articolo è veritiero è una bomba atomica contro l'aga[:)]
 

mcgemmon

Utente
27 Luglio 2006
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DUBBI E RIFLESSIONI SULLA FINASTERIDE
NELLA ALOPECIA ANDROGENETICA
dr Andrea Marliani







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Premessa


Questo articolo è stato scritto nella primavera 2000 e da allora molti nostri dubbi sulla finasteride sono caduti.


L'uso clinico ne ha confermato l'utilità, la tollerabilità e la sicurezza.


Riteniamo comunque che se ne debba fare un uso oculato ed attento.



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- Con la finasteride abbiamo arricchito il nostro armamentario terapeutico tricologico di un potente farmaco ma quando ci occupiamo di un defluvio androgenetico (il termine calvizie indica un altra cosa) ricordiamoci che non stiamo curando (to attend) un malato ma che ci prendiamo cura (to take care of) di una persona sana, per di più giovane.

- Sulla finasteride crediamo di sapere tutto ma l'esperienza ci ha insegnato che gli effetti degli steroidi sono sempre molteplici tutti facilmente prevedibili a breve distanza.

- Con la finasteride dobbiamo obbligatoriamente, pena il fallimento terapeutico, pensare ad una terapia che durerà anni, forse molti anni.

- Voglio anche invitarvi a ragionare con la vostra testa ed a non fare mentalmente l'equazione, facile ma riduttiva, testosterone -> diidrotestosterone -> calvizie perché l'alopecia androgenetica è qualcosa di molto molto più complesso ed un simile ragionamento ci porterebbe fra qualche anno a concludere (come abbiamo, a torto, fatto con il minoxidil) che la finasteride non serve a niente o quasi.

- Quando nel 1974 Imperato-Mc Ginley J. (Steroid 5 alfa reductase deficiency in man: an inherited form of male pseudohermaphroditism Science 1974; 186: 1213 - 1215) descrisse il deficit di 5 alfa reduttasi, ci parlò di una piccola comunità isolata della Repubblica Domenicana dove tutti sono imparentati con tutti, in pratica ci descrisse una famiglia senza calvizie, viene anche il dubbio che questi soggetti non avessero alopecia androgenetica semplicemente perché in questa famiglia manca la genetica per calvizie.
Da notare che il deficit descritto da Imperato ha penetranza molto variabile da quasi inapparerente, di medio grado in taluni con attivazione della spermatogenesi alla pubertà, clamoroso in altri con ialinosi dei tubuli seminiferi e sterilità definitiva.
Ancora va notato che, secondo Imperato, questi soggetti non conoscono calvizie né ipertrofia prostatica né acne il che è in contrasto con la asserita presenza di 5 alfa reduttasi tipo 1 a livello delle ghiandole sebacee del viso. Del resto Imperato non ci parla di isoenzimi ma solo di deficit di 5 alfa reduttasi tanto che prende questi soggetti come modello per stabilire quali siano le azioni periferiche del testosterone e del diidrotestosterone.

- Per avere alopecia androgenetica maschile occorre avere l'ereditarietà (la genetica) e l'androgeno responsabile (il DHT) indipendentemente dalla sua quantità! L'ereditarietà per calvizie maschile è determinata da un mosaico genetico (ne sapremo forse di più quando sarà più avanti il Progetto Genoma), in pratica si comporta come dominante in presenza di DHT e come recessiva in assenza di DHT. A livello cutaneo, pensate all'acne delle ragazze, è sempre la presenza dell'ormone che fa l'effetto e non la sua quantità.

- Abbiamo già detto come parte dei soggetti studiati da Imperato nel 1974 mostrasse ialinosi dei tubuli seminiferi con FSH alto (+ 100%) e sterilità definitiva.
Per l'evoluzione dello spermatocita a spermatozoo (spermatogono -> spermatocita primario -> spermatocita secondario -> spermatite -> spermatozoo) è indispensabile la presenza nell'epididimo di grandi quantità di DHT, tanto che nelle vene spermatiche si ritrova l'80% del DHT prodotto dall'intero organismo. Ora se è certo che la finasteride è un inibitore potente dell'isoenzima 2 della 5 alfa reduttasi è altrettanto certo che i tessuti dell'epididimo sono in assoluto i più ricchi di questo isoenzima (più ricchi della prostata e anche del testicolo).

- Gli studi sulla spermatogenesi di soggetti sottoposti a terapia con finasteride non sono ancora sufficientemente dirimenti da lasciarmi del tutto tranquillo; se è vero che un soggetto con 100.000.000 spermatozoi mm3 in terapia con finasteride rimane certamente fertile cosa si può dire di un soggetto fertile ma con 20.000.000 spermatozoi mm3? I pazienti (o dovemmo dire i clienti visto che non si tratta di malati) a cui diamo la finasteride hanno l'età che la Natura ha riservato alla riproduzione e parlando di alopecia, come abbiamo già detto dobbiamo pensare ad una terapia cronica che potrà durare anche molti anni.

- Un eventuale oligospermia sarà poi sempre reversibile?

- Gli studi sugli isoenzimi della 5 alfa reduttasi sono confusi per non dire contraddittori.

- Per la prima volta parla di isoenzimi della 5 alfa reduttasi Andersson nel 1990 (Andersson S, Russell DW: Structural ad biochemical properties of clones and expressed human ad rat steroid 5 alfa reductases Proc Natl Acad Sci USA 87: 3640 - 3644, 1990) e sostanzialmente ci dice che da una mutazione dell'isoenzima 2 consegue lo pseudoermafroditismo maschile descritto da Imperato. L'isoenzima tipo 1 non è espresso nella pelle fino alla pubertà. Negli adulti calvi e non calvi non ci sono differenze quantitative nella espressione della 5 alfa reduttasi tipo 1. L'isoenzima tipo 2 è espresso transitoriamente nella cute e nel cuoio capelluto dei neonati. L'isoenzima tipo 2 è predominante e dimostrabile nella cute dei genitali maschili, nelle ghiandole sessuali accessorie maschili e nella prostata, come anche nei tessuti dell'adenoma e dell'adenocarcinoma prostatici.

- del 1992 è il lavoro di Harris (Harris G., Azzolona B., Baginsky W, et al: Identification and selective inhibtion of an isozyme of steroid 5alfa-reductase in human scalp Proc Natl Acad Sci USA 1992; 89: 10787 - 10791) che conferma l'esistenza di almeno due isoenzimi del 5 alfa reduttasi. Entrambi gli isoenzimi furono inizialmente isolati nel tessuto prostatico e chiamati 5 alfa reduttasi tipo 1 e 5 alfa reduttasi tipo 2. ...(omissis)... Nella prostata, la 5 alfa reduttasi tipo 1 è presente solo a bassi livelli a differenza dell'abbondanza di 5 alfa Reduttasi 2, ma nel cuoio capelluto di uomini con alopecia androgenetica, la 5 alfa reduttasi 1 è l'isoenzima predominante.

- Così avanti, saltando, al 1994 Russel (Russel D.W., Wilson J.D.: steroid 5alfa-reductase: Two genes/two enzimes Annu Rev Biochem 1994; 63: 25 - 61) ci dice che la circolazione di DHT è dosabile anche nei soggetti con delezione o mutazione del gene della 5 alfa reduttasi (lo diceva anche Imperato). La scoperta di due distinti isoenzimi, dipendenti da due distinti geni, della steroido 5 alfa reduttasi ha meglio chiarito le cose. I due isoenzimi della 5 alfa reduttasi sono poi stati clonati e chiamati tipo 1 e 2. Il tipo 1 è prevalente nel cuoio capelluto ed il tipo 2 nei tessuti genitali.

- nel 1996 Keinth D., Kaufman Merk Research Laboratories (Keinth D., Kaufman - from the Merk Research Laboratories, Rahwey, New Jersy - : Androgenic metabolism as it affects hair growth in androgenetic alopecia Dermalologic Clinics 1996; 4: 697 - 711) fanno una review sulla letteratura e così si legge: ...(omissis)... Nel 1974, la descrizione di pazienti con una inusuale forma di pseudoermafroditismo maschile incompleto che gettò nuova luce sulla patogenesi della alopecia androgenetica (AGA). (vedi: Imperato-Mc Ginley J., Guerrero L., Gautier T., et al: Steroid 5 alfa reductase deficiency in man: an inherited form of male pseudohermaphroditism Science 1974; 186: 1213 - 1215) Gli uomini affetti erano omozigoti per una mutazione del gene della 5 alfa reduttasi, nati con genitali ambigui erano allevati inizialmente come femmine. La evidente virilizzazione alla pubertà mutava la
 

orchidea

Utente
9 Gennaio 2006
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Citazione:Messaggio inserito da orchidea2004
ciao a tutti.. sono muovo..si, nonostante il nick sono un uomo..quello è stato uno scherzetto della mia compagna e ora me lo devo tenere..

Ciao! Un saluto a te e compagna da una quasi omonima (femminuccia) [:D]