mangiare i gatti

selfdestroy

Utente
2 Giugno 2007
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La razza umana è proprio divertente. [:D]
Grande Bigazzi. E rita dalla chiesa e compagnia bella c'avete rotto il cavolo di bruxelle. Ci so i trans a giro, ma vieni licenziato se dici che hai mangiato i gatti (una volta i gatti venivano mangiati per i pochi dindi, forse ce ne siamo scordati visto che abbiamo i cellulare a 12 anni), però gente che ha modificato il proprio corpo contravvenendo le regole della natura non fa alcuno scalpore, anzi questa gente ci lavora anche in tv e nella politica. Basta ipocrisia, buonismi, finti moralismi e company. Io da bambino mi affezionavo ai conigli e poi svanivano misteriosamente. Coniglio like gatto like mucca like qualsiasi altro essere vivente. Sono d'accordo con geronimo: gli unici che possono lamentarsi sono i vegetariani.
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
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Giusto per correttezza (anche se secondo me non fa differenza) non mi pare di aver capito che Bigazzi facesse riferimento alle abitudini alimentari di un tempo. Dice che il gatto in umido ERA una specialità di non so dove, però poi parla sempre al presente. Vabbè, come già scritto, non cambia nulla, era solo per dire.

Mi sorge però una questione sui vegetariani.
Sarà vero che un vegetariano, per una scelta di vita, mangia solo vegetali per non uccidere gli animali, ma le piante stesse, pur essendo notevolmente diverse dagli esseri animali, e pur non essendo dotati di un complesso sistema sensoriale come può essere quello umano e animale, percepiscono il dolore. Mi pare di aver letto che questa cosa sia stata comprovata anche da alcuni studi fatti, durante i quali si monitorava l'attività elettrica di una pianta a cui veniva bruciata una foglia.
Ora, sarà anche vero che una pianta è molto diversa da un animale, sarà anche vero che la pianta non fornisce alcun feedback della sua sofferenza in seguito a lacerazioni o quant'altro ma, se fosse vero (la do come possibilità) che una pianta soffre come un comune animale (certamente in modo diverso), i vegetariani non avrebbero risolto il problema.
Dico questo solo per ricordare, cosa che è stata già fatta in effetti, che il cibarsi di altri animali e di piante è la condizione affichè la natura stessa esista. Per quanto possa dare tristezza vedere un animale che viene ucciso per essere poi mangiato, l'uccisione di altri animali è prevista dal principio di sopravvivenza. Per chi è religioso, anche Dio ha previsto questo (Gesù moltiplicava i pesci per dar da mangiare alla gente).

La vita prevede la morte e l'uccisione a vantaggio della nostra esistenza.
 

boschetto

Utente
12 Maggio 2003
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Io insisterei sul cannibalismo, tanto più che ho sempre sentito dire che la carne umana ha un gusto dolciastro; chissà che Bigazzi non l'abbia assaggiata e non possa consigliare qualche ricetta. Che poi l'omicidio sia illegale, chi se ne frega degli aspetti legali? D'altronde sono ben noti gli episodi di cannibalismo per necessità alimentare in tempi di carestia, come anche è ormai accertato che in epoca preistorica il cannibalismo fosse praticato di sovente. D'altronde se fossimo nati nell'Africa Nera, in Malesia ed in altre parti del mondo solo qualche anno fa (ma chissà, magari anche adesso) saremmo sicuramente più benevoli ed anche più partecipi verso la pratica del cannibalismo. Poi, voglio dire, la carne è carne: il cavallo e la vacca si...
Ovviamente questo vuole essere un discorso portato agli estremi con valore di provocazione, però spero che faccia riflettere chi tira in ballo l'ipocrisia: se vi da fastidio sentir parlare di cannibalismo siete forse degli ipocriti? Eppure fa parte della natura animale ed umana e siamo tutti dei potenziali cannibali, non per questo ne parliamo o ne facciamo volentieri l'apologia.
Il rispetto della legalità e del prossimo comincia dalle piccole cose, ma ormai quando si afferma ciò si parla un'altra lingua, non si è più compresi. Lo dimostra anche questa discussione.
 

boschetto

Utente
12 Maggio 2003
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La cosa più raccapricciante di questa discussione è che un utente afferma candidamente che, in questo caso, se ne fotte della legge e tanti altri utenti gli si associano.
Ubi maior minor cessat! Questa affermazione istantaneamente azzera tutte le altre; stiamo ancora a parlare di gatti?
Questo è il sentimento che piano piano ci stanno inculcando (ma forse in parte è sempre stato radicato nell'italiano medio): che alla legittimità in alcuni casi si può derogare. E' l'atteggiameto del furbetto, di chi si sente al di sopra delle regole. E' l'atteggiamento che porta allo sfascio la nostra società.
 

billycenty

Utente
24 Novembre 2006
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è assurdo cacciare bigazzi per quelle affermazioni, pura ipocrisia. A questo punto vorrei spiegato perchè possiamo mangiare indisturbati carne di cavallo , coniglio e cosi' via. Quoto geronimo.
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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Boschetto, io invece trovo molto più raccapricciante il concetto che tu hai finora espresso in questa discussione.

Concetto secondo il quale i gatti nella nostra cultura ricoprono una valenza affettiva insindacabile essendo stati eletti da noi umani al rango di animali da compagnia. Sono quindi degni, secondo il nostro unilaterale giudizio, di essere accolti nelle nostre case, di essere da noi accuditi, coccolati e difesi dal pensiero di ucciderli per cibarsene. Mentre lo stesso non vale per molti altri esseri viventi del regno animale, i quali possono essere macellati in quantità industriali a scopi alimentari senza nemmeno spendere un minuto del nostro tempo per provare rimorsi di coscienza.

Allora anch'io porto all'estremo le conseguenze del tuo concetto, così come tu hai fatto con il mio tirando in ballo il cannibalismo, e ti dico che il tuo modo superficiale di soppesare la sacralità della vita somiglia a quello che adottavano i nazisti per decidere chi doveva finire dentro le camere a gas e chi invece aveva diritto all'esistenza.
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
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sisi...

Ad ogni modo io non so neppure come si fa mangaire la carne di coniglio.....quella di cavallo invece è deliziosa [:p] GNAM GNAM
 

claudia

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5 Maggio 2003
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Se tu avessi mai cavalcato in vita tua un cavallo non lo mangeresti MAI...! Sarà che io amo gli animali ma non ammazzerei NIENTE, nemmeno un ragno... tantomeno per mangiarmelo...
Non amo la carne,e non solo per questioni animaliste... ha un sapore di carne morta che mi fa un senso terribile. Riesco giusto il pollo... poveri polli... se dovessi tirargli il collo personalmente non mangerei nemmeno quelli...
Certo se vedeste trasmissioni sui macelli come quelle che ho visto io, poi la voglia vi passa del tutto...[xx(]
Oltretutto gli allevamenti di animali da macello sono i maggiori responsabili dell'inquinamento di CO2, altro che le auto...
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
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Claudia se tu avessi visto un pollo negli occhi non lo mangeresti mai...non so come fai...per non parlare dei conigli animali di compagnia , io ne ho uno che gioc acon il gatto.....il cavalllo invece fa buon sangue ...
[:p]...quando cavalco a volte penso agli sfilacci di cavallo con la polenta ma in buona fede ovviamente...[:p]