A livello evolutivo ci vogliono molte generazioni e quindi parlando di popolazione centro e nord europea di alcune decine di migliaia di anni fa si ipotizza che potessero avere più chance di riprodursi sino a più tarda età (e quindi più di altri) i maschi che non morivano di cancro alla postata. Poi questa caratteristica si sarebbe trasmessa ovunque qui e altrove con le migrazioni. In mezzo ci sta la questione vestiti e copricapi, nel senso che una volta che ci si copre il capo, magari proprio per il freddo, il vantaggio finisce lì e si trasmette come tratto ereditario neutro (non vantaggioso e non svantaggioso o non particolarmente svantaggioso).
La tesi è di un unico ricercatore (?) e non è priva di obiezioni, perché all'epoca il cancro non era probabilmente così frequente in una popolazione peraltro piuttosto giovane. Popolazioni di altri continenti non sono immuni dalla calvizie androgenetica, quindi il tratto probabilmente esisteva già ed è forse stato amplificato da fattori simili a questo.
Di fatto lo studio più serio sul genoma individua una selezione positiva molto accentuata in poche generazioni, ma è difficile capire a cosa fosse dovuta:
http://calvizie.net/documento.asp?args=6.1.1047
Ciao
MA - r l i n