https://www.wired.it/scienza/lab/2019/07/10/calvizie-capelli-cellule-staminali/
Le cellule staminali che aiutano a far crescere i capelli ed eliminare la calvizie
Un team di ricerca è riuscito a far crescere, nel topo, un follicolo pilifero che ha dato vita a capelli dall'aspetto naturale. Il tutto utilizzando cellule staminali derivate da una parte del follicolo del capello
Le cellule staminali potrebbero in futuro fornire un valido sostegno anche contro la calvizie (o alopecia androgenetica), di cui soffrono circa 30 milioni di persone in tutta Europa. Oggi un gruppo di ricerca è riuscito a creare, per ora su modello animale, dei capelli naturali utilizzando cellule staminali umane. Si tratta di un risultato rilevante, secondo gli autori, che potrebbe cambiare la ricerca in questo settore – un ambito in continua espansione, con sempre nuovi studi e scoperte. Gli scienziati del Sandfor Burnham Prebys (Sbp) Medical Discovery Institute a La Jolla, in California, hanno appena presentato i risultati al congresso annuale dell’International Society for Stem Cell Research (Isscr).
Il focus degli autori, coordinati dalla ricercatrice italiana Antonella Pinto, è centrato su un particolare tipo di cellule, quelle delle papille dermiche. Queste papille sono importanti perché si trovano subito sotto l’epidermide, in un punto interno al follicolo del capello, di cui controllano la crescita, lo spessore e il ciclo di vita. I ricercatori sono riusciti a riprodurre queste cellule utilizzando staminali pluripotenti indotte umane (iPsc), ovvero staminali che sono state ottenute da cellule adulte differenziate, in particolare da quelle sotto l’epidermide. In questo modo sono riusciti a far crescere capelli, in un modello animale di topo calvo, creando papille dermiche derivate da cellule staminali umane pluripotenti. Qui l’immagine che mostra il risultato.
A sinistra, un ingrandimento della pelle del topo. A sinistra un’mmagine ottenuta con la microscopia a fluorescenza del follicolo sotto la cute, in blu il nucleo della cellula, in verde le cellule epiteliali e in rosso le cellule delle papille dermiche.
(foto: Sandfor Burnham Prebys)
“Il nostro nuovo protocollo descritto oggi supera alcuni degli ostacoli tecnologici principali”, ha spiegato Alexey Terskikh, docente del Sandfor Burnham Prebys Medical Discovery Institute. “Ora abbiamo un metodo solido e fortemente controllato per generare capelli di aspetto naturale che crescono attraverso la pelle utilizzano una sorgente illimitata di cellule delle papille dermiche derivate dalle iPsc”. Si tratta di un passo in avanti essenziale, secondo l’autore, per lo sviluppo di terapie contro la caduta dei capelli basate sulle cellule e nell’ambito della medicina rigenerativa.
Per permettere la corretta formazione del capello gli autori hanno impiegato scaffold – strutture tridimensionali utilizzate in ingegneria tissutale – biodegradabili per sostenere le cellule sottocutanee composti dallo stesso materiale di cui sono costituiti i punti di sutura riassorbibili. Gli scaffold controllano la direzione della crescita del capello e aiutano le staminali a integrarsi nella pelle, una barriera naturalmente dura.
L’idea è stata quella combinare cellule epiteliali del topo con quelle dermiche umane. Ma il follicolo non è composto soltanto da papille dermiche, ci sono anche le cellule epiteliali. Contro la calvizie, il prossimo obiettivo, per cui gli autori sono al lavoro, è quello di generare l’intero follicolo (e non solo le papille dermiche) del capello umano a partire dalle staminali. Una volta ottenuto questo risultato sarà possibile studiare il metodo sull’essere umano, spiegano gli autori, che ricordano che ancora sono necessarie ulteriori ricerche.
Lo scopo è quello di arrivare a combattere la calvizie in maniera efficiente. “Sono entusiasta”, ha commentato Richard Chaffoo, coautore della ricerca, “di aver portato avanti il lavoro su questa tecnologia rivoluzionaria che potrebbe migliorare la vita di milioni di persone che combattono contro la caduta dei capelli”. Ma contro la calvizie le ricerche non mancano e spesso vengono proposti o messi a punto metodi sempre più all’avanguardia. Un esempio recente è quello di uno studio, pubblicato su Nature Communications, in cui i ricercatori sono riusciti, grazie a stampanti in 3D, a coltivare follicoli piliferi umani da cui si sono formati capelli in salute. Un’altra possibile strada, che, dopo opportuni approfondimenti, potrebbe favorire il trapianto con queste nuove tecniche.
Le cellule staminali che aiutano a far crescere i capelli ed eliminare la calvizie
Un team di ricerca è riuscito a far crescere, nel topo, un follicolo pilifero che ha dato vita a capelli dall'aspetto naturale. Il tutto utilizzando cellule staminali derivate da una parte del follicolo del capello
Le cellule staminali potrebbero in futuro fornire un valido sostegno anche contro la calvizie (o alopecia androgenetica), di cui soffrono circa 30 milioni di persone in tutta Europa. Oggi un gruppo di ricerca è riuscito a creare, per ora su modello animale, dei capelli naturali utilizzando cellule staminali umane. Si tratta di un risultato rilevante, secondo gli autori, che potrebbe cambiare la ricerca in questo settore – un ambito in continua espansione, con sempre nuovi studi e scoperte. Gli scienziati del Sandfor Burnham Prebys (Sbp) Medical Discovery Institute a La Jolla, in California, hanno appena presentato i risultati al congresso annuale dell’International Society for Stem Cell Research (Isscr).
Il focus degli autori, coordinati dalla ricercatrice italiana Antonella Pinto, è centrato su un particolare tipo di cellule, quelle delle papille dermiche. Queste papille sono importanti perché si trovano subito sotto l’epidermide, in un punto interno al follicolo del capello, di cui controllano la crescita, lo spessore e il ciclo di vita. I ricercatori sono riusciti a riprodurre queste cellule utilizzando staminali pluripotenti indotte umane (iPsc), ovvero staminali che sono state ottenute da cellule adulte differenziate, in particolare da quelle sotto l’epidermide. In questo modo sono riusciti a far crescere capelli, in un modello animale di topo calvo, creando papille dermiche derivate da cellule staminali umane pluripotenti. Qui l’immagine che mostra il risultato.
(foto: Sandfor Burnham Prebys)
“Il nostro nuovo protocollo descritto oggi supera alcuni degli ostacoli tecnologici principali”, ha spiegato Alexey Terskikh, docente del Sandfor Burnham Prebys Medical Discovery Institute. “Ora abbiamo un metodo solido e fortemente controllato per generare capelli di aspetto naturale che crescono attraverso la pelle utilizzano una sorgente illimitata di cellule delle papille dermiche derivate dalle iPsc”. Si tratta di un passo in avanti essenziale, secondo l’autore, per lo sviluppo di terapie contro la caduta dei capelli basate sulle cellule e nell’ambito della medicina rigenerativa.
Per permettere la corretta formazione del capello gli autori hanno impiegato scaffold – strutture tridimensionali utilizzate in ingegneria tissutale – biodegradabili per sostenere le cellule sottocutanee composti dallo stesso materiale di cui sono costituiti i punti di sutura riassorbibili. Gli scaffold controllano la direzione della crescita del capello e aiutano le staminali a integrarsi nella pelle, una barriera naturalmente dura.
L’idea è stata quella combinare cellule epiteliali del topo con quelle dermiche umane. Ma il follicolo non è composto soltanto da papille dermiche, ci sono anche le cellule epiteliali. Contro la calvizie, il prossimo obiettivo, per cui gli autori sono al lavoro, è quello di generare l’intero follicolo (e non solo le papille dermiche) del capello umano a partire dalle staminali. Una volta ottenuto questo risultato sarà possibile studiare il metodo sull’essere umano, spiegano gli autori, che ricordano che ancora sono necessarie ulteriori ricerche.
Lo scopo è quello di arrivare a combattere la calvizie in maniera efficiente. “Sono entusiasta”, ha commentato Richard Chaffoo, coautore della ricerca, “di aver portato avanti il lavoro su questa tecnologia rivoluzionaria che potrebbe migliorare la vita di milioni di persone che combattono contro la caduta dei capelli”. Ma contro la calvizie le ricerche non mancano e spesso vengono proposti o messi a punto metodi sempre più all’avanguardia. Un esempio recente è quello di uno studio, pubblicato su Nature Communications, in cui i ricercatori sono riusciti, grazie a stampanti in 3D, a coltivare follicoli piliferi umani da cui si sono formati capelli in salute. Un’altra possibile strada, che, dopo opportuni approfondimenti, potrebbe favorire il trapianto con queste nuove tecniche.