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Citazione:Vitamina B9 o Acido folico (folacina, vit. M dei vecchi Autori)
I folati, o acidi folici, sono un gruppo di composti sintetizzati dal regno vegetale e dai microrganismi. L'acido folico non esiste come tale in natura. Ha peso molecolare 441,4, è degradato dalla luce e dai raggi ultravioletti e si presenta come una polvere gialla, cristallina, facilmente solubile in acqua, insolubile in alcool, acetone, etere e cloroformio. La famiglia degli acidi folici, il cui capostipite è l'acido folico (o acido pteroil-glutammico), comprende, fra gli atri, l'acido pteroil-diglutammico, il diidrofolato, il tetraidrofolato, il N5 metil tetraidrofolato, il N5-N10 metilene tetraidrofolato, il N10 formil tetraidrofolato, il N5 formil tetraidrofolato (acido folinico).
Gli acidi folici sono indispensabili per la sintesi, l'interconversione e l'utilizzo di alcuni aminoacidi, per la sintesi delle purine e delle pirimidine, per la riproduzione e la normale crescita delle cellule (in particolar modo quelle del sangue).
Fonti naturali di acidi folici sono il latte fresco (si ha il 50% di distruzione della vitamina dopo bollitura di 5 minuti), il latte pastorizzato (la pastorizzazione, a differenza della bollitura, non comporta una importante perdita del contenuto in vitamina), le patate, le carote, gli asparagi, i fagiolini, gli spinaci (per questi ultimi quattro la distruzione della vitamina con la cottura supera l'80%), il germe di grano ed il lievito, il fegato, la carne di pollo (si ha distruzione di vitamina con la cottura valutata intorno al 20%), le uova.
La dose quotidiana necessaria Di vitamina B6 è 200 microgrammi e solo una piccola parte può venire prodotta dalla flora batterica intestinale.
Un deficit di folati può pertanto verificarsi per disturbi (generalmente ereditari e raramente acquisiti) dei meccanismi enzimatici preposti all'assorbimento intestinale, per un aumentato fabbisogno (gravidanza ad esempio), per chiara carenza nutrizionale, per l'alcolismo, per l'utilizzo di particolari farmaci (sostanzialmente anticonvulsivanti ed antimetaboliti).
La carenza acuta si manifesta con turbe digestive (anoressia, nausea, diarrea), alterazioni della cute (porpora), alterazioni delle mucose (emorragie, ulcerazioni a livello della bocca e della faringe) e con telogen effluvio.
La carenza cronica è simile a quella descritta per la carenza di vit. B12, compare progressivamente con astenia, turbe del sonno e della memoria, irritabilità e determina successivamente anemia megaloblastica pseudoperniciosiforme (con leucopenia e trombocitopenia), neuropatie periferiche, disturbi cerebellari e psichici, telogen effluvio cronico.
Non sono descritte sindromi da sovradosaggio di vitamina B6.
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