Salve a tutti.
Sono un ragazzo di 26 anni.
I miei problemi di calvizie AGA sono esorditi all'età di 17 anni circa. Nulla di aggressivo, semplicemente ho notato con un certo anticipo il diradamento che nel giro di qualche anni si sarebbe manifestato maggiormente. Fortunatamente avevo una chioma molto folta e quindi per molti anni non si è notato molto.
Al primo anno di università ho vissuto una profonda crisi in merito ai miei capelli, mi sentivo completamente spacciato ed ho vissuto pesanti stati di ansia. All'epoca sono venuto a conoscenza di questo forum (come di altri) e mi sono documentato sui meccanismi di caduta e sulle uniche possibili cure. Non so come mai questa prima crisi è rientrata.
Negli anni universitari, vuoi per alcuni risultati personali (accademici e amorosi) il problema è passato in secondo piano. Con qualche accrocchio riuscivo a piacermi. Avevo preso l'abitudine di radermi i capelli a zero sui lati e lasciarli corti sulla parte alta della testa fino alla nuca. Nonostante una leggera stempiatura nel complesso il risultato era piacevole (ai miei occhi).
Recentemente la situazione è piano piano peggiorata. La stempiatura è diventata sempre più evidente e forse comincia a vedersi qualcosa anche sul vertex. Complice una profonda delusione amorosa il problema si è ripresentato.
Non credo di avere una situazione traumatica ma neppure rosea. Avverto i problemi che conosciamo tutto, un deperimento precoce ed ingiusto della mia immagine. Mettete in conto anche che il mio 'rivale in amore' era un cappellone ed abbiamo chiuso il cerchio.
Spesso mi sento a disagio quando ho di fronte uomini più anziani di me con più capelli di me, o giovani con molti capelli che mi rimembrano la mia età dell'oro.
Sono molto cambiato dalla prima crisi dei 18 anni (nonostante non avessi praticamente nulla l'avevo vissuta con isteria) ma adesso sto faticando a tenere sotto controllo il mio disagio sempre crescente.
Nella fase intermedia (tra i 18 e i 26) complice il fatto che le cose giravano a mio favore mi ripetevo il seguente ritornello: 'è vero stai perdendo i capelli, ma comunque stai conquistando questi traguardi e non devi lasciarti dominare, può affermarti diversamente'.
Ora però non ci credo più molto, e sono tornato a riconsiderare le cure tradizonali per la calvizie, ovvero minox e fina. La fina al momento mi sento di escluderla perché razionalmente non riesco ad accettare di alterare a tal punto il mio equilibrio. L'opzione minox invece la trovo già più accettabile perché meno invasiva. Probabilmente tra 5 anni accetterò la fina così come adesso accetto il minox mentre prima rifiutavo entrambi.
La morale è che ora ho in mano la ricetta per il minox galenico al 5%. Per tutti questi giorni ero davvero convinto, mi sono anche rasato la testa per facilitarne l'uso (non mi importa avere una super chioma, mi piace anche la rasatura purché non ci siano zone scoperte) ma venti minuti fa sono sorti i primi dubbi.
Mi chiedo se sto facendo la cosa giusta. Il minox non è una cura definitiva. Mi ero risposto che potevo prenderlo per 5-6 anni o poco più aspettando di uscire dall'età in cui si è sensibili alla perdita dei capelli.
Ma poi mi sono detto... sono davvero pronto al giorno in cui dovrò smettere? Sono davvero pronto a farmi dominare da questa cosa? Probabilmente smetterò (non credo di portarmi il minox nella tomba) e quando accadrà vivrò un trauma maggiore di quello che sto vivendo ora perché regredirò ad uno stato peggiore di ora con una rapidità sconcertante. Con una rapidità molto più veloce di quella del naturale decorso dell'AGA.
Ho avuta paura e mi è venuta voglia di stracciare la ricetta.
I motivi sono principalmente due:
- la paura di divenire schiavo di una sostanza
- la paura di vivere un trauma che non vivrei se lasciassi decorrere naturalmente questa 'patologia'.
Il mio post non ha intenti critici verso coloro che seguono un certo percorso è unicamente orientato verso la mia persona. Cerco un sostegno / comprensione / ascolto e non intendo decostruire le scelte altrui.
Grazie dell'ascolto
a presto
Sono un ragazzo di 26 anni.
I miei problemi di calvizie AGA sono esorditi all'età di 17 anni circa. Nulla di aggressivo, semplicemente ho notato con un certo anticipo il diradamento che nel giro di qualche anni si sarebbe manifestato maggiormente. Fortunatamente avevo una chioma molto folta e quindi per molti anni non si è notato molto.
Al primo anno di università ho vissuto una profonda crisi in merito ai miei capelli, mi sentivo completamente spacciato ed ho vissuto pesanti stati di ansia. All'epoca sono venuto a conoscenza di questo forum (come di altri) e mi sono documentato sui meccanismi di caduta e sulle uniche possibili cure. Non so come mai questa prima crisi è rientrata.
Negli anni universitari, vuoi per alcuni risultati personali (accademici e amorosi) il problema è passato in secondo piano. Con qualche accrocchio riuscivo a piacermi. Avevo preso l'abitudine di radermi i capelli a zero sui lati e lasciarli corti sulla parte alta della testa fino alla nuca. Nonostante una leggera stempiatura nel complesso il risultato era piacevole (ai miei occhi).
Recentemente la situazione è piano piano peggiorata. La stempiatura è diventata sempre più evidente e forse comincia a vedersi qualcosa anche sul vertex. Complice una profonda delusione amorosa il problema si è ripresentato.
Non credo di avere una situazione traumatica ma neppure rosea. Avverto i problemi che conosciamo tutto, un deperimento precoce ed ingiusto della mia immagine. Mettete in conto anche che il mio 'rivale in amore' era un cappellone ed abbiamo chiuso il cerchio.
Spesso mi sento a disagio quando ho di fronte uomini più anziani di me con più capelli di me, o giovani con molti capelli che mi rimembrano la mia età dell'oro.
Sono molto cambiato dalla prima crisi dei 18 anni (nonostante non avessi praticamente nulla l'avevo vissuta con isteria) ma adesso sto faticando a tenere sotto controllo il mio disagio sempre crescente.
Nella fase intermedia (tra i 18 e i 26) complice il fatto che le cose giravano a mio favore mi ripetevo il seguente ritornello: 'è vero stai perdendo i capelli, ma comunque stai conquistando questi traguardi e non devi lasciarti dominare, può affermarti diversamente'.
Ora però non ci credo più molto, e sono tornato a riconsiderare le cure tradizonali per la calvizie, ovvero minox e fina. La fina al momento mi sento di escluderla perché razionalmente non riesco ad accettare di alterare a tal punto il mio equilibrio. L'opzione minox invece la trovo già più accettabile perché meno invasiva. Probabilmente tra 5 anni accetterò la fina così come adesso accetto il minox mentre prima rifiutavo entrambi.
La morale è che ora ho in mano la ricetta per il minox galenico al 5%. Per tutti questi giorni ero davvero convinto, mi sono anche rasato la testa per facilitarne l'uso (non mi importa avere una super chioma, mi piace anche la rasatura purché non ci siano zone scoperte) ma venti minuti fa sono sorti i primi dubbi.
Mi chiedo se sto facendo la cosa giusta. Il minox non è una cura definitiva. Mi ero risposto che potevo prenderlo per 5-6 anni o poco più aspettando di uscire dall'età in cui si è sensibili alla perdita dei capelli.
Ma poi mi sono detto... sono davvero pronto al giorno in cui dovrò smettere? Sono davvero pronto a farmi dominare da questa cosa? Probabilmente smetterò (non credo di portarmi il minox nella tomba) e quando accadrà vivrò un trauma maggiore di quello che sto vivendo ora perché regredirò ad uno stato peggiore di ora con una rapidità sconcertante. Con una rapidità molto più veloce di quella del naturale decorso dell'AGA.
Ho avuta paura e mi è venuta voglia di stracciare la ricetta.
I motivi sono principalmente due:
- la paura di divenire schiavo di una sostanza
- la paura di vivere un trauma che non vivrei se lasciassi decorrere naturalmente questa 'patologia'.
Il mio post non ha intenti critici verso coloro che seguono un certo percorso è unicamente orientato verso la mia persona. Cerco un sostegno / comprensione / ascolto e non intendo decostruire le scelte altrui.
Grazie dell'ascolto
a presto