ieri guardavo in TV le scene dei festeggiamenti che giungono dal Kosovo, piccolo lembo di terra grande pressapoco quanto l'Umbria, con una popolazione di circa 2 milioni di abitanti, il quale ha sancito unilateralmente la fine del suo status di provincia appartenente alla Serbia e si è auto-proclamato stato indipendente e sovrano, il tutto sotto il patrocinio degli USA e di alcuni stati europei tra i quali figura anche l'Italia.
Alla proclamazione di indipendenza in parlamento non hanno preso parte i rappresentanti della minoranza serba.
La Serbia non ha riconosciuto il nuovo stato e si è appellata al'ONU contando sull'appoggio della Russia.
Le immagini mostrano gente allegra che sfila per le strade come quando vince la nazionale di calcio, molti di loro sventolano la bandiera albanaese (il vessillo rosso con le due aquile nere)
Ieri esco da una libreria del centro di Milano ed in Piazza Duomo un piccolo drappello di persone cammina sorridente tenendo alte sull'asta tre bandiere albanesi ed una bandiera a stelle e striscie degli USA. Il drappello si ferma al margine della piazza, risate, pacche di congratulazioni reciproche, compare una bottiglia di spumante per un brindisi improvvisato, poi al gruppo si unisce un altro partecipante con in mano il tricolore italiano.
Ma...questo nuovo stato libero del Kosovo ha una sua bandiera ?
Oppure stiamo assistendo in realtà alla nascita di una nuova provincia dello stato di Albania ?
Ho molti dubbi....gli stessi dubbi che avevo anche in passato.
A distanza di anni dalla guerra del Kosovo (che vide l'intervento delle forze NATO contro la Serbia) alcune verità emergono, altre già lo sono.
Ad esempio, sembra ormai appurato che i reportage e le notizie sulle stragi e le migrazioni di massa, perpetrate dai miliziani nazionalisti serbi contro i kosovari di etnia albanese, furono gonfiati a dismisura dai mass-media occidentali per far credere all'opinione pubblica che in quella zona dei Balcani fosse in atto uno sterminio immane ai danni di questi ultimi.
I mass-media occidentali dipinsero, come uniche colpevoli della tragedia in atto, le bande armate dei cetnici fedeli a Milosevic ma si soffermarono assai poco sul ruolo di quelli che, altrettanto colpevolmente, stavano dall'altra parte del fronte.
I combattenti dell'UCK, i quali ottenevamo finanziamenti ed armi grazie ai traffici illeciti della mafia albanese, colpivano i kosovari di etnia serba allo stesso modo e con la stessa ferocia.
Stessa fe
Alla proclamazione di indipendenza in parlamento non hanno preso parte i rappresentanti della minoranza serba.
La Serbia non ha riconosciuto il nuovo stato e si è appellata al'ONU contando sull'appoggio della Russia.
Le immagini mostrano gente allegra che sfila per le strade come quando vince la nazionale di calcio, molti di loro sventolano la bandiera albanaese (il vessillo rosso con le due aquile nere)
Ieri esco da una libreria del centro di Milano ed in Piazza Duomo un piccolo drappello di persone cammina sorridente tenendo alte sull'asta tre bandiere albanesi ed una bandiera a stelle e striscie degli USA. Il drappello si ferma al margine della piazza, risate, pacche di congratulazioni reciproche, compare una bottiglia di spumante per un brindisi improvvisato, poi al gruppo si unisce un altro partecipante con in mano il tricolore italiano.
Ma...questo nuovo stato libero del Kosovo ha una sua bandiera ?
Oppure stiamo assistendo in realtà alla nascita di una nuova provincia dello stato di Albania ?
Ho molti dubbi....gli stessi dubbi che avevo anche in passato.
A distanza di anni dalla guerra del Kosovo (che vide l'intervento delle forze NATO contro la Serbia) alcune verità emergono, altre già lo sono.
Ad esempio, sembra ormai appurato che i reportage e le notizie sulle stragi e le migrazioni di massa, perpetrate dai miliziani nazionalisti serbi contro i kosovari di etnia albanese, furono gonfiati a dismisura dai mass-media occidentali per far credere all'opinione pubblica che in quella zona dei Balcani fosse in atto uno sterminio immane ai danni di questi ultimi.
I mass-media occidentali dipinsero, come uniche colpevoli della tragedia in atto, le bande armate dei cetnici fedeli a Milosevic ma si soffermarono assai poco sul ruolo di quelli che, altrettanto colpevolmente, stavano dall'altra parte del fronte.
I combattenti dell'UCK, i quali ottenevamo finanziamenti ed armi grazie ai traffici illeciti della mafia albanese, colpivano i kosovari di etnia serba allo stesso modo e con la stessa ferocia.
Stessa fe