io sognavo una società migliore....

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Scommetto di no Stizza! Sicuramente conosci Moby Dick di Melville e i racconti di Edgar Allan Poe! Ma certo bisognava aspettare altri 400 anni...[:D]
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Boh dai magari cercavano questo?
http://www.libreriauniversitaria.it/storia-letteratura-ispanoamericana-civilta-precolombiane/libro/9788879160902
[:D]
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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Calma....calma....non denigrate in questo modo Studio Aperto perchè stiamo parlando di qualcosa di mirabolante.

Non so in quale altro paese delle democrazie occidentali cerebralmente progredite esista un telegiornale del genere.....e non so nemmeno quanto potrebbe durare in onda un telegiornale del genere in uno di questi paesi qualora qualche emittente si sognasse mai di farlo.

Non sottovalutate la forza subdola celata in Studio Aperto che, probabilmente, è il risultato di un lavoro non da poco ad opera di pubblicitari e strateghi di persuasione psicologica.

All'inizio vengono fornite notizie di cronaca (omicidi, stupri, rapine) mentre di politica, di problemi come disoccupazione e debito pubblico non si parla mai. Men che meno si fanno riflessioni di sorta e in ogni caso dubito che i giornalisti della redazione abbiano la capacità e le competenze per intraprendere qualsiasi tipo di riflessione.

Dopo una veloce introduzione dei temi di cronaca si parte in quarta con il gossip e le notizie frivole.

Il contrasto emotivo tra il clima di paura creato dalle notizie di cronaca iniziali (spesso cronaca nera) ed il successivo tuffo nel mondo dorato di gossip e frivolezze porta il telespettatore ad uno stato di rasserenamento dopo lo spavento iniziale patito. Come immergere un tizzone ardente in un secchio pieno d'acqua.

Il messaggio inconscio trasmesso è il seguente l'Italia è un paese dove tutto sommato si vive bene, spensieratamente, allegramente, fatta eccezione per qualche brutto episodio di ineluttabile violenza....quindi rilassati caro telespettaore. Questo primo messaggio è di natura politica.

Una volta ottenuto il rilassamento del cervello lo si può utilizzare, oltre che per il rasserenante messaggio politico, anche per altri tipi di messagi.
g
In un libro dal titolo Chi Manipola la tua mente ? scritto da Anna Oliverio Ferraris ho trovato questo :


In una pubblicazione del 2004 intitolata I dirigenti di fronte al potere il direttore del primo canale della televisione pubblica francese, Patrick Le Lay, riferendosi alla Coca-Cola, che la sua rete doveva reclamizzare, fece questa dichiarazione che è passata alla storia : Perchè un messaggio pubblicitario sia percepito bisogna che il cervello dello spettatore sia disponibile e aggiunse le nostre trasmissioni hanno come obiettivo quello di renderlo disponibile, ossia di divertirlo, di rilassarlo, per prepararlo tra un messaggio e l'altro. Ciò che noi vendiamo alla Coca Cola è del tempo disponibile del cervello umano.




 

kenji

Utente
30 Agosto 2008
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Urca, non ci avevo fatto caso a letteratura americana del 1400-1500...cheffigurademmer...[xx(]

Signori, ecco come viene descritto Studio Aperto sulla più autorevole enciclopedia online italiana (ovvero Nonciclopedia):
Citazione:Sentenza Mills, speciale Studio Aperto: il Premier apprende la decisione mentre si trova a Milano, dove alcuni giorni fa un romeno ha violentato una ragazzina che mangiava un gelato. Secondo un recente studio, infatti, gli italiani quest'estate mangeranno almeno 13 kg di gelato a testa. Per combattere quella che si preannuncia come l'estate più calda degli ultimi 10 anni. Ma vediamo come affronterà l'afa Belen Rodriguez.

Notizia da cui Studio Aperto cerca di sviare
 

clau_

Utente
8 Dicembre 2009
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Citazione:il problema è che vedo che la maggioranza ragiona così cioè è realista/pessimista eppure noi italiani (dico in generale) pare ci adattiamo e subiamo tutto ciò.
La parola giusta è rassegnazione..sono anni che sento il solito disco..bla,bla,bla..ma in concreto nulla è stato mai fatto (e haimè,nulla si farà mai).Questo paese inevitabilmente sta andando verso lo sfascio (anche se ci vogliono far credere il contrario) Le aspirazioni di un italiano,sono tristissime.. o vincere al gratta e vinci (italiano basso/medio) o (italiano evoluto) candidarsi alle elezioni per essere eletto e risolvere il proprio problema economico (e delle generazioni future..).Con questa mentalità,non si va da nessuna parte...Agli italiani dell'italia non frega un bel niente..solo sfruttare le poche risorse rimaste (finchè sarà possibile) E' triste,ma è cosi'.
 

gelsi

Utente
12 Febbraio 2008
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non penso che tu possa generalizzare così tanto Gedeone
non penso che chi ha voglia di fare vada a lavorare a 18 anni (senza nemmeno finire le superiori quindi? [:)] ) e invece chi non ha voglia di fare niente si iscriva all'università. le persone hanno delle ambizioni. forse qualcuno vorrà fare vacanza, forse con le nuove lauree ci riesce anche senza doversi ritirare dopo 2 anni infruttuosi, ma non puoi fare di tutta l'erba un fascio. è vero che un laureato può anche fare l'operaio, ma è anche vero che se inizi a fare altro da quello che hai studiato e non fai esperienze che ti facciano curriculum accumuli anche meno competenze e diventa sempre più difficile trovare la professione che desideravi fare e per cui hai studiato. magari per cui hai studiato andando anche a lavorare. non è che conosci tutti gli universitari italiani. non per forza le lauree in letteratura o scienze della comunicazione o dell'educazione sono pezzi di carta utili a niente, dipende da come uno li mette a frutto.
è un discorso più complesso rispetto a come lo affronti tu secondo me.
è chiaro che ci sono tanti posti da operaio, o da segretaria. magari sono posti per un mese però, oppure posti per persone che non hanno più di 26 o 28 anni perchè altrimenti non possono fare un contratto di apprendistato pagando di meno. inoltre capita anche che un laureato non lo prendano come operaio, perchè ha un titolo di studio troppo alto, capita, anche come impiegato, capita, è capitato a persone che conosco, o che conoscono dei miei amici. ho un'amica che cerca da 6 mesi un posto da semplice impiegata, perchè la sua ditta l'ha messa in cassa integrazione da un anno e lei deve pagare il mutuo. ha 38 anni, si è iscritta alle agenzie di lavoro interinale, cerca anche per conto proprio, fa colloqui del tutto inutili, perchè c'è poca richiesta e tantissima offerta, e quindi scelgono persone che convengono di più, anche se lei è preparata e con esperienza e non rischia di inguaiarli con maternità varie eccetera.
dici che non ha voglia di fare? mah..io dico di no, ma non vedo perchè dovrebbe cercarsi un posto da assemblatrice comunque, a meno che non sia un'emergenza.
ed è solo un esempio, potrei citarti altri conoscenti che cercano da semplici operai e trovano tanta gente che se li vuole solo inchiappettare eheh
è più sfaccettata la realtà.