IL FATTORE MENTALE

ardecore

Utente
22 Maggio 2006
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io quando sui venti ho iniziato a notare il problema erano già 3-4 anni che mangiavo poco,fumavo molto,avevo smesso di fare sport,dormivo poco.però a livello psicologico è stato il periodo più spensierato e rilassato della mia vita anche se il fisico,capelli compresi, evidentemente ne hanno risentito molto.

Dove entra il sole,non entra il medico.
 

kenji

Utente
30 Agosto 2008
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Citazione:Giordano Mosconi vi invita a riflettere prima di tutto sulle vostre carenze psicofisiche e a dedurne di conseguenza la/e soluzioni riguardo il nostro problema (caduta dei capelli);fatevi osservatori,
sperimentate giorno dopo giorno un qualcosa che puo' farvi riflettere così da innescare una progressiva azione lenitiva su noi stessi; a nessuno è dato di rassegnarsi .. la forza di volontà e la determinazione sconfiggono le tare genetiche !!

Giordan

[:)]

E tu Giordan, che dici su di te?
La mia calvizie è iniziata circa verso i 17/18 anni, mai -MAI- stato sportivo, sempre -SEMPRE- mangiato male (aaah, le nonne, a portarti le cioccolate di nascosto a letto[:D]), con un eccesso di schifezze durante tutto l'arco della giornata (e quindi arrivare all'ora dei pasti pieno come un uovo, e saltarli) negli ultimi 6-7 anni.
Fumo da quando ne avevo 14, ora ne ho 23 e ho smesso da circa 2 anni (ok, ok, a volte si esce il sabato, gli amici, magari mi concedo un bicchierino -anche se non bevo quasi mai ultimamente- e...ops, ma tu guarda, stò fumando. Ma accade veramente di rado, praticamente ho semsso a tutti gli effetti, e non ne sento la mancanza -da sobrio[8D]-).
Ah, aggiungete che da bocia le serate ad alto tasso alcolico erano la prassi.
Comunque tutto bene, come dicevo a 17-18 le tempie hanno iniziato a salire un po', ma sempre tutto bene finché, nell'estate 2005, sono entrato in un'azienda che mi ha fatto soffrire parecchio. Non sò come, il boss di questa ditta era riuscito ad aggirarmi psicologicamente, e riusciva ogni giorno di più a farmi credere di essere una nullità. Questo evento mi ha portato nell'ottobre '05 a lasciare questo lavoro tra stress, ansia e un bel inizio (bell'inizio sarebbe sbagliato teoricamente, no?[?]) di depressione. Totalmente insicuro delle mie capacità (np, ora sono cambiato, ho ritrovato me stesso, anzi, cio che non ti uccide ti rende più forte) iniziai pian piano e recuperarmi sia sull'aspetto psicologico che su quello fisico. E qui inizia il bello.
Sì perché fu proprio in quel periodo che iniziai a smettere di fumare, a fare un po' di moto e a mangiare in maniera corretta (più o meno, certo più corretta di com'ero andato avanti finora). Scherzo del destino 5 mesetti circa dopo aver intrapreso il mio percorso salutista la mia AGA aveva subito un'impennata incredibile.
Solo per farvi un'idea: nel dicembre '05 confessavo ad un mio amico che tra poco avrò vent'anni Marco, ormai sono adulto... (e non lo dicevo con orgoglio, bensì perché mi vedevo come vecchio).
Nel gennaio '05 mi faccio tagliare i capelli e va tutto sommato bene, la stempia c'è, ma è a V come un anno fà e si pettina ancora che è una meraviglia.
Nel febbraio '05 arrivo al traguardo dei 20, e ho poco da festeggiare. Mi sento vecchio (non più ragazzino).
Decido di farmi crescere i capelli lunghi.
Aprile '05. Mai avuto l'abitudine di seguire la mia aga (anche perché sebbene in piccola misura ci fosse, non dubitavo ancora di soffrire di calvizie). Ma diamine, quel mese i miei capelli proprio non volevano starsene al suo posto, non riuscivo proprio a pettinarli (io ai capelli c'ho sempre tenuto tantissimo. Ma dimmi te, non potevo essere pignolo sulle unghie, sulla barba. No, proprio sui capelli.[:)]). Vado dal barbiere. Osservo il pavimento mentre svolge il suo lavoro. Ad un certo punto alzo lo sguardo per vedere come procede e...sorpresa!!! Due belle stempie a U erano spuntate quasi dal nulla (in un attimo davvero!). Ricordo solo che mi si era letteralmente gelato il sangue nelle vene (scoprirlo di essere stempiato in qualche frazione di secondo è terribile[:D]).
Bene, questa era la storia della mia AGA. Ho sottolineato vecchio proprio perché ma ricordo come fosse ieri come mi sentivo ormai vecchio (non più giovane sarebbe più corretto) sapendo che sarei arrivato a 20 anni (e lasciavo così i 19,18,17,1..,1..), e chiamatela pure banale coincidenza (anche io cerco di non illudermi o fissarmi troppo su stà cosa), ma mi lascia da pensare ancora ora come poco tempo dopo i miei vent'anni quelle due stempie fossero cresciute ad una velocità incalcolabile, senza che nemmeno me ne accorgessi.
Per questo vorrei capire fino a che punto la mia mente, il mio modo di vedermi (anche fisicamente, visualizzazione NdK) possa aver accelerato un processo di AGA già in corso.
E mi piacerebbe anche scoprire fino a che punto, sempre la mia mente, possa rallentare questo processo (o bloccarlo, o addirittura invertirlo, ma meglio rimanere coi piedi per terra onde evitare di scottarsi[B)]).

Ciao a tutti!
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Ricordo che cominciai a curarmi con finasteride a cavallo fra i 25 ed i 26 anni. Nei mesi antecedenti avevo avuto effettivamente un periodo molto negativo, con due eventi significativi andati male.
E' ovvio che la progressione della stempiatura, in quel periodo, fu determinata da questi eventi e da uno stile di vita assolutamente deleterio.
Stupidamente, e convinto dalla splendida informazione internettiana, assunsi un farmaco che da un lato migliorava i capelli ma dall'altro enfatizzava ancora di piu'i carenziali stati psico-fisici.
Sono uscito da questo tunnel soltanto di recente, ed oggi posso dire che la mia calvizie non solo non è brutta, ma caratterizza anche i miei lineamenti maschili.

Ogni cura, ogni pensiero negativo rivolto alla calvizie, rappresenta un duro colpo per i nostri capelli già soggetti a questi problemi.
Quando avevo 20 anni avevo i capelli lunghi e belli, ma ogni tanto subivano una piccola trasformazione. Se all'epoca fosse esistito questo forum (come altri) probabilmente sarei entrato in panico cominciando ad impiastricciarmi di lozioni per evitare la preoccupazione di un futuro irreversibile, peggiorando sicuramente la situazione, quando invece non avrei sviluppato aga per i futuri 5 anni.

La tua osservazione, kenjii, è quindi molto azzeccata: il fattore mentale è decisivo, ma forse lo è ancora di piu' il terrorismo mediatico che caratterizza qualsiasi sito internet dopo la ricerca alopecia androgenetica.
Esso collude con tutta una serie di preoccupazioni che coinvolgono il soggetto alle prese con questo problema, generando ansie, tensioni, e, naturalmente, vendita di prodotti.
E' per questo motivo che ho sempre stimato questa sezione: essa non è inficiata da pubblicizzazioni di prodotti, da informazioni criminose, da sperimentazioni dispendiose e deleterie. Inoltre è popolata da persone intelligenti ed equilibrate, che hanno capito, anche in tenera eta', i vari inganni dell'alopecia androgenetica.
Come te, per esempio, che hai colto effettivamente il nucleo centrale del problema.

Ciao



- Ginnastica facciale
- 1 cps k-max anti-dht
- Vit. C 1/2 gr
- Propoli integratore alimentare
- Lievito di birra
- Viscaplus lozione ( 3 volte a settimana)
 

bertoldo

Utente
23 Luglio 2008
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Salute, vedo che viene riproposto un mio vecchio post.
Quando a 19 anni mi accorsi che iniziavo ad avere problemi, effettivamente venivo da un periodo non dei migliori dal punto di vista sentimentale.
Non posso però dire che il problema fosse dovuto a questo, anche perchè a questa età in molti sperimentano l'inizio del problema tricologico.
 
6 Novembre 2007
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ciao kenji,
come gia' in precedenti messaggi ho scritto, sono anch'io assolutamente convinto che il fattore mentale sia molto ma molto influente anzi arrivo a dire che arrivi ad essere prioritario ma cosa si puo' fare se abbiamo caratteri diversificati e, in base a questi risposte tutte diverse in ogni singolo organismo ? La risposta e'molto semplice a mio avviso ... mi spiego: chi accetta rassegnato per esempio il fatto di perdere capelli ed anzi sviluppa un cambiamento di personalita'( magari anche in meglio perche' no,) puo' significare che tutto, in linea di massima riguardo la sua evoluzione, doveva coincidere in schemi diciamo così predestinati .. Benito Mussolini ad esempio il nostro grande Duce, un pelatone ma magari avere quel suo carisma !!)
Per chi invece ci soffre sopra (perche' ne perde in immagine e sicurezza)e non riesce a venirne a capo e' neccessaria una revisione , revisione che deve per forza condurre a qualche risultato; noi dalla ginnastica facciale siamo più motivati, sorridenti, positivi e se poi abbiniamo qualche altro mirato strategemma non ci resta altro che aspettare ed aspettare che con costanza e buona volonta' otteniamo cio' che vogliamo perche' volere e' Potere in generale come sul nostro fisico. Ci sono addirittura degli sciamani Indiani che oltre ad avere delle capigliature da paura si son fatti ricrescere anche i denti ... vedete un po' voi !!!
Io mi sono sempre angustiato per i capelli che mi cadevano ... ora ricrescono; eccome se ricrescono !! e sto' bene e mi sento sempre meglio .. Daje !!

Giordan
 

bertoldo

Utente
23 Luglio 2008
84
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Grande Giordano.
Io sono ormai 3 anni che ho iniziato con la gf e so che i risultati li da. In alcuni periodi l'ho trovata più efficace, in altri meno, ma ho riscontrato i migliori risultati (ricrescita visibile) nei periodi in cui ero mentalmente meglio predisposto / convinto.
Poi magari ci sono anche leggere ricadute, ma vedendo che sto almeno mantenendo quel che ho, e forse cominciando a recuperare qualcosa, vado avanti.
Magari lentamente sto fermando il processo e invertendolo. Potrebbe essere.
Comunque io la prendo come una sfida, e ho deciso per mia scelta di affidarmi solo ai metodi naturali per combatterla.
 

henri

Utente
11 Luglio 2008
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Iniziai a diradarmi e stempiarmi a 21 anni, i miei folti capelli all'improvviso diventarono impettinabili, opachi, strani, dopo un pò di giorni cominciarono ad assottigliarsi e a cadere.

Eventi traumatici no! Forse una delusione sentimentale, ma questa risaliva a 6 mesi prima, quindi, niente. Ero forte come un leone e piacevo molto alle donne, gli esami all'Università andavano bene, quindi direi proprio no.

x Kenji: la situazione di stress che hai subito (mobbing) porta dritto alla depressione!
Non c'è niente di peggio di un capo che ti umilia e ti toglie la tua autostima.
Un vero evento traumatico. Il fatto di sentirsi vecchio a 20 anni è sintomatico di quanto appena detto. Hai fatto bene a lasciare quel lavoro. Comunque nel tuo caso è stato lo stress che ha accelerato i processi di degenerazione dei capelli. Io non avevo scampo ho ereditato l'aga da entrambi i genitori!



La mia cura:
G.F e basta!
 

willi

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23 Marzo 2005
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bruce lipton, padre dell'epigenetica, in un'intervista:

La prima cosa è acquisire le nuove percezioni di come funziona la vita. Lasciare andare o riconsiderare le percezioni con le quali ci siamo formati, che, inevitabilmente, sono vittimizzanti: sono fragile, l’ambiente mi può attaccare, lo zucchero fa male. Queste sono credenze acquisite. Ma la questione è, sono veramente vere? Sono vere se questo è ciò che credi, dal momento che la percezione governa la biologia. Se sono programmato dalla percezione che lo zucchero è dannoso alla mia biologia e lo mangio, allora essendone a conoscenza intossico il mio sistema con la credenza, non con lo zucchero. La maggior parte di queste percezioni si manifestano come credenze limitanti o auto-sabotanti su quello che possiamo o non possiamo fare. Come l’auto-guarigione. La tendenza è, no, non ti puoi guarire da solo, devi andare da qualcun altro che ti guarirà. Santo cielo! Dopo parecchi miliardi di anni di evoluzione, il sistema fu progettato per auto-guarirsi. Per quanti milioni di anni gli esseri umani hanno fatto senza medici? Perché abbiamo bisogno di così tanti medici ora? Perché la percezione è che siamo deboli e fragili, ed abbiamo bisogno del loro aiuto. Bene, questa è una percezione. Quando eliminiamo questa percezione ed iniziamo ad immettere nuove percezioni, allora cambiamo la risposta della nostra biologia al mondo che ci circonda. Man mano che cambiamo le nostre percezioni, cambiamo le nostre risposte. Le percezioni con le quali operi – ti danno sostegno o te lo tolgono? Ti rendono più forte o più debole?

Queste percezioni sono nel subconscio, che controlla il 95 per cento della nostra vita. E, quando lo fa, lo fa senza che noi ce ne accorgiamo. Non vediamo di fatto i programmi che sono automatici. Funzionano perché il conscio è occupato, ed i programmi automatici ne prendono il posto. Quando il conscio è occupato a fare qualcosa, non sta osservando se stesso. Ci sono due fattori che ci aiutano a capire questo. Uno, la mente cosciente opera con un processore da 40 bit, che significa che può interpretare ed elaborare 40 bit di stimoli nervosi – un bit è uno stimolo nervoso – al secondo. Il che significa che entrano 40 stimoli al secondo e la mente cosciente li discerne e li capisce. La mente subconscia in quello stesso secondo sta elaborando 40 milioni di bit. Da rilevare: se confronto l’elaborazione della mente conscia con quella subconscia, la subconscia è un milione di volte più potente nell’elaborare informazioni. Elemento numero due: i neuroscienziati cognitivi dicono che il 5 per cento del nostro comportamento giornaliero è controllato dalla nostra mente cosciente ed il 95 per cento dal programma subconscio. Perciò nella nostra esistenza quotidiana, la mente subconscia è la fonte più potente della nostra biologia. La mente subconscia è un nastro registratore. Non c’è nessuno lì. È praticamente un congegno di stimolo-risposta. Non c’è bisogno di esserne coscienti. Voi ve ne andate in giro per il mondo, e farà quello che deve fare senza che dobbiate pensarci.

Quando la mente cosciente è occupata, non sta osservando il subconscio. Ed il subconscio è composto dai programmi fondamentali che abbiamo ricevuto dagli altri nei primi sei anni. Mentre si vive la vita con le nostre intenzioni e i desideri della mente cosciente, il 95 per cento del comportamento viene dalla mente subconscia, che è stata programmata da altri.

E la maggior parte di tale programmazione è veramente limitante. Non ti puoi guarire da solo, non sei abbastanza intelligente, non ti meriti le cose buone, non sei bravo in disegno o quello che è. Queste affermazioni diventano programmi subconsci, che si attivano quando non faccio attenzione. La mente cosciente nella maggioranza è occupata a pensare al futuro o al passato. E se il conscio è occupato in questo, nel momento presente, si è veramente guidati dal subconscio. Il vostro cosciente è occupato a cercare di pensare: “Mi merito un aumento e di certo dovrei salire di grado in questa ditta.” Mentre lo fate di certo, state operando dal subconscio, e quello ha un programma che afferma che non vi meritate le cose. Qual è allora l’espressione del vostro comportamento? Il comportamento che è coerente con “Non mi merito.” Ciò significa che farete degli errori o altro che renderanno legittimo che non vi meritiate le cose. Non ve ne rendete conto perché non l’avete visto all’opera, e diventate frustrati riguardo la vostra vita perché ci provate così tanto ad avere successo e non andate mai da nessuna parte. E poi, ovviamente, la tendenza è, non sei tu, è il mondo ad ostacolarti. La grande e bizzarra sorpresa è che il mondo vi darà qualsiasi cosa. E’ il vostro stesso sé che è d’intralcio.
 

_ale_

Utente
27 Febbraio 2006
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wow,ma per riprogrammare il subconscio io però penso che ci sia bisogno di un nuovo modo di pensare che dia continui input al nostro subconscio,a forza di fare ciò quindi cambia il nostro REALE modo di pensare. Cioè si riprogramma il subconscio,tramite il conscio,secondo me quindi la maggior parte della gente deve prima recuperare la propria vera parte cosciente per poter fare ciò,perchè il proprio sè si è perso nella tendenza e nelle percezioni,ovvero è quasi tutto subconscio.
 

willi

Utente
23 Marzo 2005
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sempre lipton per quanto riguarda la riprogrammazione dice (anche se non dà una sentenza definitiva..)

Come facciamo a vincere l’opposizione della nostra programmazione subconscia?

BL: Diventane cosciente. Ci sono un paio di modi di farlo. Il modo più antico è quello dell’attenzione Buddhista. Se sei cosciente di essere qui in questo momento, mentre fai questo stupido errore, osservi l’errore, e potresti rimediarlo. La consapevolezza, però, è una cosa molto difficile da addestrare, ed è anche un processore da 40 bit che cerca di far funzionare completamente il processore da 40 milioni di bit. Perciò, per la maggior parte della gente è una procedura molto difficile perché le loro vite sono così indaffarate e sono talmente occupati che non riescono a prendere atto di ciò.

L’altro modo è, puoi ritornarci dentro e riscrivere il programma, ma ci sono due cose che devi fare: A) Identificare il programma, e B) Eseguire una procedura per riscriverlo. Quello che riflette è qualcosa alla quale la maggior parte della gente non ha fatto attenzione e è da dove vengono la maggior parte dei problemi. Pensano che possono semplicemente parlare alla mente subconscia e che questo la migliorerà. Ma la mente subconscia è un nastro registratore. Mettete un nastro nel vostro mangiacassette, accendetelo, e poi ditegli di riprodurre qualcosa di diverso. Il fatto è, che lì, non c’è nessuno. Non farà niente. Ed il potere del pensiero positivo – la maggior parte della gente dice, il potere del pensiero positivo! Provalo! E quando non funziona si sentono peggio perché non possono neanche fare quello. Perché non funziona? Perché se il programma subconscio non è allineato con la direzione conscia, allora si ha un programma che funziona su un processore di 40 milioni di bit 95 per cento del tempo, che vi tira giù mentre voi impiegate il 5 per cento del vostro tempo nella vostra immaginazione pensando pensieri positivi, mentre il vostro subconscio sta conducendo lo spettacolo e sabotandovi proprio nel bel mezzo dei vostri pensieri positivi.

Il pensiero positivo funziona solo se le credenze nel subconscio sono in linea con esso, o se siete completamente attenti. Se siete totalmente attenti ed usate quel desiderio di essere positivi e far funzionare le cose, allora vi accorgerete quando il vostro subconscio sta facendo andare un nastro e voi potete cancellarlo. Ma se non siete attenti e pensate solo pensieri positivi, allora non state conducendo lo spettacolo. Da qui vengono i conflitti. E, ovviamente, se voi foste così positivi nella vostra mente e pensaste che state conducendo lo spettacolo e pensando che non funzioni, ovviamente il mondo vi è contro. No, il mondo non vi è contro, sono i programmi limitanti ed auto-sabotanti che acquisiamo in gioventù. Qui è dove dobbiamo azzerarci.