Ignoranza da Sud - parte 2°

__morgana__

Utente
3 Dicembre 2007
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Io per fortuna non ho mai avuto questo tipo di problemi...in casa mia lo studio è sempre stato rispettato in religioso silenzio o quasi.
Da quando ho perso mio fratello, però, stare a casa per me significa depressione a causa di un sacco di cose. Risultato? Mi sono cercata un lavoro e quando studio (sono ferma a meno due esami dalla laurea da un anno oramai) vado a casa al mare. Capisco che non tutti hanno una doppia casa, quindi tu magari potresti cercarti un posticino tutto tuo...chessò, io ho studiato anche in macchina o seduta nelle piazze desolate della mia città. Oppure cercati un collega vicino casa per studiare insieme o vai direttamente in aula studio della tua uni...insomma credimi, meno ti snervi a casa è meglio è!
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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La tua famiglia probabilmente ha una scala di valori che la mia non ha, tra cui il rispetto per la vita degli altri e il lavoro degli altri.
Mi è difficile dialogare con voi di questi aspetti perchè mi ritengo quasi il solo non avendo nessun amico/amica/conoscente/parente con questo problema.
Mi è duro dirlo ma a gente come mio padre avrebbero dovuto levare i figli dalla nascita, lo dico con estrema desolazione ma la gente come lui è il problema di tanti figli e di tante famiglie che oggi non vanno.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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io credo che dovresti capire, probabilmente i tuoi semplicemente non comprendono cos'è lo studio e magari preferirebbero che tu facessi il contadino ma non per questo non ti amano.

o magari ti vogliono solo mettere alla prova.

 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Citazione:Messaggio inserito da De Rossi
io credo che dovresti capire, probabilmente i tuoi semplicemente non comprendono cos'è lo studio e magari preferirebbero che tu facessi il contadino ma non per questo non ti amano.

o magari ti vogliono solo mettere alla prova.




Penso che non esistano giustificazioni verso chi deturpa la vita degli altri...è come se giustificassi chi rompe i vetri della mia auto perchè la ragazza lo ha lasciato.
A me non interessa l'estrazione sociale dei miei genitori, nè come vorrebbero che fossi o non fossi, pretendo rispetto per lo meno nella misura della metà di quanto ne dò io.
Lo studio è sacrificante, viaggio per andare all'università, compro i libri quasi sempre a mie spese (non a loro), comprendo le loro esigenze ma non permetto che nessuno mi deturpi gratuitamente e senza motivazione la mia vita.
La mia ambizione non è diventare a tutti i costi un manager o un noto banchiere, il mio obiettivo è dare senso a ciò che faccio specie se lo faccio con impegno.
I miei invadono la mia privacy anche se sto a telefono con un amico o con la ragazza...

ps. Dalle mie parti i contadini si sprecano, ma dico con estrema soddisfazione che la maggior parte di loro in ragione dei loro sacrifici comprende quelli degli altri.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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io non mi permetto di giudicare i tuoi perchè non li conosco tuttavia mi sembra che il tuo giudizio è assai duro.

ti auguro di avere maggiore comprensione e spero che riuscirai ad avere con loro un rapporto migliore, sarebbe peccato, dopo tutto sono la tua famiglia.
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Si è duro, dici bene.
Ho passato tutta l' infanzia a scoprirli e l'adolescenza a capirli. Oggi a 20 anni mi rendo conto che c'è poco da giustificarli, solo a mia madre sono grato e in futuro spero di avere la possibilità per ripagare l'attenzione che ha sempre mostrato verso di me e verso la mia famiglia.
Mi ritengo però fortunato per ciò che m'ha dato la vita oltre le barriere domestiche, soffre come un cane a casa, ma sono fiducioso per il futuro.