L'argomento manco a dirlo è interessante, si può osservare in estrema sintesi come sempre più spesso accada che la necessità oggettivistica di misurare i fenomeni porti a conclusioni sostanzialmente uguali a quelle partorite e cullate per secoli da culture arcaiche come origine, ma ritenute fino a quel momento premoderne in ordine al patrimonio di conoscenza trasmesso.
nel secolo trascorso le c.d. filosofie orientali (non sono le sole) compresse tra fede in Dio e ragione scientifica per decenni hanno loro malgrado assurto al ruolo di vessillo dell'alternativismo culturale generico, dalla new-age in poi.
curarsi con le erbe fino a pochi anni fa è stato sinonimo di irrazionalità quando non di sciamanesimo.
poi la scienza ufficiale ha iniziato ad accumulare dati su dati e studio dopo studio timidamente alla fine del doppio cieco sul principio naturale si è iniziato a scrivere the study demonstrates the efficacy of....
la complessità postmoderna ha esploso significati e questioni, portando alla luce dell'analisi filosofica prima e psicologica poi nuovi oggetti, ad esempio il costruttivismo radicale.
lo iato tra quella che infelicemente accettiamo come razionalità e il pensiero alternativo, mistico, si sta inesorabilmente e meravigliosamente chiudendo in molti settori dell'epistemologia.