ho il male oscuro...o è un momento?

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Non sono mai stato cosi' sincero, è un argomento difficile per me ma voglio affrontarlo con voi.
E' da un pò di tempo che la mia vita viaggia su dei binari spenti, a 22 anni e a pochi esami dalla laurea triennale, è come se vivessi da almeno 1 mese e mezzo, un black out assoluto.
Ho perso l' emozione verso gli interessi, hobby che avevo, fatico sistematicamente a studiare eppure dovrei avere l' energia di chiudere al più presto.
Caratterialmente sono sempre stato uno che teneva dentro tutti i suoi piccoli e grandi problemi, o al massimo sfogavo (anche spesso, in passato) tutta la mia tensione su questo forum (ero anche più piccolo). Tuttavia nel ring-della vita, ero sempre determinato, molto sicuro di me, anzi a conti fatti da ogni momento difficile ne sono uscito vincente oltre che formato. Il male mi dava una forza incredibile, più ne prendevo e più ne davo.
Con le persone sono sempre stato molto sicuro di me, e per nulla impacciato. Oggi non ho problemi relazionali, ci mancherebbe, ma è come se non riuscissi e non volessi più parlare cosi' tanto.
Mi ritrovo in questo momento della vita, come se fossi svuotato di ogni emozione.
Andando brevemente indietro nel tempo, già a Gennaio 2009, iniziai a provare delle sensazioni di smarrimento simile. Al tempo attribui tutto quello al fatto che stessi sostenendo una serie di esami impegnativi, e anche al fatto che non mi ero abituato all' idea che la mia ragazza fossi fuori a studiare. Mi mancava, e gli amici non bastavano.
Ne usci' bene da quel periodo, anche grazie a lei (alla quale non ne parlai in modo esplicito), e al fatto che passammo più tempo insieme.
Ad inizio Aprile 2009 però lei dopo quasi 2 anni di relazione, in cui ero stato adorato ed amato oltre ogni limite, mi lascia.
Sono sempre stato considerato un bravo ragazzo, anche bello, piacevole...e in quel momento il suo venir meno mi smontò ogni convinzione, ogni certezza.
Seguirono periodi difficili, che non sto qui a raccontare.
Fatto sta che nel giro di 2-3 mesi tornammo insieme, mi convinsi che il fatto che lei non avesse avuto altre storie di mezzo (ne aveva la possibilità) e che mi chiamava non dico tutti i giorni ma quasi, e che più volte avevamo avuto riconciliazioni, fossero tutti elementi per riprendere la storia.
I recenti mesi sono stati bellissimi, specie il finire dell' estate ma dentro di me vivevo ogni emozione solo quando non pensavo al male che mi aveva fatto lasciandomi.
Ultimamente la storia sembra ancora inarcarsi, è
 

mithra82

Utente
9 Novembre 2009
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NON SI MOLLA UN ca**o. Noi viviamo per migliorare noi stessi, ed il mondo attorno. Fai il legionario, rimettiti in riga, manda a fanculo la donna se questa relazione ti stressa, RIPRENDITI LA TUA VITA!
 
8 Maggio 2009
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Prendi con le pinze ciò che ti dico, già è difficile capire da soli quello che si ha, figuariamoci leggendo un post su un forum..

Tu dici che vorresti una persona che ti dia un minimo di stabilità, che lei non sia quella giusta per te. In pratica vorresti che ti desse qualche sicurezza in più, ma in realtà è molto probabile che il problema non sia lei. Quando vogliamo più sicurezza da una ragazza è quasi sempre colpa del fatto che siamo noi ad essere insicuri e quindi in realtà quello che vorremmo è sentirci più sicuro noi stessi. Insomma è un pò che se tu volessi sentirti più sicuro e speri che lei possa farti sentire così dimostrandoti tutta una serie di cose, ma in realtà le cose non vanno proprio così e per di più il suo essere distaccata ti getta nel panico.

Se prima che ti lasciasse le cose non erano così e non avevi questo bisogno di sicurezza direi che è per quello. Devi considerare che essere lasciata dalla ragazza sopratutto se si tratta della prima storia importante è veramente pesante. Ho un amico che da due anni non è più lo stesso: ha perso completamente la sua autostima, non esce più.

Poi devi cercare di inquadrare le cose: dice che non sei più lo stesso con gli amici e con gli altri e questo è un segnale importante, ma non hai detto da quando hai cominciato a essere così.

E poi siamo su un forum dedicato ai capelli e tu non ne fai nemmeno cenno, non so come tu sia messo a capelli, magari mantieni egregiamente. Ma se hai anche solo un diradamento e sei qui per quello io per lo meno prenderei in considerazione l'idea che l'aga c'entri in qualche modo..
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Qualcosaècambiato, hai centrato il discorso.
Mi è sempre mancata una affettività di fondo, più che altro una affettività che mi sia stata trasmessa cosi' bene da sentirla, da percepirla.
L' assenza è venuta dalla famiglia, mi duole dirlo, dove mamma a parte mio padre non m' ha lasciato assolutamente nulla. Da bambino non lo ricordo mai e poi mai venirmi a prendere a scuola, mai vicino a chiedermi come stavo, non mi ha mai portato da nessuna parte (tranne rare eccezioni), da grande ..non c'è stato nella mia adolescenza, cosi' come nell' età più adulta.
Alla fine dei conti, ho pensato...devo andare avanti..e cosi' ho provato ad essergli indifferente, solo cosi' avrei avuto pace. Purtroppo è stato un vano tentativo, perchè mio padre crea tensioni gratuite a casa.
A metà del 2008, era estate, durante un matrimonio chiedo gentilmente a mio padre di fare una telefonata con il suo cellulare (avevo zero credito). Scopro pari pari sms che manda ad una straniera, con cui ha una relazione, non so se ancora in piedi. Ha persino fatto viaggi all' estero, spacciandoli per impegni di lavoro. Ci sono le prove.
Mia madre, donna umile, semplice, poco apprezzata da mio padre, ha sempre sorvolato, anzi evidentemente per domare il dolore si è inventata una serie di giustificazioni del tipo lui è cosi'.
Fu il colpo finale, quel tradimento di mio padre, mi fece scadere l' uomo e poi per l' ennesima volta il padre. Fu la ciliegina sulla torta per la sua pessima carriera di padre.
Non sono il tipo di giovane che giudica, fare i genitori sarà difficili, ma gli errori di mio padre sono sistematici e volontari.
Poi c'è lei, la mia ragazza, in passato avevo avuto diverse storie, molte uscite con diverse ragazze, ma anche con loro mi mancava una cosa : l' amore e la fiducia. Non mi fidavo, e non sapevo amare.
Mi sono innamorato di lei e ho scaricato su di lei delle aspettative che oggi purtroppo non necessariamente sento più mie. Lei non mi trasmette stabilità, forse lei come me ha qualcosa che la frena. Mi dimostra solo a suo modo l' amore che prova, e ciò non mi fa star bene, poi mettici la distanza e tutto si complica.
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Ah riguardo i capelli c'è una involuzione purtroppo, ho sempre tenuto bene...oggi perdo un pò di colpi.
Già in passato mi attesero certi bassi e i capelli si sono ripresi.
 

ilnico

Utente
4 Gennaio 2008
799
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Bella qwerty, siamo coetanei e a livello familiare abbiamo una situazione molto simile (la mia è scoppiata quando avevo 15 anni, quindi ora si è abbastanza assestata, anche se di risolto non c'è nulla). Quest'estate ho vissuto qualcosa di molto simile a quello che stai descrivendo, anche se nel mio caso le turbolenze amorose non centrano (mai avuto la ragazza... misteri della vita). Mi mancava mordente, interesse, stimolo... in sintesi: ENTUSIASMO. Mi sono chiesto più volte perchè ci sia gente contenta di vivere e ti giuro che mi riesce difficile trovare una risposta. Mi sono chiesto anche come mai alcuni sono sistematicamente alla ricerca dell'interazione umana, quando io sono arrivato a vederla come una gran rottura di co***oni. (che ca**o ci rivolgiamo la parola se non ci comunichiamo nulla di interessante?) Poi un giorno è scattato lo switch: improvvisamente più allegro, più motivato, più contento, più socievole.

Ho cercato di capire e sono giunto a due spiegazioni possibili:
1) Livello di soddisfazione della tua vita. Se ritieni la tua vita non soddisfacente non hai entusiasmo nel viverla. (Nel mio caso: studio folle, materie non gratificanti, zero vita affettiva, zero vita sessuale, pisello che non tira causa finasteride, pessime relazioni famigliari, solito giro di conoscenze con cui non si combina mai nulla). Inutile dirti che non ero assolutamente soddisfatto della mia vita. Tu sei soddisfatto della tua?
Io con la specialistica ho cominciato a studiare argomenti molto più interessanti, a darmi ritmi più umani, e il pisello è tornato a funzionare con l'interruzione di finasteride. Poi non ho ancora la ragazza, la relazione con i miei è sempre pietosa, e la sera con gli amici non si combina mai granchè. Però questo è bastato per rendermi immotivatamente più solare. Sono realizzato? ovviamente no. Ma quanto meno ritengo accettabile il tutto.

2) Non te la dico :)

Curiosità mia: da quanto tempo assumi finasteride?

Ciao e in bocca al lupo. Ti auguro di trovare un equilibrio favorevole!
 
8 Maggio 2009
316
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265
Io con le ragazze ho avuto un problema molto simile al tuo che ora ho superato. Sentivo da subito il bisogno di legarmi in modo forte, ero quello che dopo pochi appuntamenti era già preso e per questo facevo finire tutte le storie sul nascere, poi ho scoperto che questo bisogno di affetto in realtà era dovuto al fatto che io stesso non avevo affetto verso me stesso, non mi volevo bene ed ero convinto che le ragazze potessero colmare questo vuoto. Ho letto che chi come me si innamora così facilmente ha avuto una mancanza dai parte dei genitori nell'infanzia.

Quello che dice Nico è vero, la via per la felicità esiste ed è solo una: volersi bene, apprezzarsi ed avere autostima. E' proprio una questione di onde celebrali, quando stiamo bene con noi stessi e facciamo attività piacevoli, che ci coinvolgo e che AUMENTANO LA NOSTRA SODDISFAZIONE PERSONALE sviluppiamo onde celebrali di diverso lunghezza che ci permettono di vivere diversamente tutto il resto. Il cervello è molto più sveglio e vigile e riesce a cogliere un'infinità di sfaccettature di cui prima non ci accorgevamo neppure, il mondo è improvvisamente tutto più bello!

Non so se avete presente come ci si sente quando si è veramente innamorati, senza preoccupazione e ciecamente fiduciosi in lei e in noi stessi, a me è capitato poche volte. Però è impressionante come in quei casi cambia completamente come vediamo il mondo. Non a caso lo stereotipo dell'innamorato è quello di uno che non capisce bene cosa fa ed è fuori dal mondo, proprio perchè è completamente occupato a contemplarlo!

E così sembrerebbe pure facile, il problema è che c'è un inconscio e soprattutto delle convinzioni radicate in esso che non ci permettono di farla così facile. Non basta capire (razionalmente) quello che ho scritto sopra per volersi automaticamente più bene, bisogna prima convincere il proprio inconscio e a volte può risultare di una banalità imbarazzante se rimuoviamo i blocchi che non ci permettono di farlo.

Devi scoprire perchè non sei soddisfatto della tua vita ed eliminare quel problema. E' chiaro che la situazione familiare sia stata l'inizio, come lo è stata nel mio caso. Ma sono convinto che l'inconscio abbia creato altre paure che non ti permettono di vivere in pace. Nel mio caso ad esempio la mia autostima è legata ai miei capelli. E' come se l'inconscio vedesse nella prospettiva di diventare calvo la motivazione per poter finalmente affermare che non valgo nulla, come è convinto. E non c'è nulla da fare, non riesco a fargli cambiare idea
[:D]
 

smash

Utente
15 Aprile 2008
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qwerty la cosa che mi spaventa è che la mia situazione è L'ESATTA fotocopia della tua (a parte la storia del padre) anch'io avrei usato le stesse perole!!!!

pensavo di essere solo io in una situazione simile e nn saper come fare... ti assicuro che anch'io ho dato anima e corpo alla mia ragazza ed ho concentrato su di lei tutto il mio amore. ci siamo lasciati e riappacificati dopo 3 mesi. ma il senso di angoscia nn mi abbandona mai. scoprire che la persona che ami di più al mondo è capace di scaricarti nel casso così, come niente, fa male, e lascia una sensazione d'angoscia forte


e quoto pienamente qualcosaècambiato
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Ho fatto la prima mossa e ho lasciato la mia ragazza, o meglio le ho chiesto una pausa.
Era l' ultima cosa che volevo regalarmi ma mi ci sono trovato costretto da lei, il mio amore per lei è sincero ed incondizionato ma dalle sue parole non mi è parso chissà quanto reciproco. Io pronto a dare tutto per lei, lei pronta a dare tutto per la facoltà di medicina dove studia.
Troppi dubbi...e io l' anno prox dovrei andare da lei a fare la specialistica? Andare da una persona che non lotta per noi?
Bah.
Bene non sto, ma sono forte.

Ovviamente ragionando con la testa, mi appare evidentente che un cammino di vita per una persona egoista è come decidere ogni giorno di annullarsi un pò. Purtroppo mi rendo conto di non essere io il problema ma è lei, lei non sa amare...perchè amare non è lasciare gli studi di Medicina ma almeno dare qualcosa alla storia.
Quando stiamo vicini mi sento anche amato ma sono troppi gli alti e bassi che mi ha...la settimana scorsa la sua vita senza di me non le piaceva oggi invece sono quasi non indispensabile.
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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si infatti smash...
è scaricarti nel cesso in mezza frazione di secondo, la paura che certe persone possa rigenerarsi dai sentimenti in una frazione di secondo. Loro hanno come una immunità dai sentimenti, noi amiamo, loro stanno bene ...ma le cose che ti fanno stare bene tu riesci anche a sorvolarle, a passarci sopra.
Loro passano anche sopra al cadavere...basta che al di là ci sia il loro obiettivo : materiale.
La mia ragazza non è malvagia, ha ottimi principi ed è ragazza seria, ma mi ha scaricato ..proprio come te.
Vuoi dimeticare tutto questo? Credo sia impossibile. E' parte di noi, parte della nostra storia. Le persone non dimenticano, le sofferenze non si dimenticano.
Tu vai avanti, provi a non pensarci, ma poi ti chiedi : è stato un caso che mi sono sentito gettato nel cesso?
No, non è mai un caso.

e ricorda smorfia : che queste ragazze capiranno veramente cosa hanno perso o stanno perdendo solo quando sentiranno il freddo addosso, quando le loro scelte non basteranno a coprire l' amore che vorrebbero e che non più hanno. Noi forse per loro non siamo cosi' indispensabili, tu come me ti sei attaccato al loro scoglio per ripararti dal mare in tempesta, non ti staccheresti mai.
Noi per loro sia indispensabili, ma in modo invisibile, solo il tempo ci darà ragione.
 

smash

Utente
15 Aprile 2008
1,541
14
615
la settimana scorsa la sua vita senza di me non le piaceva oggi invece sono quasi non indispensabile.

molto molto molto molto simile a me...

farà medicina ma si comporta da bamboccia.. come la mia! però nn è detto che nn ti ami veramente. solo che secondo me è capricciosa, e si rene solo conto dopo di quello che fa..
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Dire ad una persona che non sei indispensabile, come mi è stato detto, indipendentemente dalla situazione e da ogni fraintendimento, è come mandarmi all' esecuzioni, incappucciandomi la testa e mandandomi sotto la tagliola.
Tutto questo dopo 2 anni in cui io per lei ho dato un amore incondizionato, sincero...ho sopperito a tante mancanze, ho deciso di cambiare per me, per lei, per noi.
Invece di apprezzare, mi prende a pugni alle spalle.
Io non sono un robot, le mie emozioni e quelle parole le pago con la sofferenza.
Magari voleva intendere che si è abituata a stare senza di me, ma ci deve pensare 2650 volte, prima di passare nel giro di dieci giorni nel dire che io sono il bello della sua vita a non più indispensabile.

Ti fa pensare tutto questo, molto.

Tornando al discorso iniziale sul male oscuro di cui parlavo, ho iniziato finalmente a darmi forza e a capire da dove provenisse il male. La famiglia ormai l' ho archiviata, spero solo che dall' alto qualcuno mi sorrida e mi indichi la strada.
 

smash

Utente
15 Aprile 2008
1,541
14
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le ragazze (immature) nn dicono sempre quello che pensano, o nn dicono ciò che vogliono veramente. questo bisogna capirlo. il comportamento della tua ex nn ha scuse
 

brazzo

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5 Aprile 2009
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IlNico io e te abbiamo molte cose in comune[:D] ma anche con guerty.Innanzitutto come guerty anche io ho scoperto del tradimento di mio padre nel tuo stesso modo, un po squallido e'??e questa cosa mi ha fatto e mi continua a far soffrire tanto. Cmq,nonostante questo, anche io e' da un bel po di tempo che mi sento perso, spento, nn riesco piu ad essere felice, a divertirmi con gli amici, quando sto con loro ormai nn mi sento piu a mio agio come era una volta, ormai nn so te ma preferisco starmene solo a casa piuttosto che uscire( cosa molto strana perche io sono sempre stato uno a cui piace uscire e divertirsi con gli amici), oramai quando sto con loro sembro un morto che cammina nn voglio piu parlare, essere al centro dell'attenzione cosa che fino all'altr'anno mi piaceva ma ora niente.......sono un morto! Poi per quanto riguarda la scuola, io sono sempre stato uno che ci tiene allo studio ,(ah ho 17 anni quarto anno di liceo classico), sono sempre andato bene: bei voti, mi piaceva studiare e mi impegnavo moltissimo, ora nn so ho perso quella volonta che mi spingeva ad andare bene e a studiare, passo moltissimo tempo sui libri e spesso concludo poco o niente, e faccio veramente fatica! E poi mi sento tanto stanco, stanco di vivere stufo di questa vita che per me nn ha piu un senso. Io pero c'ho provato a dare un senso a questa vita, a darmi una scossa, ritornare quella persona che ero e far ritornare in me quella forza che avevo prima, ma che ora ho perso insomma nn ho piu voglia di combattere! e poi vbb ci sono messi anche i capelli a peggiorare le cose! per quanto riguarda le ragazze ormai dopo un po di delusioni ho perso la voglia di provarci nn so preferisco stare solo! scusate la lunghezza ma volevo parlarne con qualcuno!

p.s. pero nn ho capito ancora il motivo di questo abbatimento totale cosi da un punto all'altro soprattutto per la scuola!
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
1,111
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415
Brazzo a 17 anni credo sia normale, non ha ancora una stabiità, non sei ancora nè carne nè pesce per cui vivi in questo modo il cambiamento. Ti capisco e ti comprendo ricordando i miei 17 anni.
Invece nel mio caso a 22, avevo trovato una stabilità che ora ho perso.
Vedrai che a te passerà.
 

ilnico

Utente
4 Gennaio 2008
799
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265
Mi dite tra tutti da quanto prendete finasteride? Perchè a me tutte ste menate son scomparse da quando ho smesso di prenderla. (Con questo non voglio dire che finasteride porti a depressione: chi può curarsi con finasteride lo faccia che non so cosa darei per poterlo fare io). Chi è arrivato ai fatidici due anni però provi a fare la pausetta di un paio di mesi e mi dica come vanno le cose (già dopo una settimana l'umore a me è cambiato).

Poi vabbeh, sulle questioni sentimentali non entro perchè non ho esperienza diretta. Però su quella genitoriale sì: pure io avevo scoperto di mio padre a causa degli sms!!! XD Ma non è che gli ho preso il cellulare e gli ho letto gli sms. E' stato mio padre che una sera si è sbagliato a mandarlo, e invece che alla sua lei l'ha mandato a me. Quando ho visto sto sms non avevo mica realizzato, che ca**o scrive questo?! pensai, poi ho capito... uahahahahahahahahhah a ripensarci ora c'è da ghignare!!

In bocca al lupo ragà!
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
2,061
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qwerty...quando tu dici che staresti attaccato al loro scoglio per ripararti dal mare in tempesta, non ti staccheresti mai, non stai parlando d'amore, ma solo del tuo bisogno.

Amare una persona significa amarla per quello che e'. Amare invece il riconoscimento, l'attenzione e le lusinghe che ci dimostra, e' solo narcisismo.
Nel vero amore esiste una tranquillita' appassionata, reciproca.

Quando tu dici vorrei che cambiasse, dovresti renderti conto di quanto e' presuntuoso pretendere che qualcuno cambi per noi, dal momento che probabilmente noi non cambieremmo per nessuno.

Improntare la propria autostima sulle lusinghe di una persona significa consegnarsi a quella persona, ed esserne quindi in balia.

Tu parli del tuo amore incondizionato e totale per lei, ma e' evidente che, essendo stata lei forse la prima ad innalzarti inizialmente a il bello della sua vita, hai tratto da questo la tua autostima, ma dal momento che lei tentenna (e vorrei vedere se a 20 anni non si ha il diritto di tentennare)tu non l'accetti perche' ha smesso di farti sentire speciale.
Tutto questo non ha niente a che fare con l'amore, ma ha a che fare col fatto che tu non ami te stesso,(e non farmi qui la tiritera che non e' vero), non ti senti speciale, e aspetti che qualcuno ti ci faccia sentire.

Quando amerai tu per primo te stesso, poi amerai gli altri per quello che sono, e chi non ti piacera', non l'amerai, senza troppi problemi.

L'amore e' amare l'altro per quello che e'. Il resto, e' solo necessita'.



 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
1,111
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Jador in passato sono entrato in contrasto con te, oggi però ritengo che tu abbia ragione ma entro certi limiti.
Premetto che ho sempre dato ascolto alle tue parole, e in un recente passato, ho sistemato diverse cose dentro di me, una su tutte la tolleranza e il rispetto per gli altri. In passato me la prendevo per la minima cosa (che faceva lei), oggi credo di aver trovato un ottimo equilibrio.
Hai perfettamente ragione nel dire che bisogna amare una persona per quello che è, proprio su questo assunto ho costruito una percezione diversa di lei, che ugualmente mi da piacere. L' ho accetta cosi' com' è.
Tuttavia quando dico vorrei che cambiasse, non intendo che vorrei che lei smontasse il suo carattere, faccia a pezzi i sogni e mi segua, ovviamente venerandomi. Per nulla. Anzi auguro a lei, con estrema sincerità, di realizzarsi professionalmente nel miglior modo possibile, giacchè è motivatissima nel diventare dottoressa, volendo essere in prossimo futuro una genetista.
Anzi mi darei a martellate sui denti se lasciasse un sogno per me, e la riporterei al volo li'.
Tuttavia il problema pratico che mi pongo, e che forse tu puoi sviscerare, avendo una esperienza maggiore rispetto alla mia è :

Posso costruire un futuro, e per futuro intendo un prossimo futuro con una persona che si è dimostrata visibilmente egoista?
Lungi da me, ancora ribadire, che vorrei privarla dalla sua libertà e dalle sue aspirazioni, ma mi piacerebbe una persona che nel presente sappia decidere anche con me. Giacchè l' anno prossimo, me ne andrò di casa (a prescindere), mi piacerebbe che lei con me riflettesse. Ovviamente non è lei che mi porterà a Siena a Roma o a Milano o in Svezia, la scelta sarà la mia, ma una ragazza che sappia anche consigliarmi e starmi vicino in questo momento non mi dispiacerebbe. Per nulla.
Invece lei, almeno in questo frangente, si è totalmente deresponsabilizzata, ha chiuso occhi ed orecchie e ha detto : io non voglio responsabilità.
Ho percepito un vuoto.
Io non voglio metterle l' anello al dito, comprendo tutti i dubbi di una giovane donna, che ora deve vivere questa esperienza dell' università ma credevo alla luce dell' amore che lei pensa di avere per me un atteggiamento diverso.
Altresi' non mi aspettavo di sentirmi dire che non sono indispensabile, forse voleva intendere che lei ora è autonoma e ha una sua visione personale della vita, ma cavolo....mi sono chiesto : che ruolo ricopro nella sua vita?

Probabilmente questa pausa servirà a poco, ho costruito le mie idee e non resta che comunicargliele.
Voglio una ragazza che sappia partecipare con me alle scelte, non che me le vincoli, ma che si senta protagonista si una coppia.


ps. Sul discorso dell' autostima, probabilmente non ho costruito in me, una stima della mia persona cosi' elevata, o meglio non ho trovato un equilibrio. Si credo di non avere questo equilibrio.

Questo equilibrio ho la certezza di trovarlo lontano da casa, lontano dalla famiglia e mettendomi in gioco. Per cui mi laureo e poi organizzo la fuga, prendere armi e bagagli e la borsa da viaggio e accamparmi sotto un punto a 2 esami dalla laurea sarebbe assurdo.
Per cui termino, e poi decido.
E mi chiedo ....nella sua città avrei ottime possibilità di studio, di carriera, la città mi piace e la sceglierei...ma devo buttarci anche un pò di lei nella scelta?
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
2,061
0
615
e allora qwerty, siccome ognuno ha i suoi tempi e ognuno ha il proprio percorso da fare, soprattutto da solo con se stesso, inizia a pensare alla tua vita senza bastoni su cui poggiarti.

E' li' che sperimenterai cosa sia davvero autostima, e non stima indotta.

Lascia fare a lei il suo percorso alla stessa maniera, e se le vostre strade si incroceranno, ben venga.
Se vai nella sua citta', ,lo devi fare solo per gli obiettivi che ti poni con te stesso.

Ma smettila di recriminare contro di lei, come sempre fai.