Ho deciso per il trapianto

malboro man

Utente
23 Settembre 2014
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Salve,

la mia situazione attuale è questa, i miei capelli sono piuttosto diradati, e credo che il trapianto sia l'unica soluzione.

Qualche consiglio?

Grazie
 

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yolo

Utente
3 Aprile 2019
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Milano
Io mi sento sempre di sconsigliare il trapianto in assenza di cure, per varie motivazioni:
1. Le cure servono anche a proteggere i capelli indigeni durante il trapianto;
2. L'AGA è abbastanza imprevedibile anche quando è sotto cure, senza è ancora peggio, ci si potrebbe trapiantare i capelli in una zona e perderli in altre zone, e non poter più intervenire;
3. Le cure, facendo recuperare qualcosa, consentono anche di risparmiare soldi durante il trapianto.

Il trapianto non è mai l'unica soluzione, anche se probabilmente lì se vuoi chiudere tutto sarà d'obbligo, ma senza le cure io te lo sconsiglio.
 
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Artic123

Utente
19 Giugno 2019
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Intanto quanti anni hai? Perché se hai sotto in 30 anni fare un trapianto è sconsigliatissimo, poi non pensare che il trapianto risolva tutto, devi stabilizzare le cure con i farmaci classici (finasteride e minoxidil) e forse molto forse nel tuo caso finasteride potrebbe essere sufficiente, ma una volta fatto il trapianto dovrai continuare con le cure finché vorrai tenerti i capelli, altrimenti i capelli trapiantati cadranno esattamente come gli altri
 
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raiden

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17 Maggio 2003
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Tra l'altro le cure potrebbero migliorarti, magari non chiuderai completamente la chierica peró potresti avere un miglioramento più che buono (quello dipende,è soggettivo).
Se non ti stai curando il primo step è farlo, anche perchè le cure vanno usate anche dopo il trapianto.
 
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malboro man

Utente
23 Settembre 2014
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Salve, grazie per i consigli. Ho 44 anni. Anche il medico mi ha consigliato il trapianto e ci sono centinaia di utenti che pare lo stiano facendo, quindi ormai sono più che convinto di questa scelta. I prodotti farmaceutici li ho usati in passato senza successo.

Ad ogni modo, non è necessario fare una cura e poi sottoporsi al trapianto, ho avuto la replica da numerose cliniche sull'argomento, tra cui 3 italiane.

Come prodotti Finasteride e Minoxidil (non preparati in farmacia, non mi fido) C''è qualche marca (non originale che mi sapreste consigliare) senza andare oltre sull'argomento?

Grazie
 
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draw

Utente
9 Aprile 2017
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Indipendentemente dalla tua decisione io ti consiglio di informarti bene sull'argomento ed anche sulle cliniche che stai valutando cosi farai la scelta più giusta per te, non tutti i casi sono uguali ed in questo settore una clinica non vale l'altra anzi è fondamentale scegliere quella giusta.
La tua ultima domanda in merito alla finasteride ed il minoxidil è poco chiara, cosa vuoi sapere?
 

proxy

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Indipendentemente dalla tua decisione io ti consiglio di informarti bene sull'argomento ed anche sulle cliniche che stai valutando cosi farai la scelta più giusta per te, non tutti i casi sono uguali ed in questo settore una clinica non vale l'altra anzi è fondamentale scegliere quella giusta.
La tua ultima domanda in merito alla finasteride ed il minoxidil è poco chiara, cosa vuoi sapere?
 

malboro man

Utente
23 Settembre 2014
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mi hanno parlato molto bene di capiclinic.it per il trapianto.

Riguardo Fina e Minoxidil, vorrei un consiglio su una marca (non originale e non preparati in farmacia) che venda questi prodotti.

Grazie
 

simwe9one

Utente
10 Settembre 2018
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Per la finasteride prendi la carefinast o biorga formato da 84 comprese, le meno care.
Sennò vai col proscar, da 5 mg a compresa, tagli in quartini e uno al giorno
 

Andrea_26

Utente
23 Gennaio 2021
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Guarda Kaan Pekiner in Turchia mi sembra costa qualcosa meno degli altri e ho visto delle foto di ottimi trapianti ma cmq dovresti informarti sui diverci punch ecc usati per i trapianti,su bellicapelli c'è davvero tanto materiale sul trapianto da leggere.
 

antonello81

Utente
2 Febbraio 2011
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Ciao, visto che si parla ancora una volta di cure tassative per il trapianto, mi permetto di copiarti un intervento che avevo già fatto in un post su questo forum intitolato "Gli autotrapianti sono deludenti":

Questa storia che bisogna trapiantarsi solo se ci si cura va un po' ridimensionata.
Non è scritto da nessuna parte che le cure stabilizzino o blocchino l'aga. Viceversa non è scritto da nessuna parte che senza cure l'aga galoppi fino a Norwood 15 su tutti i soggetti. C'è chi si stabilizza naturalmente, come c'è chi non si stabilizza neanche imbottendosi di cure. Purtroppo c'è anche chi si cura da anni, convinto di essere stabile grazie alle cure, quando in realtà sarebbe stato stabile anche senza. Come c'è chi tollera i farmaci e chi purtroppo è sensibile agli effetti collaterali e quindi non può curarsi. Etc. Etc. Tutto è soggettivo.
Inoltre è difficile se non impossibile portare avanti le cure a vita, statisticamente il 95%-98% della gente smette dopo qualche anno, o nella migliore delle ipotesi va avanti a periodi alterni senza costanza.
Sicuramente è buona regola consigliare le cure, ma farne una legge è sbagliato e fuorviante.

Tornando quindi coi piedi per terra, e parlando del pratico e non del teorico, il trapianto è sicuramente una soluzione valida, fermi restando questi aspetti:

- Scelta consapevole del chirurgo, dopo anni di studio, ricerche e informazione, senza badare a spese nè distanze. Non devono esistere compromessi. Bisogna scegliere quello che secondo la propria opinione è il migliore al mondo.
- Pianificazione strategica dell'intervento, management ottimale della donor, e aspettative coerenti. Questo punto è una conseguenza del primo, nel senso che un chirurgo di prim'ordine pianificherà di default un approccio del genere.
- Fattore a corredo (e solo a corredo), eventuali cure che possono momentaneamente coadiuvare il risultato (anche se non in tutti). Fattore comunque di secondaria importanza.

Poi entrano in gioco i fattori individuali come qualità della donor, estensione dell'area da coprire, etc., ma su questi ovviamente non si può fare una regola generale. Chiaro che è meglio sottoporsi al trapianto solo se si è dei buoni candidati. Diversamente è meglio evitare.
I risultati poco soddisfacenti di cui parlate derivano soprattutto da questi fattori e da delle aspettative non realistiche, il tutto dovuto ad una profonda mancanza di informazione che la maggior parte della gente ha. Se ci aggiungiamo che ormai si parla solo di Turchia e che quasi tutti scelgono un chirurgo solo perchè gliel'ha consigliato l'amico o perchè hanno visto l'offerta all-inclusve da 1.500€, il tutto si spiega ancora meglio.
La questione cure/non cure è l'ultimo problema.

Un saluto
 

proxy

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Ciao, visto che si parla ancora una volta di cure tassative per il trapianto, mi permetto di copiarti un intervento che avevo già fatto in un post su questo forum intitolato "Gli autotrapianti sono deludenti":

Questa storia che bisogna trapiantarsi solo se ci si cura va un po' ridimensionata.
Non è scritto da nessuna parte che le cure stabilizzino o blocchino l'aga. Viceversa non è scritto da nessuna parte che senza cure l'aga galoppi fino a Norwood 15 su tutti i soggetti. C'è chi si stabilizza naturalmente, come c'è chi non si stabilizza neanche imbottendosi di cure. Purtroppo c'è anche chi si cura da anni, convinto di essere stabile grazie alle cure, quando in realtà sarebbe stato stabile anche senza. Come c'è chi tollera i farmaci e chi purtroppo è sensibile agli effetti collaterali e quindi non può curarsi. Etc. Etc. Tutto è soggettivo.
Inoltre è difficile se non impossibile portare avanti le cure a vita, statisticamente il 95%-98% della gente smette dopo qualche anno, o nella migliore delle ipotesi va avanti a periodi alterni senza costanza.
Sicuramente è buona regola consigliare le cure, ma farne una legge è sbagliato e fuorviante.

Tornando quindi coi piedi per terra, e parlando del pratico e non del teorico, il trapianto è sicuramente una soluzione valida, fermi restando questi aspetti:

- Scelta consapevole del chirurgo, dopo anni di studio, ricerche e informazione, senza badare a spese nè distanze. Non devono esistere compromessi. Bisogna scegliere quello che secondo la propria opinione è il migliore al mondo.
- Pianificazione strategica dell'intervento, management ottimale della donor, e aspettative coerenti. Questo punto è una conseguenza del primo, nel senso che un chirurgo di prim'ordine pianificherà di default un approccio del genere.
- Fattore a corredo (e solo a corredo), eventuali cure che possono momentaneamente coadiuvare il risultato (anche se non in tutti). Fattore comunque di secondaria importanza.

Poi entrano in gioco i fattori individuali come qualità della donor, estensione dell'area da coprire, etc., ma su questi ovviamente non si può fare una regola generale. Chiaro che è meglio sottoporsi al trapianto solo se si è dei buoni candidati. Diversamente è meglio evitare.
I risultati poco soddisfacenti di cui parlate derivano soprattutto da questi fattori e da delle aspettative non realistiche, il tutto dovuto ad una profonda mancanza di informazione che la maggior parte della gente ha. Se ci aggiungiamo che ormai si parla solo di Turchia e che quasi tutti scelgono un chirurgo solo perchè gliel'ha consigliato l'amico o perchè hanno visto l'offerta all-inclusve da 1.500€, il tutto si spiega ancora meglio.
La questione cure/non cure è l'ultimo problema.

Un saluto
Beh questo è solo un tuo punto di vista ;)
Purtroppo è vero che la gente non si informa,cerca solo il prezzo basso,non guarda chi lo opera,il pre(mandano 4 foto e prenotano ) ed il post (che è importantissimo quando parliamo di un operazione)
Se non ci si cura, il trapianto non risolverà mai il problema, perché AgA non si ferma .
Se si parte con una base compromessa o che lo sta diventando è inutile operarsi(non è che l'operazione fermi la miniaturizzazione )
Poi ognuno fa come crede,ma ormai siamo pieni di casi dove si è costretti a fare un secondo,terzo trapianto (ovviamente facendo felice chi Opera) per cercare di rimediare le zone non safe
Io mi rifaccio sempre alle parole di Tesauro,(che di trapianti ci campa,) e consiglia di operarsi solo in situazioni stabilizzate e poi comunque proseguire le cure.
 

antonello81

Utente
2 Febbraio 2011
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Che l'aga non si fermi è discutibile. Ci sono di chirurghi top mondiali che sostengono che da una certa età in poi (40-45 anni) l'aga rallenti e in alcuni casi si stabilizzi addirittura (senza cure s'intende).
Inoltre, supponendo che sia vero l'aga non si ferma, chi lo dice che siano le cure a fermarla? Ci sono soggetti su cui non hanno il minimo effetto.
Tutto è soggettivo, attenzione a stabilire delle regole in un settore completamente aleatorio come questo.
Ripeto, curarsi è senza dubbio un ragionevole consiglio, ma da qui a stabilire delle leggi ce ne passa (ogni androgenetica ha la sua storia).
 
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proxy

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12 Febbraio 2003
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-Che l'aga non si fermi è discutibile
Parliamone senxa cure,tu la fermi?
-pensa che mio fratello ha iniziato a 40 anni
Comunque la media di chi si opera è molto bassa,appena vedono 2 mm di stempiatura,sono già va mandare foto alle cliniche)
-infatti non si ferma,si rallenta e si migliora.
-e quindi nemmeno il trapianto per loro sarà una soluzione
-attenzione anche a fare passare il messaggio che il trapianto è una panacea, già siamo pieni di pz disperati
 
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antonello81

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2 Febbraio 2011
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Senza cure non la fermo, ma non sta scritto da nessuna parte che le cure invece la fermino. Come non sta scritto da nessuna parte che non possa stabilizzarsi da sola.
Il trapianto è una panacea? L' essenza del mio messaggio è l'esatto contrario, ho specificato che non bisogna badare a spese nè distanze, ho parlato anni di ricerche e studio, ho detto di scegliere il miglior chirurgo al mondo, ho ribadito che senza la combinazione donor eccelsa + area da coprire contenuta, è meglio evitare di trapiantarsi.
Il rischio è un altro, ovvero quello di far passare il messaggio che siccome ci si cura, allora ci si può trapiantare ad occhi chiusi. E' questo il messaggio rischioso da evitare di far passare. Gli aspetti da valutare per un trapianto sono ben altri, le cure semmai si valutano alla fine, solo a completamento di un pacchetto e di un cammino ben più complessi.
 

proxy

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12 Febbraio 2003
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- infatti che ti ho scritto??
-questaa vedo dura, specie per il target molto giovane di chi si sottopone al trapianto.
Oltre a tutte le testimonianze che leggiamo qui da 20 anni
-il messaggio rischioso e quello di operarsi senza aver stabilizzato la situazione e senza cure
Ripeto basta vedere quanti lamentano il fatto di dover sottoporsi a più trapianti,nel giro di 3-4 anni (chissà come mai)