Bin Laden si affida ad asini e muli
Niente tecnologia per inviare ordini
E' sempre stato diffidente della tecnologia telefonica o telematica, troppo rintracciabile. Così, malgrado sia ricchissimo, Bin Laden si affida ancora a bigliettini volanti che viaggiano a dorso di mulo, per inviare i suoi ordini. Se Bin Laden vuole inviare qualcosa, dà una lettera a qualcuno della sua cerchia, che si tiene a una certa distanza e lo dà a qualcun altro e questi a qualcun altro ancora, riferisce l'intelligence pachistana.
Nessuno sa chi sia il mittente della missiva, se non la prima persona, che è uno di quelli di cui Bin Laden si fida ciecamente, rivela ancora uno degli esponenti più importanti dell'intelligence pachistana, coinvolto in tutte le indagini più importanti sul terrorismo.
Una diffidenza ancor più accresciuta dopo gli arresti di alcuni dei suoi più importanti collaboratori. Bin Laden e il suo numero due, Ayman al Zawahri, ancora nascosti non si sa dove, riescono così a organizzare in modo capillare gli attacchi al mondo occidentale, senza che nessuno riesca a intercettarli, interrompendo la catena. Magari l'ordine di colpire è all'interno di un turbante, senza che l'uomo che lo indossa lo sappia. Oppure viaggia insieme a un asinello per l'Afghanistan, celato in una delle sue bisacce.
Niente tecnologia per inviare ordini
E' sempre stato diffidente della tecnologia telefonica o telematica, troppo rintracciabile. Così, malgrado sia ricchissimo, Bin Laden si affida ancora a bigliettini volanti che viaggiano a dorso di mulo, per inviare i suoi ordini. Se Bin Laden vuole inviare qualcosa, dà una lettera a qualcuno della sua cerchia, che si tiene a una certa distanza e lo dà a qualcun altro e questi a qualcun altro ancora, riferisce l'intelligence pachistana.
Nessuno sa chi sia il mittente della missiva, se non la prima persona, che è uno di quelli di cui Bin Laden si fida ciecamente, rivela ancora uno degli esponenti più importanti dell'intelligence pachistana, coinvolto in tutte le indagini più importanti sul terrorismo.
Una diffidenza ancor più accresciuta dopo gli arresti di alcuni dei suoi più importanti collaboratori. Bin Laden e il suo numero due, Ayman al Zawahri, ancora nascosti non si sa dove, riescono così a organizzare in modo capillare gli attacchi al mondo occidentale, senza che nessuno riesca a intercettarli, interrompendo la catena. Magari l'ordine di colpire è all'interno di un turbante, senza che l'uomo che lo indossa lo sappia. Oppure viaggia insieme a un asinello per l'Afghanistan, celato in una delle sue bisacce.