ciao proxy, ti spiego: avevo salvato un messaggio di un altro utente perchè mi interessava molto e avevo paura di perdermelo...allora poi per ripescare il 3d avevo provato tramite google inserendo parte del messaggio, di solito così facendo ritrovavo tutti i 3d, in questo caso no...l'utente sono sicuro sia maurizione e il msg completo che ho salvato sul pc era questo (copio/incollo)...però ripeto non trovo il 3d originale in cui era stato scritto, e in cui ero intervenuto anche io, sono sicuro, ma aimè tramite la funzione ricerca non me lo trova e non so come cercare gli archiviati (ma dovrebbe essere un 3d del 2016)...comunque questo il msg:
Vi scrivo la mia dopo tante ricerche sull'argomento.
Anzitutto ci tengo a precisare che la differenza tra 1mg di finasteride e 5 mg di finasteride giornalieri, nel lungo periodo, è quasi irrilevante per ciò che riguarda i livelli degli ormoni circolanti.
La dose di 5mg è preferita nell'iperplasia prostatica benigna perchè consente, in un tempo più rapido, di raggiungere lo steady state del farmaco e quindi di alleviare il paziente dall'invalidante sintomi della difficoltà ad urinare.
Sicuramente la finasteride agisce sui neurosteroidi PERO' non è detto che questa azione sia del tutto negativa.
Sarò molto schematico e poco preciso, ma il succo lo si dovrebbe capire:
la finasteride (per non parlare della dutasteride) causa una diminuzione dell'allopregnanolone, un ormone ad azione ansiolitica, anticonvulsionante e in genere legato alla calma e ad un senso di benessere.
Ciò sembrerebbe un male assoluto però recenti studi evidenziano come l'esposizione cronica all'allopregnanolone causi un'accelerazione del morbo di Alzheimer.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22495347
Inoltre l'allopregnanolone sembra rallentare le capacità cognitive non a caso molti nootropici ne diminuiscono le concentrazioni ed hanno effetti positivi sulla memoria e sull'apprendimento.
La celebre droga LSD arriva quasi ad azzerare i livelli di allopregnanolone e porta il cervello a visioni e ad immaginazioni creative. Scritto in parole mpoverissime, ciò che addormenta un po' il cervello lo rende meno attivo ed è un fatto abbastanza ovvio.
Si comprende bene come l'allopregnanolone per chi soffra di ansia o di altri disturbi di questo genere sia utile perchè è un calmante endogeno molto potente, ma viene prodotto in grandi quantità in risposta ad uno stress fisico e mentale proprio per tamponarne gli effetti quindi, se non si è stressati, di allopregnanolone il corpo ne produce poco... In una condizione naturale di benessere psico fisico l'organismo tende avere i livelli di allopregnanolone molto bassi.
Sarebbe più opportuno affermare che la finasteride e la dutasteride riducano le capacità di reagire agli stress più che ne siano la causa fermo restando che anche delle strategie comportamentali riescono ad alleviare le pressione esterne.
Quindi sull'allopregnanolone quel che conta è un fine tuning perchè sia livelli bassi (iperattività, ipereccitabilità neuronale) che livelli alti (declino cognitivo, letargia, perdita di motivazioni) sono deleteri.
Basti pensare che la dutasteride, alla dose di 2,5mg/die, ha alleviato nelle donne i sintomi della PMS in modo significativo; a questa dose l'allopregnanolone è quasi azzerato:
https://womensmentalhealth.org/posts/new-strategy-managing-premenstrual-symptoms/
Si capisce come uomini e donne di oggi abbiano in media, senza alcuna terapia, livelli di allopregnanolone TROPPO ALTI e ciò potrebbe essere dovuto alla vita stressante con continue sollecitazioni delle surrenali (aumento progesterone-5AR-diroprogesterone-allo).
Anche la dieta con grande apporto di cereali (azione simil oppioidi) aumentano l'allopregnanolone.
Tutto ciò per affermare che una riduzione dell'allopregnanolone, che con finasteride dovrebbe essere poco rilevante nell'uomo, potrebbe avere effetti positivi sul cervello.
Si apre adesso il capitolo degli androgeni, degli estrogeni e del progesterone.
Gli androgeni, a livello cerebrale sembrano essere legati ad alcuni comportamenti tipici del maschio, ma quando di base c'è una patologia o una predisposizione ad essa sembrerebbe un'ottima strategia ridurre gli androgeni (manie, nevrosi, dismorfismi, autismo, sindrome di Tourette)
http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=23325&iso=22&is=7
Nel maschi sano una riduzione del DHT a livello cerebrale dovrebbe causare una riduzione dell'aggressività, una maggiore empatia e una minore tendenza all'isolamento a danno della competitività e del senso di sopraffazione. Resta però di base l'imprinting caratteriale di ognuno di noi che, al massimo, può essere esaltato o represso dagli ormoni.
Quindi, anche qui, la riduzione del DHT causata da finasteride a livello cerebrale causa un cambiamento, ma non un danno.
C'è di più: con finasteride e dutasteride aumenta l'estradiolo a livello cerebrale e questo è senza dubbio un bene anche per gli uomini seppur l'aumento potrebbe portare dei lievi mutamenti caratteriali:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2879914/
Ed infine c'è il progesterone che, sempre in caso di terapia con fina e duta, aumenta proprio per mancata conversione in diidroprogesterone e poi in allopregnanolone.
Il progesterone ha una potente azione antinfiammatoria e protettiva sul cervello:
http://yourbrainhealth.com.au/potential-new-treatment-traumatic-brain-injury-female-hormone-progesterone/
Ho linkato solo degli studi a titolo di esempio, ma ne trovate a centinaia in rete.
In conclusione, finasteride e dutasteride causano dei cambiamenti in the brain
che possono spaventare all'inizio, ma indagando a fondo si capisce come si tratta di modificazioni del tutto benigne che possono addirittura essere favorevoli nel lungo termine.
Certo molto dipende dalla soggettività della risposta ai farmaci e da quel fine tuning a cui mi riferivo prima.
Queste sono solo mie speculazioni