Raiden,
mi dispiace per quello che stai passando.
Provo a buttare una ipotesi, magari sbagliata, vedi se può essere utile la tua situazione, anche basandomi sulla mia esperienza.
Il gruppo di persone con cui esci è composta da ragazzi che credi amici, ma in realtà ciò che vi accomuna o vi ha accomunato è la frequentazione a scuola o all'Università. Se analizzi meglio vedi che gli interessi non sono gli stessi, i caratteri differiscono, anche il modo di scherzare e di conversare non è il tuo. Alla fine ti senti stonato per questo motivo. Non che le differenze non siano utili ed interessanti fra le persone, ma ci sono differenze che si completano e creano curiosità ed interesse e differenze che creano noia, apatia, disinteresse.
Stare in un gruppo di persone sperando di azzeccare i 10 minuti di conversazione con una ragazza che ti fanno sentire importante è sintomo di disagio e del fatto che non ti trovi forse bene con quelle persone, al di là delle apparenze e dell'affetto che pure ci puo' essere.
Magari potrebbe essere utile ridurre i contatti con loro e conoscere persone con cui NATURALMENTE E SPONTANEAMENTE ti senti a tuo agio.
Non so quanti anni hai, ma quando uno è giovanissimo si forma le sua amicizie 90% a scuola o all'Università e tende a pensare inconsciamente che il mondo più o meno finisca lì.
Non è così, e la varietà e diversità di persone che si possono incontrare al di fuori dell'ambiente in cui si vive normalmente è grandissima.
Non perderti la possibilità di vederti in nuovi contesti, con nuove persone, potresti vedere (forse) molti tuoi problemi risolversi d'incanto.
Detto francamente, credo che tu non abbia nessun problema da psicologo, il problema è solo costruirti una rete di persone con cui ti trovi bene, e forse quelli con cui ti potevi trovare bene 2 anni fa non sono piu adatti.
ciao
B.